mercoledì 24 gennaio 2018

Datteri: energetici, rimineralizzanti e digeribili

I datteri sono frutti  digeribili, energetici e rimineralizzanti..
Il frutto in cucina e il decotto utile per raffreddore e catarro.
Cosa contengono e come si scelgono.
La pianta.
Olio di dattero cos’è e quando è utile.


La palma da dattero viene coltivata da tempo immemorabile nelle regioni del Mediterraneo meridionale, in Medio Oriente e nella parte meridionale dell’America del Nord.
Le varietà più comuni sono  Medjool,  Deglet nour e  Halawy.
                                          
Cosa contengono i datteri: principi nutritivi

 100 g di datteri secchi sono costituiti da:
20g di acqua, 2 g di proteine, 0,5 g di grassi, 69 g di carboidrati, 9,2 g di fibre (circa il 25% della RDA Raccomanded Daily Allowance), 35 mg di sodio (3% RDA), potassio 650 mg (80% RDA), magnesio 50 mg (15% RDA), Calcio 65 mg (8% RDA), manganese 150 microgrammi (6% RDA), Ferro 2 mg (12% RDA), Rame 350 microgrammi (17% RDA), Zinco 340 microgrammi (2% RDA), fosforo 55 mg (6% RDA).

Il dattero è un frutto dolcissimo, infatti è composto per il 70% circa da zuccheri. L’associazione con la vitamina B2 ne facilita l’assorbimento.

Un altro componente di rilievo è costituito dal potassio che è un minerale importantissimo per l’organismo. Il potassio interviene nel controllo della pressione sanguigna, nell’equilibrio acido-base, nella regolazione del battito cardiaco, nella digestione, nella salute delle ossa e nella contrazione muscolare.

Buono il contenuto di magnesio, utile contro i crampi, in caso di stress, benefico per l’apparato gastro-intestinale, aiuta a fissare il calcio alle ossa e ai denti è utile in caso di stanchezza e rilassa il sistema nervoso.

Il dattero contiene quasi tutti gli aminoacidi essenziali, in modeste quantità.
Buono il contenuto in fibre, ideali per il nostro intestino, in ferro e sali minerali.

Il dattero contiene anche una discreta quantità di vitamine del gruppo B e caroteni.

Contiene mucillagini che esplicano attività emolliente.

L’apporto calorico varia: se secchi apportano più calorie, mediamente 260 kcal per 100 g, mentre leggermente inferiori sono le calorie dei datteri freschi, circa 150 kcal.

Come si utilizzano i datteri e quando possono essere utili

I datteri si consumano molto spesso, tal quale, come alimento e fin dall’antichità vengono utilizzati nella preparazione di dolci.

Questa è una ricetta di biscotti senza glutine, dove utilizzo la farina di riso, il burro ghi e il burro di cocco. Con la naturale dolcezza dei datteri è possibile diminuire sostanzialmente l’apporto di zucchero (http://benessere-natural-mente.blogspot.it/search?q=biscotti+datteri)  .

I datteri sono molto utili per anziani e bambini perché rappresentano un alimento molto digeribile, energetico e rimineralizzante.

Sostituiscono egregiamente dolci e merendine industriali, molto spesso con scarso valore nutritivo. Essendo dolci è preferibile consumarli  lontano dai pasti, a colazione o come merenda.

E’ possibile ottenere un decotto con 30g di frutti secchi in 500ml di acqua fredda. Si porta ad ebollizione, si lascia cuocere per 20 minuti e si filtra.
Il decotto è utile in caso di raffreddore e, per la sua azione emolliente, per facilitare l’espulsione del catarro. Aggiungendo fichi o uva passa, si aumenta l’efficacia.

Come  sceglierli

I datteri si trovano in commercio secchi, molli o teneri di colore tendente al nero e semi-molli, quindi meno teneri, di colore marrone.

I datteri secchi sono da preferire perchè gli altri tipi vengono spesso glassati con il glucosio, ciò li rende visivamente più accattivanti e dal sapore più dolce, ma ricchi di zuccheri che alterano il sapore naturale e non aggiungono principi nutritivi, ma solo calorie.

I datteri vengono essiccati, questo procedimento, diminuendo l’acqua presente, esalta la presenza di zuccheri rendendoli meglio conservabili. Alcune varietà come Berhi o Hiann sono adatti al consumo fresco, senza essiccazione.

Attenzione anche agli ingredienti, molto spesso per conservarli  viene aggiunto sorbato di potassio (E202), quindi meglio scegliere quelli naturali.

La pianta

Non è una pianta spontanea, può arrivare a 30 m e produce dei veri e propri mazzi di frutti.
Il suo nome scientifico è Phoenix dactylifera della famiglia delle Arecaceae ed è originaria della zona mediorientale del delta fra i fiumi Eufrate e Tigri.
La palma da datteri viene coltivata in Africa settentrionale (Tunisia), in California e Medio Oriente (Israele).
 La maggior parte dell’importazione, nel mercato italiano, è di origine tunisina.
La palma fruttifica dopo il terzo anno d’età, è longeva, esistono esemplari di 300 anni, e può produrre fino a cinquanta chili di datteri riuniti in grappoli da 200 o anche 1000 frutti ciascuno.
I datteri sono bacche con forma oblunga di colore marrone-brunastro, hanno un piccolo seme legnoso, appuntito e anch’esso oblungo al loro interno ed una sottile pellicina che li avvolge.
La maturazione dei frutti richiede oltre sei mesi di esposizione solare ad una temperatura compresa tra i 30 e i 40° C; per questo il dattero è molto zuccherino e straordinariamente energetico.
I datteri possono avere polpa dura o molle, quelli a pasta molle sono più carnosi e più apprezzati nei paesi europei e americani.


OLIO DI DATTERO

L’olio di dattero non è ottenuto dalla palma da dattero, come si potrebbe pensare, ma è l’olio di dattero del deserto, ottenuto cioè da un altro albero che cresce in Africa, soprattutto in Egitto e Burkina Faso.
L’albero è il Balanites Aegyptiaca che si adatta bene alla siccità, ai climi torridi e desertici. I suoi  frutti non sono dolci come il dattero che conosciamo, ma rappresentano comunque una fonte alimentare per la popolazione locale.
L’olio si ricava dai suoi semi, contenuti nelle bacche e il procedimento tradizionale di estrazione è lungo e complesso.
In Africa viene utilizzato anche in cucina, mentre quello che arriva in Europa non è alimentare e viene impiegato solo per fini cosmetici.

L’olio di dattero del deserto, per uso esterno, possiede proprietà:

-       antinfiammatorie e antimicotiche, virtù attribuitegli dal contenuto in saponine;

-      è ricco di antiossidanti che contrastano l’invecchiamento;

-      è un ristrutturante, apporta nutrienti in grado di riequilibrare;

-      è cicatrizzante e quindi aiuta la riparazione cutanea;

-      è ideale nell’idratare e restituire tono all’epidermide stressata da agenti esterni come vento e freddo;

-      possiede proprietà purificanti, quindi adatto sia a pelli secche che grasse.

Si utilizza come olio dopo la doccia su tutto il corpo, si può anche miscelare con altro olio, come quello di mandorle dolci.

Ideale sui capelli sfibrati, li nutre e li ammorbidisce; si utilizza sui capelli umidi, sulle punte (previene le doppie punte) o su tutta la lunghezza come impacco ristrutturante.

E’ presente in molte formulazioni cosmetiche come shampoo, creme per il corpo, maschere per capelli …

CONTROINDICAZIONI E AVVERTENZE. Il dattero è un  frutto, di norma, ben tollerato. Le restrizioni riguardano i diabetici e coloro che seguono una dieta ipocalorica, per il consumo chiedere parere al proprio medico.

Scritto da Angela Ballarati
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Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a scopo informativo, si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare, evitare in caso di ipersensibilità accertata verso uno dei componenti. I suggerimenti e le indicazioni descritte in quest'articolo non intendono in alcun modo sostituire le terapie consigliate dal proprio medico curante. L'autrice non è responsabile delle possibili conseguenze legate all'incompleta od erronea interpretazione del testo. Le foto e i testi sono riproducibili, non a scopo di lucro, altrove, solo citando la fonte: autore e link attivo del blog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché è aggiornato senza nessuna periodicità, pertanto , non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.

martedì 16 gennaio 2018

PLATANO ORIENTALE: in caso di acne, psoriasi e vitiligine.

Platanus Orientalis e pelle.
Del  platano si utilizzano, in fitoterapia, le gemme per ottenere il macerato glicerinato con azione sfiammante nella cura dei disturbi della pelle.

Il platano è un grande albero maestoso, con una ricca chioma e molto comune, che può raggiungere i 30 m di altezza.
Cresce spontaneo nelle zone del Mediterraneo orientale, nelle regioni del Medio Oriente e dell’America settentrionale.
Lo troviamo spesso nei parchi e nei viali, piantumati con lo scopo di ombreggiare.

Quando può essere utile e i rimedi più comuni

Le indicazioni sono prevalentemente quelle cutanee, quindi acne giovanile, vitiligine, dermatiti, calazio (infiammazione delle ghiandole sebacee di Meibomio lungo lo spessore delle palpebre inferiori e superiori dell’occhio) e blefarite (infiammazione delle palpebre).

In gemmoterapia si utilizza nelle affezioni dermatologiche.

Secondo la medicina tradizionale, per la sua azione antinfiammatoria, azione esplicata soprattutto a livello cutaneo, il macerato di gemme di platano è utile, come coadiuvante, nella cura dell’acne rosacea, della psoriasi e della vitiligine che sono patologie autoimmuni.

Per la cura dell’acne comune si assume il macerato glicerinato di Platanus orientalis (M.G.) e, per aumentare l’effetto, si possono associare il macerato di Ulmus campestris, se le pustole sono infettate si associa il M.G. di noce (Juglans regia M.G.).

Molti consigliano, per i macerati glicerinati, di iniziare l’assunzione con 5 gocce e aumentare di 5 gocce ogni giorno sino al raggiungimento della dose consigliata.

Alcune ricerche hanno concentrato gli studi anche su altre parti della pianta di Platanus Orientalis.

La corteccia di Platanus Orientalis, così come quella di Betulla pubescens, contiene acido betulinico che ha mostrato, in vitro, citotossicità per le cellule di neuroblastoma, melanoma e sarcoma di Ewing. In questo studio, su animali, ha mostrato effetto citotossico nei confronti dei cheratinociti umani, del melanoma di topo e cellule tumorali di carcinoma epiteliale cutaneo https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23775831.

I frutti di platanus orientalis sono stati utilizzati in uno studio sulle mosche di drosofila e fibroblasti umani (cellule che costituiscono il collagene e il tessuto connettivo, importanti per la guarigione delle ferite). I risultati evidenziano la potenziale attività anti-invecchiamento dei prodotti naturali derivati dai frutti di Platanus Orientalis (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28887920).

Le foglie di Platanus orientalis sono state utilizzate dalla medicina popolare per guarire le ferite e nei disturbi oftalmici. I derivati del fitolo delle foglie di platano mostrano attività antiulcera. I suoi effetti analgesici e antinfiammatori per i dolori al ginocchio erano noti anche ai persiani https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22771315.

Anche nell’antica Grecia, il decotto di foglie e corteccia, era impiegato, per uso esterno, nelle infiammazioni cutanee.

Come si utilizza

La forma erboristica più utilizzata è il macerato glicerinato.
Si acquista già preparato nelle erboristerie.

Cosa contengono le gemme

Le gemme del platano contengono sostanze che impediscono la crescita incontrollata delle cellule, rivelandosi utili, in particolare, nella cura dei disturbi della cute.
L’acido betulinico, insieme ad altri acidi presenti, è stato oggetto di ricerca per le sue proprietà antinfiammatorie.
Sperimentalmente riducono le gammaglobuline e le alfaglobuline.

COSA SONO I GEMMODERIVATI

I gemmoderivati, chiamati anche macerati glicerinati o glicerici, sono dei preparati erboristici a base di gemme, germogli o radichette dove i principi attivi vengono estratti mediante macerazione in una miscela costituita da alcol etilico alimentare e glicerina in rapporto di 1:20 poi si diluisce ulteriormente in una miscela di acqua, alcol e glicerina in rapporto di 1:10. Diluizione 1DH.
Queste soluzioni permettono l’estrazione dei principi attivi, anche quelli più fragili, senza alterarne l’efficacia.
Le gemme e i germogli della pianta, così come le giovani radichette, i semi o la linfa, costituiscono le parti in via di accrescimento. Sono tutte parti della pianta necessarie al suo sviluppo, particolarmente ricche di enzimi. 
Da un punto di vista energetico, la gemma  è in piccolo la pianta futura, ma con tutto il potenziale per lo sviluppo.
I gemmoderivati esercitano un’azione stimolante sugli organi emuntori, preposti al drenaggio per la disintossicazione dell’organismo.  Si utilizzano nelle malattie croniche, anche più di uno su indicazione del terapeuta, ma anche nelle acute.
I gemmoderivati non presentano, generalmente, tossicità e il medico terapeuta abbina, a volte, altri fitoterapici come le tinture madri a seconda del disturbo.

LA PIANTA

Il Platanus Orientalis L. appartiene alla famiglia delle Platanaceae.

In Italia è spontaneo in Sicilia, Umbria, Lazio, Molise, Calabria, Puglia, Campania, Abruzzo e Piemonte, fino a 600 metri s.l.m.
E’ una pianta longeva, arriva anche a 500 anni nonostante la crescita veloce, che prospera in terreni umidi e freschi, spesso lungo piccoli corsi d’acqua ed è resistente ai geli invernali e alla calura estiva.
Fa parte della stessa famiglia il Platanus Occidentalis, noto anche come platano americano o sicomoro in Nord America. Il Platanus occidentalis è originario dell’America settentrionale, introdotto in Europa nel 1600, mentre l’Orientalis è di origine europea. Il Platanus Hibrida, il più comune, è probabilmente un ibrido.
Molto utilizzato, come albero ornamentale, libera grandi quantità di polline, anche se possiede scarsa importanza allergenica. In molti luoghi, dove viene largamente utilizzato può avere una certa importanza ai fini allergenici.

Le Foglie sono simili al palmo della mano, palmato-lobate con 5 lobi appuntiti, con nervature evidenti di colore verde chiaro che in autunno assumono un bellissimo colore giallo-oro.

La corteccia, liscia da giovane e incisa negli alberi più vecchi, si sfalda assumendo un caratteristico colore grigio-verde  e diventando, negli esemplari più vecchi, rugosa.

I fiori, poco appariscenti, sono globuli piccoli e ispidi di colore verde chiaro che si aprono in aprile-maggio.

I frutti sono acheni (frutti secchi che contengono un solo seme) conici con un solo seme e un ciuffo di peli che facilita la disseminazione.

Le gemme si raccolgono in primavera, appena germogliano.

La riproduzione mediante semina richiede una gran quantità di semi per cui si preferisce la talea.

Controindicazioni e avvertenze : non utilizzare in caso di ipersensibilità verso uno o più dei componenti, in gravidanza, allattamento. In tutti i casi chiedere parere medico.


Scritto da Angela Ballarati
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Salute e benessere secondo natura Fabbri - https://it.wikipedia.org/wiki/Platanus_orientalis-https://www.macrolibrarsi.it/prodotti/__platanus-orientalis-gemme-floripotenziato-50ml.php- https://it.wikipedia.org/wiki/Acido_betulinico-