Pepe: proprietà e benefici del pepe in cucina.
Come utilizzarlo al meglio e come sceglierlo.
La pianta.
Il pepe nella medicina orientale.
Piper Cubeba: rimedio
omeopatico.
Il pepe è, fra le spezie, il più utilizzato nella cucina di tutto il mondo.
Ma
quali proprietà possiede e quali sono le controindicazioni?
Per
cosa viene utilizzato nella medicina Ayurvedica e Cinese?
Quali
sono i tipi di pepe più conosciuti?
Il genere Piper, famiglia delle Piperaceae, comprende 700
specie, quelle più importanti economicamente, sono il Piper Nigrum, il pepe
vero e proprio, Piper Longum (pepe del Bengala), Piper officinarum (pepe lungo)
e Piper cubeba, cioè il pepe cubebe.
COSA CONTIENE
Il pepe contiene un alcaloide, la piperina, oltre a oleoresine, oli essenziali , glicosidi e polisaccaridi.
E’ ricco di potassio, calcio e fosforo.
QUALI SONO LE SUE PROPRIETA’
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Stimola la digestione. Il
suo contenuto in piperina, un alcaloide, stimola la secrezione dei succhi
gastrici e della saliva, aiutando la digestione. Ma è sconsigliato in caso di
ulcera, colite, emorroidi e gastrite perchè irrita le mucose. ll pepe nero facilita inoltre la depurazione dell’organismo,
riduce il problema dell’aerofagia ed
aiuta a rallentare l’invecchiamento
delle cellule grazie all’azione antiossidante dei
suoi componenti.
-
Possiede proprietà diuretiche.
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Sembra possedere proprietà antinfiammatorie. Uno ricerca di
nuovi farmaci antinfiammatori con meno effetti collaterali ha studiato la
piperina e isolato altri componenti. Lo studio conclude che l’attività analgesica e antinfiammatoria,
analizzata in vitro, potrebbe servire come guida per la ricerca futura di una
molecola più potente e più sicura (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28641526).
-
E’ considerato uno stimolante
metabolico utile nel controllo del peso. Alcuni studi hanno evidenziato
che aumenta il metabolismo muscolare a riposo e quindi propongono ulteriori
approfondimenti per il trattamento dell’obesità e del diabete di tipo 2 (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27799519).
-
Determina un grado maggiore di assorbimento dei nutrienti dei cibi; ad esempio, i
nutrienti benefici della curcuma vengono assimilati in misura maggiore se si
aggiunge un pizzico di pepe (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26201645). La
curcumina (componente attivo della curcuma) è stata studiata come
cardioprotettivo, ma presenta il problema di una scarsa biodisponibilità. Combinata con la piperina, su modello
animale, ha mostrato una cardioprotezione maggiore rispetto al gruppo trattato
con sola curcumina (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28458425).
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Sembra potenziare le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie
della quercitina, un bioflavonoide. Insieme mostrano forti effetti neuroprotettivi contro
la neurotossicità da MTPT, sostanza
neurotossica che causa sintomi simili a quelli del Parkinson negli animali (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28852397).
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L’Aspergillus flavus è un agente patogeno del suolo che
rappresenta un pericolo per l’uomo e gli animali poiché produce la micotossina
cancerogena Aflatossina B1. L’identificazione di sostanze antiaflatossigenici
che non presentino tossicità ha indirizzato uno studio sulla piperina che si è dimostrata capace di inibire
la crescita di Aspergillus flavus e ha modificato positivamente lo stato degli
antiossidanti fungini (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28830793).
-
Il pepe è
antisettico, espettorante, afrodisiaco.
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Alcuni
studi si sono concentrati sull’efficacia terapeutica della piperina per
combattere le malattie
neurodegenerative e la depressione. In questa ricerca, condotta
dalla Divisione di farmacologia dell’Università di Utrecht, in Olanda, su
modello animale, è stata somministrata piperina unitamente ad altre
integrazioni come lo zinco, la curcumina, gli omega 3 ecc. e il risultato è
stato molto incoraggiante e suggerisce che una dieta ricca di elementi, fra cui
la piperina, può prevenire e/o impedire lo sviluppo dei disturbi
neurodegenerativi e depressivi e dei deficit cognitivi concomitanti.
Gli studi condotti in vitro o
su modello animale sono da ritenersi un punto iniziale per ulteriori ricerche,
quindi da considerarsi indicativi.
Il pepe nero si utilizza anche
per uso esterno: per massaggi
rilassanti e per impacchi in caso di contusioni.
Nelle erboristerie è
disponibile in estratto secco e in pomate per uso topico per lenire dolori
articolari cronici.
OLIO ESSENZIALE DI PEPE NERO
L’olio essenziale di pepe nero
si ottiene dalla distillazione delle bacche del pepe nero.
Possiede proprietà carminative
(facilita l’espulsione dei gas), depurative, antimicrobiche, favorisce la
digestione e aiuta in caso di dolori muscolari.
Si può aggiungere agli
alimenti, non è piccante, o utilizzarlo per massaggi rilassanti, antidolorifici
e per aiutare la circolazione, miscelato ad un olio vettore.
Si utilizza, in aromaterapia,
nei diffusori per alleviare gli stati d’ansia.
TIPI DI PEPE
In commercio si trovano: il pepe bianco, il pepe nero, il pepe
rosso e il pepe verde, il pepe rosa non appartiene alla stessa famiglia botanica,
il pepe grigio indica una miscela
(pepe bianco e nero macinati) e il cubebe,
bacche della pianta Piper Cubeba, è presente anche in omeopatia.
Il pepe nero è
quello più conosciuto e utilizzato, viene raccolto a metà maturazione e, dopo
una leggera bollitura, si essicca al
sole per circa 10 giorni. Il suo sapore è quello più intenso.
Il pepe bianco
deriva
dalla medesima pianta del pepe nero, Piper
nigrum, ma le bacche vengono raccolte a maturazione raggiunta e si lasciano
macerare in acqua perché si stacchi l’involucro esterno; successivamente si
essiccano. I grani si presentano più piccoli di quelli del pepe nero ed anche
il sapore è meno intenso, più delicato.
Il
pepe verde,
come il pepe nero, viene raccolto acerbo, si essicca, ma viene trattato con
diossido di zolfo per mantenerne il colore verde. Le sue proprietà sono simili
a quelle del pepe nero.
Il
pepe rosso,
infine, è ottenuto dai frutti maturi e le lavorazioni sono le stesse del pepe
nero, ma la raccolta deve essere effettuata in un particolare momento in modo
da conservarne il colore.
Come acquistarlo
Le diverse qualità di pepe si distinguono per aroma, colore e
piccantezza, conferita, quest’ultima, dalla piperina.
L’acquisto
migliore è in grani perché, macinato al momento dell’utilizzo, mantiene inalterate
le sue proprietà e l’aroma. Infatti, il
pepe perde sapore e aroma per evaporazione e se esposto alla luce; quindi
conservatelo in barattoli a chiusura ermetica, al riparo dalla luce, in luogo
fresco e asciutto.
I grani si devono presentare integri, con colore e dimensioni
uniformi, se li schiacciate fra le dita non si devono rompere. E’ chiaro che in
polvere queste caratteristiche sono difficili da verificare.
La pianta
L’albero del pepe è originario dell’Asia e
viene oggi coltivato in tutti i paesi tropicali.
E’ una pianta rampicante, può raggiungere i 6 metri, che produce
dei fili pendenti coperti di frutti, bacche che acerbe sono verdi, e mature
assumono una colorazione bruno-nerastra.
Il suo uso si perde nella notte dei tempi, probabilmente le
prime coltivazioni sono indiane, mentre Alessandro Magno contribuì a far
conoscere il pepe in Occidente.
Era considerato “oro nero” e come tale utilizzato come moneta,
come condimento ma anche come medicina.
Il pepe nella medicina orientale
Nella Medicina Ayurvedica il
pepe, lo zenzero e la mirica (spezia locale) rappresentano la triade delle
spezie di maggior pregio. Viene consigliato per i raffreddori cronici, come
espettorante, per la digestione difficile, la stitichezza causata da succhi
gastrici insufficienti e in caso di obesità.
Per la Medicina Cinese è
indicato in caso di intossicazione alimentare, mal di pancia da infreddatura,
diarrea (insieme allo zenzero) e stomaco in disordine.
Pepe e cucina
Il pepe è una delle spezie più utilizzate in cucina, in tutto il
mondo si usa per aromatizzare numerose preparazioni culinarie: spaghetti cacio
e pepe e, in generale, si sposa con le carni,
il pesce e anche le verdure .
Nei salumi viene impiegato per insaporirli ma anche per
conservarli. Anche alcuni dolci sono conditi con un pizzico di pepe, come
il panpepato, dolce tradizionale che si
prepara con mandorle, uvetta, noci, pinoli, miele, zucchero, qualche cucchiaio
di farina e una miscela di spezie che comprende il coriandolo, la cannella, la
noce moscata, i chiodi di garofano, etc. Si tratta di un dolce ricco di
proteine vegetali e di sali minerali che lo rendono un alimento energetico e
remineralizzante.
Il pepe in omeopatia: Piper Cubeba
Piper Cubeba è un rimedio omeopatico indicato per i soggetti
agitati (tutto pepe!), ansiosi, che trasaliscono facilmente; hanno una libido
importante e sono spesso assetati.
In genere il rimedio viene somministrato per le infiammazioni
con bruciore delle mucose, soprattutto dell’apparato urinario (minzione
frequente e abbondante) come le cistiti, ma anche le prostatiti.
I sintomi migliorano
alzandosi e camminando.
Ripeto spesso che il rimedio omeopatico viene prescritto dal
medico omeopata in seguito ad una attenta valutazione di tutti i sintomi,
quelli fisici e quelli mentali.
Pepe
controindicazioni ed effetti nocivi
Il pepe è sconsigliato in
caso di patologie dello stomaco e dell’intestino, perché i minuscoli granelli
del pepe macinato, non solubili (diversamente dal peperoncino), non sono assimilati
e, attraversando l’apparato digerente, possono produrre irritazione. E’ sconsigliato
anche ai bambini e agli anziani. In generale è meglio non esagerare nelle dosi
e nell’uso continuativo, come terapia occorre consultare il medico anche per le
eventuali interazioni farmacologiche. E’ sconsigliato in caso di ulcera,
colite, emorroidi e gastrite perchè irrita le mucose.
Scritto da Angela Ballarati
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