domenica 19 novembre 2017

Pepe proprietà terapeutiche e benefici

Pepe: proprietà e benefici del pepe in cucina.
Come utilizzarlo al meglio e come sceglierlo.
La pianta.
Il pepe nella medicina orientale.
Piper Cubeba: rimedio omeopatico.

Il pepe è, fra le spezie, il più utilizzato nella cucina di tutto il mondo.
Ma quali proprietà possiede e quali sono le controindicazioni?
Per cosa viene utilizzato nella medicina Ayurvedica e Cinese?
Quali sono i tipi di pepe più conosciuti?

Il genere Piper, famiglia delle Piperaceae, comprende 700 specie, quelle più importanti economicamente, sono il Piper Nigrum, il pepe vero e proprio, Piper Longum (pepe del Bengala), Piper officinarum (pepe lungo) e Piper cubeba, cioè il pepe cubebe.

COSA CONTIENE

Il pepe contiene un alcaloide, la piperina, oltre a oleoresine, oli essenziali , glicosidi e polisaccaridi. E’ ricco di potassio, calcio e fosforo.

QUALI SONO LE SUE PROPRIETA’

-      Stimola la digestione. Il suo contenuto in piperina, un alcaloide, stimola la secrezione dei succhi gastrici e della saliva, aiutando la digestione. Ma è sconsigliato in caso di ulcera, colite, emorroidi e gastrite perchè irrita le mucose. ll pepe nero facilita inoltre la depurazione dell’organismo, riduce il problema dell’aerofagia ed aiuta a rallentare l’invecchiamento delle cellule grazie all’azione antiossidante dei suoi componenti. 
-      Possiede proprietà diuretiche.
-      Sembra possedere proprietà antinfiammatorie. Uno ricerca di nuovi farmaci antinfiammatori con meno effetti collaterali ha studiato la piperina e isolato altri componenti. Lo studio conclude che l’attività analgesica e antinfiammatoria, analizzata in vitro, potrebbe servire come guida per la ricerca futura di una molecola più potente e più sicura (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28641526).
-      E’ considerato uno stimolante metabolico utile nel controllo del peso. Alcuni studi hanno evidenziato che aumenta il metabolismo muscolare a riposo e quindi propongono ulteriori approfondimenti per il trattamento dell’obesità e del diabete di tipo 2 (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27799519).                                                                              
-      Determina un grado maggiore di assorbimento dei nutrienti dei cibi; ad esempio, i nutrienti benefici della curcuma vengono assimilati in misura maggiore se si aggiunge un pizzico di pepe (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26201645). La curcumina (componente attivo della curcuma) è stata studiata come cardioprotettivo, ma presenta il problema di una scarsa biodisponibilità.  Combinata con la piperina, su modello animale, ha mostrato una cardioprotezione maggiore rispetto al gruppo trattato con sola curcumina (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28458425).
-      Sembra potenziare le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie della quercitina, un bioflavonoide. Insieme mostrano forti effetti neuroprotettivi contro la neurotossicità  da MTPT, sostanza neurotossica che causa sintomi simili a quelli del Parkinson negli animali (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28852397).
-      L’Aspergillus flavus è un agente patogeno del suolo che rappresenta un pericolo per l’uomo e gli animali poiché produce la micotossina cancerogena Aflatossina B1. L’identificazione di sostanze antiaflatossigenici che non presentino tossicità ha indirizzato uno studio sulla  piperina che si è dimostrata capace di inibire la crescita di Aspergillus flavus e ha modificato positivamente lo stato degli antiossidanti fungini  (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28830793). 
-      Il pepe è antisettico, espettorante, afrodisiaco.
-      Alcuni studi si sono concentrati sull’efficacia terapeutica della piperina per combattere le malattie neurodegenerative e la depressione. In questa ricerca, condotta dalla Divisione di farmacologia dell’Università di Utrecht, in Olanda, su modello animale, è stata somministrata piperina unitamente ad altre integrazioni come lo zinco, la curcumina, gli omega 3 ecc. e il risultato è stato molto incoraggiante e suggerisce che una dieta ricca di elementi, fra cui la piperina, può prevenire e/o impedire lo sviluppo dei disturbi neurodegenerativi e depressivi e dei deficit cognitivi concomitanti.
Gli studi condotti in vitro o su modello animale sono da ritenersi un punto iniziale per ulteriori ricerche, quindi da considerarsi indicativi.
Il pepe nero si utilizza anche per uso esterno: per massaggi rilassanti e per impacchi in caso di contusioni.
Nelle erboristerie è disponibile in estratto secco e in pomate per uso topico per lenire dolori articolari cronici.

OLIO ESSENZIALE DI PEPE NERO

L’olio essenziale di pepe nero si ottiene dalla distillazione delle bacche del pepe nero.
Possiede proprietà carminative (facilita l’espulsione dei gas), depurative, antimicrobiche, favorisce la digestione e aiuta in caso di dolori muscolari.
Si può aggiungere agli alimenti, non è piccante, o utilizzarlo per massaggi rilassanti, antidolorifici e per aiutare la circolazione, miscelato ad un olio vettore.
Si utilizza, in aromaterapia, nei diffusori per alleviare gli stati d’ansia.


TIPI DI PEPE

In commercio si trovano: il pepe bianco, il pepe nero, il pepe rosso e il pepe verde, il pepe rosa  non appartiene alla stessa famiglia botanica, il pepe grigio indica una miscela (pepe bianco e nero macinati) e il cubebe, bacche della pianta Piper Cubeba, è presente anche in omeopatia.
Il pepe nero è quello più conosciuto e utilizzato, viene raccolto a metà maturazione e, dopo una leggera bollitura,  si essicca al sole per circa 10 giorni. Il suo sapore è quello più intenso.
Il pepe bianco deriva dalla medesima pianta del pepe nero, Piper nigrum, ma le bacche vengono raccolte a maturazione raggiunta e si lasciano macerare in acqua perché si stacchi l’involucro esterno; successivamente si essiccano. I grani si presentano più piccoli di quelli del pepe nero ed anche il sapore è meno intenso, più delicato.
Il pepe verde, come il pepe nero, viene raccolto acerbo, si essicca, ma viene trattato con diossido di zolfo per mantenerne il colore verde. Le sue proprietà sono simili a quelle del pepe nero.
Il pepe rosso, infine, è ottenuto dai frutti maturi e le lavorazioni sono le stesse del pepe nero, ma la raccolta deve essere effettuata in un particolare momento in modo da conservarne il colore.


Come acquistarlo

Le diverse qualità di pepe si distinguono per aroma, colore e piccantezza, conferita, quest’ultima, dalla piperina.
L’acquisto migliore è in grani perché, macinato al momento dell’utilizzo, mantiene inalterate le sue proprietà e l’aroma.  Infatti, il pepe perde sapore e aroma per evaporazione e se esposto alla luce; quindi conservatelo in barattoli a chiusura ermetica, al riparo dalla luce, in luogo fresco e asciutto.
I grani si devono presentare integri, con colore e dimensioni uniformi, se li schiacciate fra le dita non si devono rompere. E’ chiaro che in polvere queste caratteristiche sono difficili da verificare.

La pianta

L’albero del pepe è originario dell’Asia e viene oggi coltivato in tutti i paesi tropicali.
E’ una pianta rampicante, può raggiungere i 6 metri, che produce dei fili pendenti coperti di frutti, bacche che acerbe sono verdi, e mature assumono una colorazione bruno-nerastra.
Il suo uso si perde nella notte dei tempi, probabilmente le prime coltivazioni sono indiane, mentre Alessandro Magno contribuì a far conoscere il pepe in Occidente.
Era considerato “oro nero” e come tale utilizzato come moneta, come condimento ma anche come medicina.

Il pepe nella medicina orientale


Nella Medicina Ayurvedica il pepe, lo zenzero e la mirica (spezia locale) rappresentano la triade delle spezie di maggior pregio. Viene consigliato per i raffreddori cronici, come espettorante, per la digestione difficile, la stitichezza causata da succhi gastrici insufficienti e in caso di obesità.
Per la Medicina Cinese è indicato in caso di intossicazione alimentare, mal di pancia da infreddatura, diarrea (insieme allo zenzero) e stomaco in disordine.

Pepe e cucina

Il pepe è una delle spezie più utilizzate in cucina, in tutto il mondo si usa per aromatizzare numerose preparazioni culinarie: spaghetti cacio e pepe e, in generale, si sposa con le carni, il pesce e anche le verdure .
Nei salumi viene impiegato per insaporirli ma anche per conservarli. Anche alcuni dolci sono conditi con un pizzico di pepe, come il panpepato, dolce tradizionale che si prepara con mandorle, uvetta, noci, pinoli, miele, zucchero, qualche cucchiaio di farina e una miscela di spezie che comprende il coriandolo, la cannella, la noce moscata, i chiodi di garofano, etc. Si tratta di un dolce ricco di proteine vegetali e di sali minerali che lo rendono un alimento energetico e remineralizzante.

Il pepe in omeopatia: Piper Cubeba


Piper Cubeba è un rimedio omeopatico indicato per i soggetti agitati (tutto pepe!), ansiosi, che trasaliscono facilmente; hanno una libido importante e sono spesso assetati.
In genere il rimedio viene somministrato per le infiammazioni con bruciore delle mucose, soprattutto dell’apparato urinario (minzione frequente e abbondante) come le cistiti, ma anche le prostatiti.
 I sintomi migliorano alzandosi e camminando.
Ripeto spesso che il rimedio omeopatico viene prescritto dal medico omeopata in seguito ad una attenta valutazione di tutti i sintomi, quelli fisici e quelli mentali.

Pepe controindicazioni ed effetti nocivi


Il pepe è sconsigliato in caso di patologie dello stomaco e dell’intestino, perché i minuscoli granelli del pepe macinato, non solubili (diversamente dal peperoncino), non sono assimilati e, attraversando l’apparato digerente, possono produrre irritazione. E’ sconsigliato anche ai bambini e agli anziani. In generale è meglio non esagerare nelle dosi e nell’uso continuativo, come terapia occorre consultare il medico anche per le eventuali interazioni farmacologiche. E’ sconsigliato in caso di ulcera, colite, emorroidi e gastrite perchè irrita le mucose.

Scritto da Angela Ballarati
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