domenica 20 luglio 2014

Celiachia, convalescenza e bambini: AMARANTO, pseudocereale ricco di proteine e uso in cucina.

AMARANTO, rimineralizzante senza glutine




L'Amaranto è uno pseudocereale, non fa parte delle graminacee come il grano saraceno, la quinoa, il sago e la manioca quindi se ne può cibare chi ha intolleranze , allergie o affetto da celiachia perchè privo di glutine.

Le ORIGINI e la SEMINA.

La pianta, AMARANTHUS CAUDATUS, è originaria del Centro America dove era conosciuta già dalle civiltà precolombiane, infatti per gli Aztechi era il “grano degli dei”. In Europa, è stata introdotta nel '700, come pianta ornamentale, ma si pensa che già i Greci lo conoscessero (le dee si adornavano con ghirlande di amaranto). Dal 1975, una nota rivista americana di settore, descrive le sue caratteristiche nutritive rivalutandone l'utilizzo. Viene coltivata la pianta, oltre che per i suoi semi, anche per le foglie e per i suoi fiori di colore rosso cupo (amaranto appunto). La coltivazione è piuttosto semplice perchè è una pianta resistente a parassiti e temperature e non necessita di particolari cure. Una volta passato il periodo delle gelate è possibile seminare con una produttività elevata. Sono stati effettuati test di semina in Pianura Padana che hanno rivelato la possibilità di due raccolti (estivo e autunnale).

COSA CONTIENE e a chi è più INDICATO il suo consumo.

Contiene il doppio di LISINA, un amminoacido essenziale (componente proteica), rispetto agli altri cereali ed ha un elevato contenuto in minerali: CALCIO, FOSFORO, MAGNESIO e FERRO oltre che in fibre. In piccole quantità sono presenti anche vitamine del gruppo B e vitamina C. Indicato per chi ha problemi intestinali, viene comunque promosso nell'alimentazione infantile, come base per le pappe o nei minestroni di verdura per convalescenti e anziani.
E' un alimento che, data l'alta percentuale di proteine, può rientrare nella dieta di chi consuma poca carne o non se ne ciba affatto. In India, i bambini spesso vengono nutriti con foglie di amaranto, cotte come gli spinaci, ma con contenuti in ferro superiori. Non contiene grassi ed è povero in sodio quindi ideale per chi vuole perdere qualche chilo.

COME CUCINARLO

I SEMI dell'AMARANTO sono piccoli e duri ma si trova in vendita anche in farina e semi soffiati. Lavare i semi e bollirli in acqua salata, una parte di amaranto su due di acqua. In pentola a pressione per circa 15/20 minuti o in pentola normale per 30/40 minuti poi, lasciare riposare per 10 minuti senza mescolare per dar modo ai semi di gonfiarsi. Se cuocete per più tempo, tende a formare una crema. Scolare con un colino a maglie fitte perchè i semi sono molto piccoli. Il gusto ricorda la nocciola e perciò viene associato ad altri cereali come il riso o l'orzo o con verdure.
--E' buonissimo aggiunto, dopo la bollitura, alle zucchine precedentemente appassite in olio e cipolla e con un tocco finale di prezzemolo tritato.
--Può essere gustato in insalata, quelle gustose e fresche insalate estive, in sostituzione di riso e pasta. In questo caso fermare la cottura con acqua fredda.
--Si utilizza con le patate lessate per gnocchi ma anche come crocchette, insieme al miglio.
Esiste anche la versione dolce: barrette dolci. Come con i semi di sesamo, i semi vengono tostati e uniti allo zucchero di canna sciolto in una casseruola.
IDEA per i più piccini: Potete farli saltare in pentola come i POP-CORN!

BUON APPETITO.


Scritto da Angela Ballarati
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