venerdì 20 luglio 2018

Centella asiatica: proprietà, studi ed utilizzo


La Centella asiatica (Gotu Kola) esplica la sua azione terapeutica sulla circolazione sanguigna

È flebotonica, migliora la circolazione venosa,  è utile in caso di varici, emorroidi,  fragilità capillare, ma anche cellulite

Stimola la sintesi di collagene ed è efficace in caso di smagliature e rughe

E’ cicatrizzante e riepitelizzante, ed è ritenuta utile negli arrossamenti e desquamazioni della psoriasi



La centella asiatica, chiamata anche “tigre del prato”,  è una pianta originaria dell’Asia, delle regioni meridionali, che cresce anche in Australia e Africa ed è diffusa in Cina, Indonesia, India, Africa meridionale e Madagascar.



La pianta

La centella  è una pianta erbacea che arriva all’altezza di 15 cm.
Il suo nome scientifico è Hidrocotyle asiatica,  della famiglia delle Apiaceaee o Ombrellifere. 
In Europa cresce una pianta molto simile, Hidrocotyle vulgaris, che non viene utilizzata in fitoterapia per lo scarso contenuto in principi attivi, rispetto alla centella.
La centella possiede un fusto strisciante, o rampicante, e cresce in luoghi umidi,  paludosi o vicino a corsi d’acqua
Le foglie, grigio-verdi,  sono reniformi, a forma di reni, e i fiori, violacei con sfumature rossastre, a forma di coppa .
Si utilizzano le foglie e la pianta intera  che viene raccolta fra gennaio e maggio.

Cosa contiene

La Centella asiatica contiene: olio essenziale, fitosteroli, tannini, resine, flavonoidi, sali minerali, zuccheri, polifenoli,  triterpeni (sostanze organiche, asiaticoside, madecassicoside) e loro glucosidi chiamati  centelloidi.

Fra questi si distingue l’asiaticoside, il centelloside e il madecassoside.

Il madecassoside è un triterpene con attività antinfiammatoria.

L’asiaticoside esplica la sua azione sulla cicatrizzazione velocizzando la riparazione dei tessuti danneggiati. Per questa sua peculiarità è presente in molte formulazioni cosmetiche con proprietà riepitelizzanti, ad esempio nelle creme antiacne, antirughe, rassodanti,  per le smagliature ed in genere per  problemi ed inestetismi cutanei.
Stimola la produzione di collagene, combatte la perdita di elasticità e la formazione delle rughe.

Gli studi sull’asiaticoside sono numerosi e, molti, svolti in Cina ed India, paesi che tradizionalmente la utilizzano.

In questo (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22972613)  svolto dal Dipartimento di Biochimica dell’Università di Chongqing (Cina), su modello animale, si evidenziano le proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antipiretiche dell’asiaticoside.
In quest’altro, svolto dal Dipartimento di Farmacologia di  Lucknow, in India, è stato studiato il ruolo dell’asiaticoside sui livelli di antiossidanti presenti nella ferita (su modelli animali).  Il risultato ottenuto è stato un miglioramento iniziale dei livelli di antiossidanti (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10189951).

Uno studio completo pubblicato sul “Experimental and therapeutic medicine” ha valutato l’applicazione dell’asiaticoside e  del madecassoside sulle ferite. Lo studio ha rilevato che possiedono proprietà curative sulle ferite, sono in grado di stimolare la sintesi del collagene, riducono lo stress ossidativo della ferita e inducono vasodilatazione. E’ stato anche indicato che possiedono effetti positivi sulla proliferazione e sulla crescita cellulare nei modelli animali, ripristinando la funzionalità del tessuto. In conclusione, lo studio sottolinea che asiaticoside e madecassoside possiedono potenziali benefici, anche in casi come il diabete, invitando ad ulteriori studi di approfondimento (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4997909/) (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15533060).

Come molti altri principi attivi presenti nelle piante, anche l’asiaticoside è stato oggetto di studi come antitumorale e/o preventivo. La chemioprevenzione del cancro è considerata una delle aree più promettenti nella ricerca e, nel caso dell’asiaticoside, con una relativa mancanza di tossicità. E’ stato valutato in vitro e in vivo (carcinoma indotto nel ratto indotto). Lo studio dimostra che l’asiaticoside è efficace in vitro e in vivo nell’indurre l’apoptosi (morte cellulare programmata) e nel potenziare l’attività antitumorale (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24667059).



Quando è utile

La centella asiatica (Gotu Kola) esplica la sua azione terapeutica soprattutto per quello che riguarda la circolazione sanguigna. È flebotonica, migliora la circolazione venosa, quindi utile in caso di varici, emorroidi,  fragilità capillare, ma anche cellulite. Stimola la sintesi di collagene ed è efficace in caso di smagliature e rughe. E’ cicatrizzante e riepitelizzante, ed è ritenuta utile negli arrossamenti e desquamazioni della psoriasi.

-      Estratti di centella sono utilizzati, per le sue proprietà cicatrizzanti e riepitelizzanti, nei casi di psoriasi allevia il dolore e gli arrossamenti della desquamazione.  La centella stimola i fibroblasti  e la produzione di collagene. I fibroblasti cono cellule che compongono la matrice extracellulare e il collagene nei tessuti animali e sono importanti per la guarigione delle ferite. Si utilizza l’estratto secco, la crema e le applicazioni con pezzuole imbevute di tisana.

-      Per migliorare la circolazione venosa nelle gambe ed eliminare il gonfiore, in caso di varici e fragilità capillare, l’azione flebo tonica della centella  migliora la circolazione nei casi di insufficienza venosa, quindi riduce il dolore alle vene e i crampi notturni. Si assume l’estratto secco, la tisana e, per uso esterno, la crema.


-      In caso di cellulite migliora la circolazione e attenua l’inestetismo.  La cellulite è spesso il risultato di una deficienza circolatoria. Anche in questo caso si può assumere l’estratto secco, ma le preparazioni più utilizzate sono le creme di cui esiste un’ampia gamma in commercio di cui è bene valutare l’apporto presente.

-      Per la sua proprietà di stimolare i fibrolasti, nella sintesi del collagene, risulta di aiuto per smagliature e rughe.


-      In caso di emorroidi. Le emorroidi, dilatazioni delle pareti venose del retto,  molto spesso sono il risultato di debolezza congenita delle pareti vasali in generale. La centella aiuta con la sua azione flebotonica.

-      Alla centella sono attribuite proprietà antidiabetiche, anche se occorre considerare che gli studi devono essere approfonditi con trial clinici, alcune ricerche, come questa https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29926663  hanno indagato gli effetti della centella, nei ratti, con nefropatia diabetica precoce (DN)  e i risultati si sono dimostrati promettenti: la Centella asiatica svolge un ruolo importante nella prevenzione e nella cura DN.

-      Alcuni studi indicano la centella asiatica come neuroprotettivo. In questo (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29895494) è stata indagato l’effetto neuro protettivo, di un estratto standardizzato  di Centella, nei ratti con Parkinson indotto. La conclusione tratta rivela effetti sulla morte neuronale e come protezione dai deficit motori.

-      Nella Medicina Ayurvedica le piante tradizionalmente utilizzate per rallentare l’invecchiamento cerebrale, migliorare la memoria, prevenire e trattare la demenza includono Gotu Kola (Centella Asiatica), Curcuma, Bacopa monnieri, Withania somnifera, Convolvulus, e una formulazione contenente il burro ghi. Lo scopo di questa recensione https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29861767  è di promuovere gli studi scientifici sulla medicina ayurvedica dato che negli ultimi anni, ricerche farmacologiche e tossicologiche sugli effetti terapeutici delle  piante medicinali utilizzate in Ayurveda sono  state pubblicate e hanno ricevuto l’attenzione degli scienziati.

-      Uno studio clinico randomizzato, tutto italiano (Chiaretti M., Fegatelli DA, Ceccarelli G., Carru GA, Pappalardo G., Chiaretti Al.),  si è proposto di valutare comparativamente l’efficacia dell’impiego di Flavonoidi (Fs) e di estratti di Centella asiatica (Ca) studiando il tempo di scomparsa del sanguinamento, dolore, sensazione di peso e tenesmi, in pazienti affetti da ragade anale cronica. Nei pazienti che hanno ricevuto, oltre al protocollo, la supplementazione con Fs e Ca, si è osservato una efficace azione sul dolore (scomparsa in tempi più brevi) ed un rapido recupero della qualità della vita. I Fs sono risultati più efficaci nel trattamento del sanguinamento (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29844250).

-      Infine, un interessante studio ha evidenziato proprietà ansiolitiche della Centella asiatica (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29849706I)

Sono necessari studi clinici più approfonditi per poter approvare tutte le applicazioni terapeutiche della Centella asiatica, ma, quelli finora svolti, sono incoraggianti .



Come utilizzare la centella asiatica

La centella è usufruibile sotto forma di tisana, estratto secco, tintura madre e pomate.

La tisana si ottiene versando mezzo cucchiaino da tè di centella in 150ml (una tazza) di acqua bollente. Coprire e lasciare in infusione per 10 minuti, filtrare. La droga essiccata si acquista in erboristeria.

L’estratto secco titolato si acquista preparato in erboristeria o in farmacia. In genere sono capsule. La titolazione degli estratti misura la presenza di principi attivi nell’estratto.

La tintura madre è ottenuta dalla macerazione delle foglie in una miscela di acqua e alcol alimentare. Si filtra e si utilizza. Si acquista già pronta nelle erboristerie e farmacie specializzate.

Le pomate a base di centella si trovano già preparate in commercio, è utile che sia indicata la percentuale contenuta.

Un po’ di storia e tradizione

Il suo nome si deve alla sua capacità di “centellinare” l’acqua cioè di risucchiarla dal terreno goccia a goccia.
Gli orientali la consideravano l’erba della longevità perché osservavano gli elefanti, noti per la loro lunga aspettativa di vita, che se ne cibavano in abbondanza.
Un proverbio di Ceylon riporta: - Mangia due foglie di centella al giorno e camperai per sempre-.
Una leggenda cinese narra che un erborista, il quale beveva regolarmente tisana di centella, visse 256 anni, sopravvivendo a ben 23 mogli.
Dopo la seconda guerra mondiale ebbe un discreto successo un prodotto, lanciato sul mercato occidentale, a base di centella. Oggi non  più in commercio.
Nella medicina ayurvedica si utilizzava come sostituta della radice di ginseng.
Gli indiani la chiamano “erba delle tigri” perché questi animali, per istinto, si rotolano sulla centella per guarire le loro ferite.

Controindicazioni e avvertenze.
Può essere foto sensibilizzante, per cui non esporsi al sole dopo l’assunzione.
Attenzione in caso di ipersensibilità individuale.
Non assumere in gravidanza e allattamento e  bambini sotto i 6 anni.
L’uso prolungato può aumentare la glicemia e portare a cefalea.
Attenzione all’interazione con i farmaci come le benzodiazepine e gli antidepressivi. In questi e in tutti i casi in cui si intenda farne una terapia, consultare preventivamente il medico.



Scritto da Angela Ballarati
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Salute e benessere secondo natura Fabbri - https://it.wikipedia.org/wiki/Centella_asiatica - https://it.wikipedia.org/wiki/Madecassoside- http://www.emorroidi-esterne.it/ - 200 piante del benessere Mia Leone -  https://www.my-personaltrainer.it/erboristeria/centella-asiatica.html -

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