mercoledì 21 febbraio 2018

Rosmarino: proprietà, ricerche e utilizzo

Rosmarino
Quali sono le sue proprietà, alcuni studi e come può essere utilizzato.
Cosa contiene e come essiccarlo in casa.
Tisana, infuso, macerato e tintura madre.
Rosmarino e cosmetica.
Méssegué e il “principe delle aromatiche”.
Come coltivarlo.




Méssegué lo definisce il “principe delle erbe aromatiche”.

“Il rosmarino è un impareggiabile stimolante. Ho rimesso in sesto, in breve tempo, delle decine di anemici, convalescenti, vecchietti, esauriti e nevrastenici a suon d’infusi e bagni di questa pianta. Il rosmarino è diuretico (questo spiega le sue virtù antireumatiche, la sua raffinata azione contro la gotta, la maniera quasi principesca con la quale combatte e sconfigge i calcoli delle vie genito-urinarie, le coliche renali e la ritenzione delle urine). Il rosmarino è antispasmodico: lo prescrivo contro la tosse, la tosse convulsa, l’asma, le palpitazioni, gli stati nervosi, l’angoscia, l’insonnia e le emicranie di origine nervosa. E’ anche digestivo e colagogo … E’ vermifugo. E’ amico di tutte le donne perché cura e guarisce le malattie della pelle, dà regolarità al ciclo mestruale e guarisce la leucorrea …”Il rosmarino, Rosmarinus officinalis della famiglia delle Lamiaceae, è un arbusto sempreverde che arriva ad un metro, un metro e mezzo.


E’ originario dell’Europa, Africa,  Asia ed ora cresce spontaneamente nell’area mediterranea, lungo i litorali, nelle zone assolate dell’entroterra, dal mare sino in collina, ma è coltivato e si è acclimatato anche nella pianura Padana.

Cresce a cespuglio ed è tipico della macchia mediterranea, ama i luoghi soleggiati e preferisce la zona costiera, ma viene ampiamente coltivato negli orti e in vaso anche in zone interne resistendo a climi più rigidi.

Le foglie, piccole, strette e di forma lineare, hanno una colorazione verde scuro nella parte superiore e argentea nella parte inferiore.

I fiori, azzurro violetto, sono riuniti in piccoli grappoli.  Sono bottinati dalle api, infatti viene prodotto il miele di rosmarino.

Le foglie e i rametti si raccolgono tutto l’anno.

Cosa contiene

Il rosmarino fresco contiene buone quantità di potassio (668 mg per 100 g), Vitamina A, vitamina C, calcio (317 mg),  ferro (668 mg) e magnesio ( 91 mg per 100 g).
Il rosmarino essiccato, a fronte di un logico contenuto minore di acqua, presenta un maggior contenuto di calcio (circa 1200 mg) e di fibre, minore di ferro ( 29,25 mg).
La pianta contiene flavonoidi, acidi (rosmarinico, glicolico e nicotinico), saponine, triterpeni ed è ricca di oli essenziali, infatti l’olio essenziale di rosmarino è uno di quegli oli da non farsi mancare per le sue applicazioni.

L’acido rosmarinico è presente in molte Lamiaceae come l’origano, la salvia, la maggiorana, il timo, la mente piperita e la melissa e presenta attività antiossidante e antivirale.
Nel 2012 è stato pubblicato sul Pakistan Journal of Biological Sciences uno studio sulle proprietà antiossidanti, anti-imbrunimento ed antimicrobiche di  composti naturali applicati sulle mele come conservanti naturali. Nelle prove in vitro, l’acido rosmarinico ha avuto un risultato superiore agli altri.

Fra gli oli essenziali ci sono l’alfa-pinene, l’eucaliptolo, il borneolo, la canfora il linalolo e il limonene.

Il limonene è stato oggetto di molti studi che, anche se sono da ricercare ulteriori conferme, gli attribuiscono proprietà chemiopreventive e anticancerogene.  Pare che promuova il sistema GST (Glutatione-S-Transferasi implicato nell’eliminazione dei carcinogeni) del fegato e dell’intestino, attenuando l’effetto causato dai carcinogeni.
Il limonene è presente nella scorza degli agrumi ed è utilizzato nei profumi, in cosmetica, nell’industria alimentare, come insetticida e anche come sgrassante: tutto questo con un prodotto vegetale e naturale.
Alcuni approfondimenti:




Quali sono le proprietà del rosmarino

Il rosmarino è una pianta aromatica con proprietà digestive, stomachiche (con azione tonica sullo stomaco), stimola l’appetito e la digestione, possiede proprietà carminative (favorisce l’espulsione di gas dallo stomaco e dall’intestino),  è colagogo, è utile nelle gastralgie, nelle dispepsie atoniche cioè nei problemi digestivi dovuti a mancanza di tono della muscolatura gastrointestinale. Utile per la concentrazione e la memoria.  E’ stimolante per il sistema nervoso, il fegato e la cistifellea. Massaggiare il cuoio capelluto e i capelli, con l’infuso di rosmarino o l’olio essenziale, li fortifica e li rende più lucenti. E’ utile nel mal di testa, favorisce la diuresi.

Il rosmarino è utile in caso di:

-      mal di testa. Gli oli essenziali contenuti svolgono un’azione calmante sui nervi. Con una goccia di olio essenziale massaggiare le tempie delicatamente più volte fino a miglioramento, ma anche l’infuso ha effetto per quei mal di testa dovuti a cattiva o lenta digestione;

-      digestione lenta o difficile per insufficiente produzione di bile. Gli oli essenziali contenuti stimolano la contrazione della colecisti e la produzione gastrica di acido cloridrico, aumenta anche le contrazioni intestinali favorendone lo svuotamento; in caso di dolori gastrici, dopo i pasti, una tisana può aiutare a calmare gli spasmi (grazie al borneolo). In caso di digestione difficile viene indicata anche la tintura madre;

-      è colagogo cioè stimola la contrazione della cistifellea favorendo lo svuotamento della bile;

-      è di aiuto nella regolazione della flora batterica intestinale, calma gli spasmi addominali imputabili ad aria nella pancia;

-      è considerato un vermifugo contro i parassiti intestinali;

-      è antibatterico e antisettico;

-      è considerato un tonico nei casi di astenia, affaticamento fisico e mentale, migliora la circolazione cerebrale e funziona come antidepressivo;
-      dolori muscolari, reumatici, artritici e nevralgici. L’olio essenziale di rosmarino, opportunamente diluito in olio vettore, stimola la circolazione capillare e allevia il dolore nevralgico. Massaggiare la parte dolente più volte al giorno;

-      il rosmarino ha effetto sulla concentrazione e sulla memoria è quanto è emerso da uno studio condotto dalla Northumbria University (UK) su un campione di 66 partecipanti. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi e posti in due stanze diverse, una delle quali pervasa dal profumo di rosmarino. I risultati hanno mostrato che i partecipanti che si trovavano nella stanza profumata, sottoposti a test di memoria, riportavano risultati migliori rispetto al secondo gruppo. 

Uno dei suoi componenti, il carnosolo, un diterpene presente anche nella salvia, è oggetto di numerose ricerche che, anche se necessitano di ulteriori studi e approfondimenti, mirano a confermare la sua attività antinfiammatoria e antitumorale. Uno dei primi studi, condotto nell’Università di Pisa e pubblicato sull’International Journal of Biochemistry & Cell Biology,  conferma la sua attività antitumorale nei confronti del glioblastoma. Il meccanismo starebbe nell’attivazione di una proteina che funge da soppressore tumorale. Ma sono molti gli studi sul carnosolo: approfondimenti (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3070765/- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26170168)

-      in caso di invecchiamento precoce è utile il macerato glicerinato che stimola il metabolismo e il sistema endocrino;

-      è diuretico, quindi anche detossificante;

-      per i capelli, il rosmarino è utilizzato sia essiccato che come olio essenziale. Stimola la microcircolazione favorendo l’afflusso di sangue al bulbo dei capelli prevenendo la caduta e rendendoli più sani, lucenti, morbidi e resistenti. Si utilizza l’olio essenziale, ma anche l’infuso, come lozione, per massaggiare il cuoio capelluto e i capelli;

-      l’infuso si utilizza per gargarismi e lavaggi, come cicatrizzante e antisettico;
-      per le sue proprietà antiossidanti viene utilizzato come additivo in campo alimentare con la sigla E392.

-      I fiori possiedono proprietà simili alle foglie e il loro infuso può essere impiegato, per uso esterno, come stimolante e vulnerario (con proprietà cicatrizzanti).


Come si utilizza e come essiccarlo in casa

Il rosmarino si utilizza in cucina come aromatizzante su carne, pesce e verdure. Gli oli essenziali contenuti nel rosmarino prevengono l’irrancidimento. Quando la carne non può essere conservata in frigorifero, per esempio durante un picnic, si può conservarla avvolta in foglie di rosmarino.
Il rosmarino è una delle piante aromatiche più utilizzate in cucina, viene impiegato per insaporire zuppe, i ceci sono buonissimi con un trito di rosmarino in olio, aglio e qualche pomodorino; si sposa perfettamente con la zucca, con le zucchine, ottimo il risotto con rosmarino e menta … è una vera manna e se al suo sapore aggiungiamo il fatto che favorisce la digestione, beh, tutti dovremmo coltivarne almeno un vaso!

Si aromatizza l’aceto, l’olio ed anche liquori.

La tisana di rosmarino si ottiene versando 100 ml di acqua bollente su 1 cucchiaio da tè  di foglie essiccate, lasciare in infusione per 10-15 minuti a tazza coperta per evitare la dispersione degli oli volatili, quindi filtrare.

Infuso concentrato per uso esterno: lasciare in infusione per 15 minuti, 50 g di sommità fiorite per litro d’acqua bollente. Contro i reumatismi e le distorsioni, applicare un impacco caldo di infuso sulla parte dolente tre volte al dì. Per alleviare il mal di denti e la tracheite effettuare uno sciacquo. Si può usare anche come tonico antirughe;

Il macerato glicerico o glicerinato si produce dalla macerazione in alcol e glicerina delle giovani gemme della pianta. Si lascia decantare, si spreme, si filtra e si diluisce il prodotto ottenuto in una miscela di alcol e glicerina.

La tintura madre si produce sempre con le sommità fiorite, raccolte fra maggio e giugno. Si lasciano macerare per tre settimane in una miscela di alcol alimentare e acqua che successivamente viene filtrata.

L’olio essenziale di rosmarino è molto conosciuto e apprezzato per le sue innumerevoli virtù ed applicazioni. E’ ottenuto dalla distillazione a vapore delle sommità fiorite, ma esiste in commercio l’olio essenziale prodotto utilizzando la pianta intera che viene considerato di qualità inferiore.
Il macerato, la tintura madre e l’olio essenziale si acquistano già preparate in erboristeria, così come il rosmarino essiccato.

E’ possibile essiccarlo in casa: il rosmarino essiccato  perde poche delle sue preziose proprietà. 
Si raccolgono i rametti, in tarda mattinata in modo che sia asciutto, e si appendono (legati ad una estremità) in un luogo ombreggiato e ventilato per 5/7 giorni,  quando si sbriciola se toccato significa che è essiccato. E’ possibile utilizzare l’essiccatore, ma anche più semplicemente il forno che deve avere una bassa temperatura, circa  30/40 gradi, e lo sportello socchiuso per permettere l’evaporazione. Occorrono circa 2/3 ore.
Si conserva in barattoli di vetro, al buio, o in sacchetti di carta o tela.
Bruciando in casa i rametti secchi si ottiene un effetto deodorante che tiene lontano gli insetti.


Rosmarino e cosmetica

L’estratto di rosmarino è utilizzato in cosmetica: vengono impiegate le foglie e i fiori.
Contiene polifenoli, alcaloidi, acidi fenolici e triterpenici che gli attribuiscono proprietà astringenti, antisettiche, cicatrizzanti e purificanti.
Sulla pelle è ottimo per i massaggi in olio vettore, ma anche negli shampoo, per le pelli acneiche, infatti viene utilizzato in creme e oli per la cellulite, ma anche in creme antirughe. Si trova in commercio l’idrolato di rosmarino, ottima lozione per pelli acneiche, è purificante e astringente e può essere utilizzato su tutto il corpo e sui capelli.

Nell’acqua del bagno tonifica e purifica la pelle: si può utilizzare un sacchetto di tela riempito con rametti essiccati di rosmarino da mettere nell’acqua della vasca.

Rappresenta uno stimolante del follicolo e della crescita del capello, contrasta la caduta ed è in grado di regolare la produzione sebacea e di forfora. Inoltre il rosmarino è uno scurente, quindi è adatto per i primi capelli bianchi. Una pratica e veloce lozione per massaggiare il cuoio capelluto è utilizzare direttamente la tisana, opportunamente raffreddata.

Liquore digestivo al rosmarino

Per preparare il liquore al rosmarino si mettono a macerare 40 g di foglie  e la scorza di un limone biologico, per sei giorni, in 70 ml di alcol alimentare al 95%, in un vaso di vetro. La miscela deve essere agitata un paio di volte al giorno. Dopo 6 giorni si filtra e si aggiunge un litro di vino bianco secco.
La macerazione in alcol permette il rilascio degli oli essenziali che estrinsecano le loro proprietà.
Il limone deve essere biologico perché in genere sono trattati con il difenile, una sostanza di origine petrolchimica (E230), utilizzata in agricoltura per impedire il deperimento, ma che penetra facilmente nella buccia.

Come coltivare il rosmarino

Il rosmarino richiede poche cure e generalmente è una pianta che tutti riescono a coltivare e mantenere.
Ama posizioni soleggiate, al riparo dai venti gelidi, e terreni sabbiosi e torbosi ben drenati. Si coltiva bene anche in vaso ponendo dei cocci o dei sassi sul fondo per evitare ristagni.
In primavera si rinnova cimando i getti principali senza ricorrere a potature.
Si moltiplica, per talea dei nuovi getti, in primavera.

E’ interessante sapere che il rosmarino, per difendersi dal caldo e dall’arido (tipici della macchia mediterranea) mette in atto il fenomeno dell’estivazione, arresta cioè la vegetazione in estate per riprendere in tardo autunno o inverno, quando le condizioni climatiche sono più favorevoli.
  
L’utilizzo del rosmarino nella storia

Ros marinus significa rugiada di mare e nell’antica Grecia era considerata una pianta sacra. Rametti di rosmarino venivano bruciati nei templi.
Plinio il Vecchio lo consigliava per il fegato e gli occhi stanchi mentre il medico greco Dioscoride lo utilizzava per i disturbi dello stomaco.

Nel Medioevo venivano eseguite le fumigazioni per allontanare gli spiriti maligni e si riteneva fosse efficace per tenere lontane malattie infettive e la peste.

Veniva usato per incantesimi d’amore e, mettendone un rametto sotto il cuscino, si credeva che allontanasse i cattivi sogni.
L’usanza di bruciare rametti di rosmarino per disinfettare gli ambienti è rimasto in uso, negli ospedali francesi, fino all’inizio del XX secolo.

CONTROINDICAZIONI. E’ sconsigliato in caso di ipersensibilità, ad uno o più, dei suoi componenti. Sconsigliati i fitoterapici  in gravidanza, allattamento (negli animali riduce l’impianto dello zigote), nel periodo pre-operatorio e comunque qualora si intenda farne terapia occorre il parere medico. L’olio essenziale è controindicato per chi soffre di epilessia perché contiene canfora. Il sovradosaggio provoca convulsioni, irritazioni, vomito e principi di paralisi respiratorie.

Scritto da Angela Ballarati
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https://it.wikipedia.org/wiki/Limonene - https://it.wikipedia.org/wiki/Rosmarinus_officinalis- Salute e Benessere secondo ntura Fabbri Ed. –Mességué i Il mio erbario -- http://www.lastampa.it/2013/04/10/scienza/benessere/medicina-naturale/per-rafforzare-la-memoria-annusa-il-rosmarino-hsb5odZJTgmzM0NWyc3t3O/pagina.html - scoprire riconoscere usare Le Erbe Fabbri editore - http://www.tricomedit.it/prodotti-per-capelli/rosmarino-la-caduta-dei-capelli.html - http://www.my-personaltrainer.it/erboristeria/rosmarino.html - 200 piante del benessere  Igea - http://www.my-personaltrainer.it/erboristeria/melissa.html- http://www.freshplaza.it/article/52381/Lacido-rosmarinico-potrebbe-essere-impiegato-come-conservante-alimentare-naturale-per-le-mele-di-IV-gamma-