martedì 31 luglio 2018

Viola mammola e viola del pensiero: proprietà e utilizzi.

Viola mammola e viola del pensiero: spontanee e commestibili. 

I principi attivi della viola esplicano attività antinfiammatoria, emolliente, espettorante, lassativa, decongestionante, sudorifera e depurativa delle pelle.

Sciroppo alla viola.




La viola mammola, famiglia delle Violaceae, detta anche violetta o mammoletta, è una pianta erbacea perenne che raggiunge i 10-15 cm, ha foglie cuoriformi di colore verde scuro e fiori, a cinque petali, molto profumati che sbocciano alla fine dell’inverno, di colore blu-violetto.
E’ molto diffusa a scopo ornamentale.

Mességué: “Esistono diverse specie di viole che, per semplicità, suddivido in due gruppi. Quelle a tre petali superiori e tre inferiori (come la viola mammola o la violetta) e quelle che hanno quattro petali superiori ed uno inferiore (come la viola del pensiero). Le più diffuse sono le prime che troviamo in numerose varietà fra le quali troneggia la viola mammola. Il secondo gruppo comprende la viola del pensiero, la viola tricolore, la viola del pensiero gialla e altre, abbastanza diffuse allo stato selvatico …”

Tolosa è famosa come la città della violetta, dove viene impiegata per produrre caramelle, marmellate, pasta di fiori, cioccolatini, oltre che sciroppi e decotti.
Il suo nome scientifico è Viola odorata, famiglia delle Violaceae, e alcuni dei suoi nomi locali sono: Viola oppina in Lombardia, Zoppina in Veneto, Viola d’foss in Emilia, Mammoletta, Roseviole in Calabria …
Il suo profumo caratteristico è sfruttato dall’industria profumiera, ma anche da quella alimentare.
I fiori si raccolgono appena sbocciano, da febbraio a maggio, e si conservano, ben essiccati, in sacchetti di carta o tela. Secondo Mességué è meglio raccoglierli al mattino, col tempo asciutto, dopo la rugiada. Si essiccano, i fiori, all’ombra, perché mantengano il colore e il profumo.


Cosa contiene

La pianta, le foglie e i fiori, contiene acido salicilico e suoi derivati, mucillagini (10%), tannini, flavonoidi (rutina, violaquercitina, violantina), carotenoidi, glucosidi, saponine e oli essenziali responsabili del suo profumo inconfondibile.
Le radici sono fortemente emetiche (provocano il vomito).


Come si utilizza

La viola mammola è reperibile, essiccata, nelle erboristerie per la preparazione di tisane, ma anche come olio essenziale e sciroppo, molto spesso con altri componenti.
Come alimento è utilizzato nell’industria alimentare per gelati e caramelle, i suoi fiori sono utilizzati, canditi, in pasticceria.
Sia i fiori che le foglie sono commestibili.
Le foglie si raccolgono in inverno e si utilizzano crude nelle insalate, ma anche cotte nei timballi, torte salate, nelle minestre risultano addensanti. Il loro sapore è dolciastro.
I fiori, anche loro addensanti, si aggiungono alle insalate e sono leggermente lassativi.
Naturalmente raccoglietele in luoghi lontani da fonti di inquinamento, come quelli urbani.

Il decotto si prepara versando 5 g di fiori in 100 ml di acqua fredda. Si porta a ebollizione e si lascia sobbollire per 10 minuti, poi si filtra.

L’olio essenziale si ottiene per distillazione a vapore dei fiori e delle foglie.

Sciroppo. Lo sciroppo si trova in commercio e si utilizza sia per aromatizzare dolci o colorare e arricchire cocktail, ma anche per le benefiche virtù in caso di malattie da raffreddamento.
Si può auto-produrre, con questa semplice ricetta: mettere 10 g di fiori in 100 ml di acqua oligominerale e lasciar macerare per 24 ore. Filtrare, unire 200 g di zucchero e cuocere a fuoco minimo per 15 minuti mescolando affinché non attacchi.  Lasciar raffreddare e travasare in vetro scuro.


Quando può essere utile

 I principi attivi della viola esplicano attività antinfiammatoria, emolliente, espettorante, lassativa, decongestionante, sudorifera e depurativa delle pelle.

In caso di tosse e malattie da raffreddamento. I principi attivi della pianta esplicano attività  antinfiammatorie, decongestionanti, emollienti, espettoranti e sudorifere. In questo caso può essere utile lo sciroppo o la tisana.

Per acne, eczemi, fragilità capillare ed eruzioni cutanee può essere d’aiuto il decotto da utilizzare come tonico sulla parte interessata oppure si miscela l’olio essenziale in olio di mandorle (30 gtt in 50 ml) per toccature sulla zona interessata.

Utile per la pelle grassa (per uso interno ed esterno), per le piaghe da decubito con cataplasmi sulla zona interessata, anche per maschere per il viso, purificanti e depurative.

Gli erboristi parlano di viola selvatica.

I fiori, essiccati, sono utili in caso di tosse, per le proprietà espettoranti.

Le foglie sono lassative.

Le radici possiedono proprietà emetiche (promuovono il vomito).

Mességué: “Nella famosa “Tisana delle 7 erbe”, sedativa delle infiammazioni dell’apparato respiratorio, la viola mammola costituisce uno degli ingredienti fondamentali con il papavero, la malva, l’altea, il tasso barbasso e il piede di gatto per curare e guarire raffreddori, angine, bronchiti, polmoniti, tossi convulse e altri malanni similari … le viole hanno la caratteristica di essere bechiche, cioè calmanti della tosse. In generale si rivelano calmanti e toniche ed il principio dolce (mucillagini), secreto dalle foglie, lenisce tutte le infiammazioni (interne o esterne), i disturbi agli occhi e le irritazioni dello stomaco e dell’intestino. Semi e rizomi sono emetici (provocano il vomito) e purgativi … “

CONTROINDICAZIONI. Non utilizzare in caso di ipersensibilità ad uno o più dei suoi componenti. Dosi elevate possono provocare diarrea e vomito. Prima di utilizzare consultare il medico.

Un po’ di storia

Gli antichi consideravano la viola un fiore sacro. Si cingevano la fronte per celebrare il dio Saturno e la consacravano al dio Pan (fauno nella mitologia romana), il grande fecondatore che rappresentava tutta la natura.
I greci e i romani la utilizzavano e ne apprezzavano le proprietà taumaturgiche (miracolose).
Ippocrate ne vantava le virtù per guarire i mal di testa, i disturbi conseguenti ai fumi dell’alcol, la malinconia, gli eccessi di bile, le infiammazioni delle vie respiratorie e i malanni della vista.
Il grande saggio arabo Meshué la riteneva lassativa, guaritrice dell’angina, lievemente ipnotica e attiva per curare i malanni del fegato.
Nel tempo, la viola, ha conosciuto, in popolarità e considerazione, alti e bassi anche se è  sempre stata considerata un componente essenziale della farmacopea vegetale.



Viola del pensiero o viola tricolor

La viola del pensiero è una pianta erbacea annuale, a volte biennale, alta fino a 40 cm con una corolla formata da 5 petali.
Le foglie inferiori sono ovali con un lungo picciolo e quelle superiori sono lanceolate.
I fiori sono di un bellissimo colore blu intenso e giallo o viola pallido e bianco.
Il frutto è una capsula glabra di forma allungata racchiusa alla base. A maturità si apre in tre valve contenenti numerosi semi bruni.
Cresce spontanea negli incolti e nei campi di grano di tutte le aree temperate dell’Europa e dell’Asia.
Viene utilizzata spesso a scopo ornamentale nei giardini.
Le foglie e i fiori (la droga) si raccolgono in aprile-agosto, durante la fioritura, mentre le gemme in primavera.


Cosa contiene

I principi attivi contenuti sono: saponine, tannini, mucillagini (10%), vitamina C, carotenoidi, acido salicilico  (0,3%), flavonoidi: viola xantina, violaquercitina, violamina.


Come si utilizza

La tisana: si ottiene versando 100 ml di acqua bollente su 4 g di fiori e foglie, coprire e far riposare per 10 minuti.

Decotto: si mettono 6 g di fiori e foglie in 100 ml di acqua fredda e si porta ad ebollizione; si lascia bollire per 10 minuti e si filtra.

Tintura madre: si macerano i fiori, per tre settimane, in una miscela di alcol alimentare e acqua. Si filtra e si utilizza, si trova già pronta nelle erboristerie.

Estratto secco: si trova in capsule, in vendita nelle erboristerie e farmacie specializzate, e si ottiene dalle foglie e dai fiori essiccati.

Macerato glicerinato: si ottiene dalle gemme della pianta che si macerano, per tre settimane, in una miscela di alcol e glicerina, si filtra e si diluisce in acqua, alcol e glicerina. Anche il macerato si trova già preparato nelle erboristerie.

Quando può essere utile

Per problemi di pelle perché i principi attivi della pianta possiedono proprietà lenitive. Utile in caso di acne, eczemi ed eruzioni cutanee. Si utilizza la tintura madre, l’estratto secco in capsule con periodi di sospensione e, per aumentare l’effetto, si può impiegare il decotto per lavaggi ed anche spennellature, acqua sterile e tintura madre al 20%, sulle zone interessate.
Nelle affezioni croniche viene indicato il macerato glicerinato di viola del pensiero (Viola Tricolor M.G.) anche in associazione con il macerato glicerinato di Ribes Nigrum.

Per la tosse ed il catarro è utile la tisana espettorante.

Per uso interno è depurativa, diuretica ed un blando lassativo.

Per uso esterno rientra, come componente, in formulazioni per ridurre le infiammazioni cutanee. Si fanno cataplasmi con le foglie fresche schiacciate per favorire la cicatrizzazione di piaghe e piccole ferite.
Alla viola del pensiero vengono attribuite anche proprietà sudorifere.
Alcuni ricercatori la ritengono utile in caso di crosta lattea dei bambini.

L’esperienza erboristica prevede l’impiego della varietà selvatica e non di quella coltivata.

Nella cosmesi popolare si prepara un infuso con ¾ di tazza di fiori di viola secchi o freschi e latte. Si lascia raffreddare e si utilizza per ammorbidire la pelle del viso e delle mani.

CONTROINDICAZIONI. Non utilizzare in caso di ipersensibilità ad uno o più componenti. Dopo l’utilizzo dell’infuso le urine assumono un odore sgradevole.


Scritto da Angela Ballarati
Metti “mi piace” sulla mia pagina facebook: benessere natural-mente
Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a scopo informativo, si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare, evitare in caso di ipersensibilità accertata verso uno dei componenti. I suggerimenti e le indicazioni descritte in quest'articolo non intendono in alcun modo sostituire le terapie consigliate dal proprio medico curante. L'autrice non è responsabile delle possibili conseguenze legate all'incompleta od erronea interpretazione del testo. Le foto e i testi sono riproducibili, non a scopo di lucro, altrove, solo citando la fonte: autore e link attivo del blog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché è aggiornato senza nessuna periodicità, pertanto , non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.
Il mio erbario Mességué – Salute e benessere secondo natura Fabbri – Le Erbe Fabri ed. – Erbe che curano Giunti Ed -https://www.my-personaltrainer.it/erboristeria/viola-del-pensiero.html - 

venerdì 20 luglio 2018

Centella asiatica: proprietà, studi ed utilizzo


La Centella asiatica (Gotu Kola) esplica la sua azione terapeutica sulla circolazione sanguigna

È flebotonica, migliora la circolazione venosa,  è utile in caso di varici, emorroidi,  fragilità capillare, ma anche cellulite

Stimola la sintesi di collagene ed è efficace in caso di smagliature e rughe

E’ cicatrizzante e riepitelizzante, ed è ritenuta utile negli arrossamenti e desquamazioni della psoriasi



La centella asiatica, chiamata anche “tigre del prato”,  è una pianta originaria dell’Asia, delle regioni meridionali, che cresce anche in Australia e Africa ed è diffusa in Cina, Indonesia, India, Africa meridionale e Madagascar.



La pianta

La centella  è una pianta erbacea che arriva all’altezza di 15 cm.
Il suo nome scientifico è Hidrocotyle asiatica,  della famiglia delle Apiaceaee o Ombrellifere. 
In Europa cresce una pianta molto simile, Hidrocotyle vulgaris, che non viene utilizzata in fitoterapia per lo scarso contenuto in principi attivi, rispetto alla centella.
La centella possiede un fusto strisciante, o rampicante, e cresce in luoghi umidi,  paludosi o vicino a corsi d’acqua
Le foglie, grigio-verdi,  sono reniformi, a forma di reni, e i fiori, violacei con sfumature rossastre, a forma di coppa .
Si utilizzano le foglie e la pianta intera  che viene raccolta fra gennaio e maggio.

Cosa contiene

La Centella asiatica contiene: olio essenziale, fitosteroli, tannini, resine, flavonoidi, sali minerali, zuccheri, polifenoli,  triterpeni (sostanze organiche, asiaticoside, madecassicoside) e loro glucosidi chiamati  centelloidi.

Fra questi si distingue l’asiaticoside, il centelloside e il madecassoside.

Il madecassoside è un triterpene con attività antinfiammatoria.

L’asiaticoside esplica la sua azione sulla cicatrizzazione velocizzando la riparazione dei tessuti danneggiati. Per questa sua peculiarità è presente in molte formulazioni cosmetiche con proprietà riepitelizzanti, ad esempio nelle creme antiacne, antirughe, rassodanti,  per le smagliature ed in genere per  problemi ed inestetismi cutanei.
Stimola la produzione di collagene, combatte la perdita di elasticità e la formazione delle rughe.

Gli studi sull’asiaticoside sono numerosi e, molti, svolti in Cina ed India, paesi che tradizionalmente la utilizzano.

In questo (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22972613)  svolto dal Dipartimento di Biochimica dell’Università di Chongqing (Cina), su modello animale, si evidenziano le proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antipiretiche dell’asiaticoside.
In quest’altro, svolto dal Dipartimento di Farmacologia di  Lucknow, in India, è stato studiato il ruolo dell’asiaticoside sui livelli di antiossidanti presenti nella ferita (su modelli animali).  Il risultato ottenuto è stato un miglioramento iniziale dei livelli di antiossidanti (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10189951).

Uno studio completo pubblicato sul “Experimental and therapeutic medicine” ha valutato l’applicazione dell’asiaticoside e  del madecassoside sulle ferite. Lo studio ha rilevato che possiedono proprietà curative sulle ferite, sono in grado di stimolare la sintesi del collagene, riducono lo stress ossidativo della ferita e inducono vasodilatazione. E’ stato anche indicato che possiedono effetti positivi sulla proliferazione e sulla crescita cellulare nei modelli animali, ripristinando la funzionalità del tessuto. In conclusione, lo studio sottolinea che asiaticoside e madecassoside possiedono potenziali benefici, anche in casi come il diabete, invitando ad ulteriori studi di approfondimento (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4997909/) (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15533060).

Come molti altri principi attivi presenti nelle piante, anche l’asiaticoside è stato oggetto di studi come antitumorale e/o preventivo. La chemioprevenzione del cancro è considerata una delle aree più promettenti nella ricerca e, nel caso dell’asiaticoside, con una relativa mancanza di tossicità. E’ stato valutato in vitro e in vivo (carcinoma indotto nel ratto indotto). Lo studio dimostra che l’asiaticoside è efficace in vitro e in vivo nell’indurre l’apoptosi (morte cellulare programmata) e nel potenziare l’attività antitumorale (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24667059).



Quando è utile

La centella asiatica (Gotu Kola) esplica la sua azione terapeutica soprattutto per quello che riguarda la circolazione sanguigna. È flebotonica, migliora la circolazione venosa, quindi utile in caso di varici, emorroidi,  fragilità capillare, ma anche cellulite. Stimola la sintesi di collagene ed è efficace in caso di smagliature e rughe. E’ cicatrizzante e riepitelizzante, ed è ritenuta utile negli arrossamenti e desquamazioni della psoriasi.

-      Estratti di centella sono utilizzati, per le sue proprietà cicatrizzanti e riepitelizzanti, nei casi di psoriasi allevia il dolore e gli arrossamenti della desquamazione.  La centella stimola i fibroblasti  e la produzione di collagene. I fibroblasti cono cellule che compongono la matrice extracellulare e il collagene nei tessuti animali e sono importanti per la guarigione delle ferite. Si utilizza l’estratto secco, la crema e le applicazioni con pezzuole imbevute di tisana.

-      Per migliorare la circolazione venosa nelle gambe ed eliminare il gonfiore, in caso di varici e fragilità capillare, l’azione flebo tonica della centella  migliora la circolazione nei casi di insufficienza venosa, quindi riduce il dolore alle vene e i crampi notturni. Si assume l’estratto secco, la tisana e, per uso esterno, la crema.


-      In caso di cellulite migliora la circolazione e attenua l’inestetismo.  La cellulite è spesso il risultato di una deficienza circolatoria. Anche in questo caso si può assumere l’estratto secco, ma le preparazioni più utilizzate sono le creme di cui esiste un’ampia gamma in commercio di cui è bene valutare l’apporto presente.

-      Per la sua proprietà di stimolare i fibrolasti, nella sintesi del collagene, risulta di aiuto per smagliature e rughe.


-      In caso di emorroidi. Le emorroidi, dilatazioni delle pareti venose del retto,  molto spesso sono il risultato di debolezza congenita delle pareti vasali in generale. La centella aiuta con la sua azione flebotonica.

-      Alla centella sono attribuite proprietà antidiabetiche, anche se occorre considerare che gli studi devono essere approfonditi con trial clinici, alcune ricerche, come questa https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29926663  hanno indagato gli effetti della centella, nei ratti, con nefropatia diabetica precoce (DN)  e i risultati si sono dimostrati promettenti: la Centella asiatica svolge un ruolo importante nella prevenzione e nella cura DN.

-      Alcuni studi indicano la centella asiatica come neuroprotettivo. In questo (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29895494) è stata indagato l’effetto neuro protettivo, di un estratto standardizzato  di Centella, nei ratti con Parkinson indotto. La conclusione tratta rivela effetti sulla morte neuronale e come protezione dai deficit motori.

-      Nella Medicina Ayurvedica le piante tradizionalmente utilizzate per rallentare l’invecchiamento cerebrale, migliorare la memoria, prevenire e trattare la demenza includono Gotu Kola (Centella Asiatica), Curcuma, Bacopa monnieri, Withania somnifera, Convolvulus, e una formulazione contenente il burro ghi. Lo scopo di questa recensione https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29861767  è di promuovere gli studi scientifici sulla medicina ayurvedica dato che negli ultimi anni, ricerche farmacologiche e tossicologiche sugli effetti terapeutici delle  piante medicinali utilizzate in Ayurveda sono  state pubblicate e hanno ricevuto l’attenzione degli scienziati.

-      Uno studio clinico randomizzato, tutto italiano (Chiaretti M., Fegatelli DA, Ceccarelli G., Carru GA, Pappalardo G., Chiaretti Al.),  si è proposto di valutare comparativamente l’efficacia dell’impiego di Flavonoidi (Fs) e di estratti di Centella asiatica (Ca) studiando il tempo di scomparsa del sanguinamento, dolore, sensazione di peso e tenesmi, in pazienti affetti da ragade anale cronica. Nei pazienti che hanno ricevuto, oltre al protocollo, la supplementazione con Fs e Ca, si è osservato una efficace azione sul dolore (scomparsa in tempi più brevi) ed un rapido recupero della qualità della vita. I Fs sono risultati più efficaci nel trattamento del sanguinamento (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29844250).

-      Infine, un interessante studio ha evidenziato proprietà ansiolitiche della Centella asiatica (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29849706I)

Sono necessari studi clinici più approfonditi per poter approvare tutte le applicazioni terapeutiche della Centella asiatica, ma, quelli finora svolti, sono incoraggianti .



Come utilizzare la centella asiatica

La centella è usufruibile sotto forma di tisana, estratto secco, tintura madre e pomate.

La tisana si ottiene versando mezzo cucchiaino da tè di centella in 150ml (una tazza) di acqua bollente. Coprire e lasciare in infusione per 10 minuti, filtrare. La droga essiccata si acquista in erboristeria.

L’estratto secco titolato si acquista preparato in erboristeria o in farmacia. In genere sono capsule. La titolazione degli estratti misura la presenza di principi attivi nell’estratto.

La tintura madre è ottenuta dalla macerazione delle foglie in una miscela di acqua e alcol alimentare. Si filtra e si utilizza. Si acquista già pronta nelle erboristerie e farmacie specializzate.

Le pomate a base di centella si trovano già preparate in commercio, è utile che sia indicata la percentuale contenuta.

Un po’ di storia e tradizione

Il suo nome si deve alla sua capacità di “centellinare” l’acqua cioè di risucchiarla dal terreno goccia a goccia.
Gli orientali la consideravano l’erba della longevità perché osservavano gli elefanti, noti per la loro lunga aspettativa di vita, che se ne cibavano in abbondanza.
Un proverbio di Ceylon riporta: - Mangia due foglie di centella al giorno e camperai per sempre-.
Una leggenda cinese narra che un erborista, il quale beveva regolarmente tisana di centella, visse 256 anni, sopravvivendo a ben 23 mogli.
Dopo la seconda guerra mondiale ebbe un discreto successo un prodotto, lanciato sul mercato occidentale, a base di centella. Oggi non  più in commercio.
Nella medicina ayurvedica si utilizzava come sostituta della radice di ginseng.
Gli indiani la chiamano “erba delle tigri” perché questi animali, per istinto, si rotolano sulla centella per guarire le loro ferite.

Controindicazioni e avvertenze.
Può essere foto sensibilizzante, per cui non esporsi al sole dopo l’assunzione.
Attenzione in caso di ipersensibilità individuale.
Non assumere in gravidanza e allattamento e  bambini sotto i 6 anni.
L’uso prolungato può aumentare la glicemia e portare a cefalea.
Attenzione all’interazione con i farmaci come le benzodiazepine e gli antidepressivi. In questi e in tutti i casi in cui si intenda farne una terapia, consultare preventivamente il medico.



Scritto da Angela Ballarati
Metti “mi piace” sulla mia pagina facebook: benessere natural-mente
Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a scopo informativo, si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare, evitare in caso di ipersensibilità accertata verso uno dei componenti. I suggerimenti e le indicazioni descritte in quest'articolo non intendono in alcun modo sostituire le terapie consigliate dal proprio medico curante. L'autrice non è responsabile delle possibili conseguenze legate all'incompleta od erronea interpretazione del testo. Le foto e i testi sono riproducibili, non a scopo di lucro, altrove, solo citando la fonte: autore e link attivo del blog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché è aggiornato senza nessuna periodicità, pertanto , non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.
Salute e benessere secondo natura Fabbri - https://it.wikipedia.org/wiki/Centella_asiatica - https://it.wikipedia.org/wiki/Madecassoside- http://www.emorroidi-esterne.it/ - 200 piante del benessere Mia Leone -  https://www.my-personaltrainer.it/erboristeria/centella-asiatica.html -