Origano: antispasmodico, espettorante,
antiossidante, digestivo e tonico per lo
stomaco.
Il suo olio essenziale
è ricco di timolo e carvacrolo che sono stati oggetto di numerosi studi
comprovanti le proprietà.
Proprietà e utilizzo.
Pomata per dolori e cellulite.
Coltivazione in vaso.
L’origano
possiede proprietà stomachiche (tonico e
corroborante per lo stomaco), antispasmodiche, espettoranti e bechiche (contro
la tosse).
Dell’origano esistono più di 40 specie appartenenti a
quattro famiglie botaniche diverse che si chiamano Origanum e che possiedono
profumo e proprietà curative simili.
L’Origanum vulgare, famiglia delle Lamiaceae, è una
pianta erbacea perenne che arriva a 80 cm circa di altezza e che forma cespugli
in luoghi soleggiati e secchi.
Le foglie sono
molto piccole e folte, di forma ovale. Se strofinate, emanano il profumo tipico
e molto gradevole.
I fiori, di
colore rosa-violaceo, formano una pannocchia in cima allo stelo.
L’origano cresce in luoghi soleggiati: la varietà più
ricca di oli essenziali e di aroma è quello che cresce nelle regioni meridionali,
soprattutto quello selvatico delle zone montane.
Si raccolgono
le sommità fiorite tra giugno e agosto, quando i fiori sono aperti e si essicca
all’ombra.
Si conserva in
vasi di vetro o ceramica per mantenere l’aroma.
Cosa contiene
L’origano è ricco di oli essenziali.
Sono presenti tannini e glucosidi.
Il carvacrolo è un monoterpene fenolico, insieme al
timolo, presente nell’olio essenziale di un numero abbondante di piante
aromatiche, fra cui origano e timo. Conferisce all’origano il suo odore
caratteristico.
L’origanum majorana (maggiorana) e l’origanum dictamnus
contengono il 50% e il 60-80% di carvacrolo (si trova anche nella tequila).
Il carvacrolo viene utilizzato, in basse concentrazioni,
come aromatizzante, conservante e ingrediente di fragranza in molte
formulazioni cosmetiche ed ha
recentemente riscosso interesse per la sua attività antitumorale.
In una review della Lakehead University, Ontario, Canada
si evidenziano le proprietà del
carvacrolo. E’ antiossidante, antibatterico,
antimicotico, antitumorale, antinfiammatorio, epatoprotettivo, spasmolitico e
vaso rilassante (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24915411).
Il carvacrolo ha dimostrato proprietà antinfiammatorie ed è
stato sperimentato per i dolori
osteoarticolari. Questo studio ritiene che possa avere potenziali funzioni
terapeutiche nell’osteoartrosi: (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29257341).
Il carvacrolo blocca l’infiammazione articolare causata
dal batterio Escherichia coli (www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29257341).
Uno studio della Long Island University mostra il ruolo
del carvacrolo nell’apoptosi delle cellule tumorali nel cancro alla prostata.
Il carvacrolo e il timolo sono molto simili, ma in vitro,
il carvacrolo, è risultato 10 volte più efficace.
In uno studio è stata verificata l’azione
antifungina, in combinazione con il voriconaziolo, contro Candida Albicans,
C. glabrata e C. krusei. I risultati hanno
mostrato effetti sinergici su tutte le specie di Candida testate (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30554935).
Il legame tra disfunzione mitocondriale, danno redox e
infiammazione porta ad un aumento del danno cerebrale nelle malattie
neurodegenerative. Il carvacrolo esercita effetti antiossidanti e
anti-infiammatori in diversi tipi di cellule, come valutato in entrambi i
disegni sperimentali in vitro e in vivo (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30652259). E’ anche collegato alla neuro- protezione, in modelli animali, tra cui
ischemia, epilessia e trauma neuronale (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28526576).
Lo Staphylococcus aureus è al secondo posto fra le cause
di infezioni ospedaliere ed è una tra le cause più frequenti di intossicazioni
alimentari. Nuovi studi si sono concentrati sulla ricerca di nuovi farmaci per
via della sempre più preoccupante resistenza agli antibiotici.
In questo studio in vitro sono stati valutati i profili
fitochimici e gli effetti antibatterici
degli estratti idroalcolici di Origanum vulgare e Hypericum perforatum su
Staphilococcus aureus.
I significativi effetti antibatterici
contro lo Staphilococcus a. del carvacrolo e
dell’ipericina fanno prevedere un loro utilizzo futuro (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30663566).
Il carvacrolo ha dimostrato di possedere attività
tumorale, il meccanismo è poco conosciuto, così come l’interazione con farmaci
antitumorali. Gli effetti antitumorali del carvacrolo necessitano di ulteriori
studi di approfondimento anche se i molti condotti lo indicano come possibile nuovo agente
terapeutico o integratore in caso di tumore (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30070691- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29417642 -
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29405784).
Forme di utilizzo
Come alimento, l’origano, è molto utilizzato in
cucina, rappresenta un condimento tipico della cucina mediterranea.
Sui pomodori in insalata, con le melanzane, col pesce,
per aromatizzare le zucchine sott’olio o la pasta d’acciughe. Nella mia cucina
non manca mai.
La tisana di origano si ottiene versando 100 ml
di acqua bollente su un cucchiaio di sommità fiorite essiccate, si lascia
riposare per 10 minuti e si filtra. Potete dolcificare con un cucchiaino di
miele, di eucalipto in caso di raffreddore o influenza.
L’infuso concentrato si ottiene mettendo in
infusione 5 g di origano in 10 ml di acqua. Si utilizza per gargarismi o
impacchi sulla pelle.
L’olio
essenziale si ottiene mediante distillazione a vapore delle sommità
fiorite è un antibatterico e antimicotico. Può essere irritante per le mucose,
quindi deve essere utilizzato con cautela ed è controindicato in chi presenta
una ipersensibilità. Si trova già preparato nelle erboristerie.
Quando può essere utile
Raffreddore, catarro, naso chiuso e stati influenzali
Il carvacrolo e il timolo facilitano la fluidificazione
del catarro, sedano la tosse e svolgono un’azione disinfettante.
Si utilizza per raffreddore, tosse e congestioni del
petto.
La sua azione analgesica lo rende efficace nelle
affezioni del cavo orale.
Si possono eseguire dei suffumigi con 2 gocce di olio
essenziale di origano o bere la tisana, due o tre volte al giorno fino a
miglioramento.
Digestione difficile o lenta e meteorismo
L’origano possiede proprietà benefiche per l’apparato
gastrointestinale: è antispasmodico,
eupeptico (favorisce le funzioni
digestive) e carminativo (promuove
l’espulsione dei gas).
Gli oli essenziali dell’origano stimolano la produzione
dei succhi gastrici, attenuano le contrazioni dolorose intestinali e
contrastano le fermentazioni intestinali favorendo l’espulsione dei gas.
In questo caso la tisana aiuta, ma anche l’origano
essiccato e generosamente impiegato nelle pietanze.
Favorisce l’espulsione dei parassiti intestinali.
Cicatrizzante e antisettico
La sua azione antisettica lo rende utile in caso di
affezioni cutanee, abrasioni e ulcerazioni.
In questo caso si impiega l’infuso per uso esterno.
Antiossidante
L’origano è ritenuto antiossidante per il suo contenuto
in gamma-tocoferolo: ben 24,42 mg per 100 g di prodotto. Il gamma-tocoferolo è
una forma di vitamina E (tocoferolo) che si è dimostrata attiva come
cardioprotettore.
Medicina popolare
Nella medicina popolare l’origano è utilizzato, oltre che per favorire la
digestione e l’espulsione di gas, anche come calmante nei dolori mestruali.
Con le sommità fiorite essiccate si possono imbottire dei
piccoli cuscini che, caldi, si applicano sul collo in caso di dolore e
torcicollo.
Pomata per i reumatismi e la cellulite
In un pentolino mettete un cucchiaio di origano
essiccato, un cucchiaio di edera da giardino (Hedera helix) e un cucchiaio di
rosmarino in 2 bicchieri di olio extravergine di oliva (evo).
A bagnomaria fate raggiungere il bollore, spegnete e
lasciate macerare il tutto per cinque giorni.
Filtrate, spremete il residuo e, pesando quanto rimane,
aggiungete, dopo aver sciolto a bagnomaria, cera d’api per il 10% del peso.
Mettete quanto prodotto in un vasetto.
La pomata è utile per alleviare i dolori reumatici e
ridurre la cellulite.
Si utilizza 3 volte al giorno.
Coltivazione in vaso
L’origano si può acquistare in semi oppure in piantina.
La piantina va trasferita in un vaso più grande con uno strato di argilla
espansa o sassolini per impedire ristagni d’acqua.
Il terreno migliore da utilizzare è quello calcareo, ma è
una pianta che si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno.
Il rinvaso è meglio effettuarlo a temperature miti, in
primavera e durante l’inverno tenete il vaso riparato dal freddo.
La fioritura va da luglio a settembre-ottobre, si essicca
in estate mettendo i rametti a testa in giù, all’ombra.
Non annaffiate eccessivamente, attendete che il terreno
sia asciutto prima di annaffiare nuovamente.
Se volete far germogliare i semi, dovrete attendere, per
invasare, almeno che la piantina abbia raggiunto l’altezza di circa 10 cm.
Il vaso dovrà stare in luoghi soleggiati e caldi.
Controindicazioni.
Attenzione nell’uso dell’olio essenziale di origano, si utilizza con cautela
perché molto forte e irritante.
Scritto da Angela Ballarati
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