lunedì 22 settembre 2014

OLIO ESSENZIALE DI SANDALO, rilassante, ideale per smagliature, pelle secca e disidratata

Olio essenziale di legno di sandalo: proprietà e uso


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In caso di pelle secca e screpolata, per la bronchite, il catarro, la tosse secca  e il mal di gola, l’aromaterapia ci aiuta con l’olio di sandalo.
Risveglia l’energia sessuale: è afrodisiaco e diffuso nell’ambiente lo riscalda con un tocco orientaleggiante.
Lo stress e la tensione nervosa evaporano con un bagno rilassante al sandalo!

Olio essenziale di legno di sandalo: proprietà terapeutiche, uso interno, rimedi naturali e applicazioni per la salute

Il sandalo è originario dell’Asia tropicale ed è diffuso, soprattutto, in India, Sri Lanka, Malesia, Indonesia e Taiwan. Per estrarre l’olio di legno di sandalo è necessario utilizzare piante di almeno 30 anni.
L’olio essenziale che si ottiene dalle radici e dal legno polverizzati ed essiccati, viene prodotto in Asia, in Europa e negli Stati Uniti anche se, il maggior produttore è l’India, dove si produce anche quello della migliore qualità (regione di Mysore). L’olio essenziale di sandalo è viscoso, di colore giallognolo ed ha un profumo dolce, intenso e persistente (nota di base); in commercio se ne trovano di tutti i prezzi ma occorre tenere presente che un buon olio di sandalo non è economico, si aggira intorno ai 25 euro.

Olio essenziale di sandalo: cosa contiene e come si utilizza

Il principale ingrediente del legno di sandalo è il santalolo. Costituisce il 90% degli oli presenti e gli attribuisce le principali proprietà: è battericida, sedativo, antidepressivo e afrodisiaco.
In caso di pelle irritata e sensibile, il sandalo è uno degli oli più delicati per la pelle perché non irrita. Miscelare 30 gocce di olio essenziale di sandalo in 50 ml di olio di mandorle dolci o d’avocado e massaggiare sulle zone da trattare. Il santalolo ha un’azione riequilibrante e cicatrizzante per cui, l’olio di sandalo è indicato anche in caso di acne o scottature solari anche in aggiunta al gel di aloe vera o una buona crema alla calendula. Per gli effetti lenitivi e cicatrizzanti dei composti, in sinergia, potete utilizzarla anche come dopo-barba o dopo la depilazione.

Per pelli secche e disidratate: miscelare 10 gocce di olio di sandalo in 50 ml di crema mescolando bene. Usatela con le stesse modalità con cui usereste la vostra crema, mattino e sera.

Utile anche per le antiestetiche smagliature e l’applicazione, con un lieve massaggio, può essere effettuata con olio di jojoba (30 ml)  a cui si aggiungono 15 gocce di olio essenziale.

Molti oli essenziali hanno un’azione rilassante, il sandalo rientra fra questi: 10 gocce di olio essenziale nell’acqua del bagno donano una piacevole sensazione di relax. Rimanete immersi per almeno 15 minuti.

In caso di perdite vaginali o cistite, si possono fare dei semicupi (immersione della parte in una bacinella di acqua tiepida a cui aggiungere 15 gocce di olio essenziale). Occorre rimanere immersi per almeno 15 minuti una o due volte al giorno, fino a miglioramento.

In caso di bronchite, il santalolo svolge un’azione balsamica e lenitiva. Mettere 20 gocce di olio essenziale in olio di mandorle dolci e massaggiarlo sul petto o, in alternativa, inalare i vapori dopo aver aggiunto 2 gocce di olio di sandalo ad una pentola di acqua calda.

 E’ possibile, come per altri oli antisettici, fare dei gargarismi con 2 gocce d’olio essenziale in un bicchiere d’acqua, quando avete il mal di gola.

In aromaterapia è considerato uno degli oli essenziali dalle proprietà afrodisiache: risveglia l’energia sessuale.

A livello psichico, l’olio essenziale di sandalo calma e rilassa, smorzando le tensioni.  E’ indicato per persone razionali che esercitano un ferreo controllo e si stressano. Qualche goccia nel diffusore crea un’atmosfera rilassante, calda e orientaleggiante.
Volendo miscelarlo con altri oli essenziali, la scelta può cadere sulla rosa, lavanda, gelsomino o bergamotto ma è individuale, sperimentate.

Pianta del sandalo e curiosita’


Santalum album, della famiglia delle Santalaceae, è un piccolo albero sempreverde che può raggiungere l’altezza di 9 metri, è un albero molto bello, con piccoli fiori e frutti carnosi e può vivere fino a 100 anni! Mi ha colpito il fatto che sia una pianta parassita: le sue radici si nutrono della linfa delle radici, delle piante circostanti. Il suo legno, per via degli oli contenuti è molto profumato. Pensate che 20 anni fa ho acquistato a Bali (Indonesia) una piccola scultura in legno di sandalo, che ha mantenuto il profumo per lunghissimo tempo. Ancora oggi, qualche volta la odoro per rivivere e ricordare un viaggio in una terra meravigliosa che non conserva più la spontaneità di un tempo… io sento ancora quel profumo!

Nella medicina ayurvedica la polvere del legno veniva usata per curare la gonorrea, malattia trasmissibile sessualmente, come astringente e diuretico. L’uso della pianta vanta 4000 anni di utilizzo come rimedio in medicina cinese e ayurvedica: incenso, cosmetico, profumo e materiale per l’imbalsamazione; era utilizzato per la fabbricazione di mobili e decorazione dei templi, sia per il profumo ma anche perchè non veniva intaccato dagli insetti.  Gli indiani credevano che il suo profumo allontanasse gli spiriti maligni.
L’industria lo utilizza nei prodotti per l’igiene e la pulizia, nei cosmetici e nei profumi; si producono oggetti intagliati e gli incensi che, bruciati in casa, purificano l’aria scaldando l’atmosfera.

Olio essenziale di sandalo: precauzioni e possibili controindicazioni

Anche se non è un olio irritante, non usare in gravidanza, allattamento, su bambini piccoli e in caso di ipersensibilità. Effettuare il test su una piccola parte di cute (interno del gomito) vi ripara da spiacevoli eruzioni.

Scritto da Angela Ballarati
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