La Centella asiatica (Gotu
Kola) esplica la sua azione terapeutica sulla circolazione sanguigna
È flebotonica, migliora la circolazione
venosa, è utile in caso di varici,
emorroidi, fragilità capillare, ma anche
cellulite
Stimola la sintesi di collagene ed è
efficace in caso di smagliature e rughe
E’ cicatrizzante e riepitelizzante, ed è
ritenuta utile negli arrossamenti e desquamazioni della psoriasi
La centella asiatica, chiamata anche “tigre del prato”, è una pianta originaria dell’Asia, delle
regioni meridionali, che cresce anche in Australia e Africa ed è diffusa in
Cina, Indonesia, India, Africa meridionale e Madagascar.
La pianta
La centella è una
pianta erbacea che arriva all’altezza di 15 cm.
Il suo nome scientifico è Hidrocotyle asiatica, della
famiglia delle Apiaceaee o Ombrellifere.
In Europa cresce una pianta molto simile, Hidrocotyle vulgaris, che non viene
utilizzata in fitoterapia per lo scarso contenuto in principi attivi, rispetto
alla centella.
La centella possiede un fusto strisciante, o rampicante, e
cresce in luoghi umidi, paludosi o
vicino a corsi d’acqua
Le foglie, grigio-verdi, sono reniformi, a forma di reni, e i fiori,
violacei con sfumature rossastre, a forma di coppa .
Si utilizzano le foglie e la pianta intera che viene raccolta fra gennaio e maggio.
Cosa contiene
La Centella asiatica contiene: olio essenziale,
fitosteroli, tannini, resine, flavonoidi, sali minerali, zuccheri, polifenoli, triterpeni (sostanze organiche, asiaticoside,
madecassicoside) e loro glucosidi chiamati
centelloidi.
Fra questi si distingue l’asiaticoside, il centelloside e il madecassoside.
Il madecassoside
è un triterpene con attività antinfiammatoria.
L’asiaticoside
esplica la sua azione sulla cicatrizzazione velocizzando la riparazione dei
tessuti danneggiati. Per questa sua peculiarità è presente in molte
formulazioni cosmetiche con proprietà riepitelizzanti, ad esempio nelle creme antiacne, antirughe, rassodanti, per le smagliature ed in genere per problemi ed inestetismi cutanei.
Stimola la
produzione di collagene, combatte la perdita di elasticità e la formazione
delle rughe.
Gli studi sull’asiaticoside sono
numerosi e, molti, svolti in Cina ed India, paesi che tradizionalmente la
utilizzano.
In questo (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22972613) svolto dal Dipartimento di Biochimica
dell’Università di Chongqing (Cina), su modello animale, si evidenziano le
proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antipiretiche
dell’asiaticoside.
In quest’altro, svolto dal
Dipartimento di Farmacologia di Lucknow,
in India, è stato studiato il ruolo dell’asiaticoside sui
livelli di antiossidanti presenti
nella ferita (su modelli animali). Il
risultato ottenuto è stato un miglioramento iniziale dei livelli di
antiossidanti (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10189951).
Uno studio completo
pubblicato sul “Experimental and therapeutic medicine” ha valutato
l’applicazione dell’asiaticoside e del
madecassoside sulle ferite. Lo
studio ha rilevato che possiedono proprietà curative sulle ferite, sono in
grado di stimolare la sintesi del collagene, riducono lo stress ossidativo
della ferita e inducono vasodilatazione. E’ stato anche indicato che possiedono
effetti positivi sulla proliferazione e sulla crescita cellulare nei modelli
animali, ripristinando la funzionalità del tessuto. In conclusione, lo studio
sottolinea che asiaticoside e madecassoside possiedono potenziali benefici,
anche in casi come il diabete, invitando ad ulteriori studi di approfondimento (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4997909/) (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15533060).
Come molti altri principi
attivi presenti nelle piante, anche l’asiaticoside è stato oggetto di studi
come antitumorale e/o preventivo. La
chemioprevenzione del cancro è considerata una delle aree più promettenti nella
ricerca e, nel caso dell’asiaticoside, con una relativa mancanza di tossicità.
E’ stato valutato in vitro e in vivo (carcinoma indotto nel ratto indotto). Lo
studio dimostra che l’asiaticoside è efficace in vitro e in vivo nell’indurre
l’apoptosi (morte cellulare programmata) e nel potenziare l’attività
antitumorale (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24667059).
Quando
è utile
La centella asiatica (Gotu Kola) esplica la sua azione terapeutica
soprattutto per quello che riguarda la circolazione sanguigna. È flebotonica,
migliora la circolazione venosa, quindi utile in caso di varici,
emorroidi, fragilità capillare, ma anche
cellulite. Stimola la sintesi di collagene ed è efficace in caso di smagliature
e rughe. E’ cicatrizzante e riepitelizzante, ed è ritenuta utile negli
arrossamenti e desquamazioni della psoriasi.
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Estratti di centella sono utilizzati,
per le sue proprietà cicatrizzanti e riepitelizzanti, nei casi di psoriasi allevia il dolore e gli
arrossamenti della desquamazione. La
centella stimola i fibroblasti e la
produzione di collagene. I fibroblasti cono cellule che compongono la matrice
extracellulare e il collagene nei tessuti animali e sono importanti per la guarigione
delle ferite. Si utilizza l’estratto secco, la crema e le applicazioni con
pezzuole imbevute di tisana.
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Per migliorare la
circolazione venosa nelle gambe ed eliminare il gonfiore, in caso di
varici e fragilità capillare, l’azione flebo tonica della centella migliora la circolazione nei casi di
insufficienza venosa, quindi riduce il dolore alle vene e i crampi notturni. Si
assume l’estratto secco, la tisana e, per uso esterno, la crema.
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In caso di cellulite
migliora la circolazione e attenua l’inestetismo. La cellulite è spesso il risultato di una
deficienza circolatoria. Anche in questo caso si può assumere l’estratto secco,
ma le preparazioni più utilizzate sono le creme di cui esiste un’ampia gamma in
commercio di cui è bene valutare l’apporto presente.
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Per la sua proprietà di stimolare i
fibrolasti, nella sintesi del collagene, risulta di aiuto per smagliature e rughe.
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In caso di emorroidi.
Le emorroidi, dilatazioni delle pareti venose del retto, molto spesso sono il risultato di debolezza
congenita delle pareti vasali in generale. La centella aiuta con la sua azione
flebotonica.
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Alla centella sono attribuite
proprietà antidiabetiche, anche se
occorre considerare che gli studi devono essere approfonditi con trial clinici,
alcune ricerche, come questa https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29926663 hanno indagato gli effetti della
centella, nei ratti, con nefropatia
diabetica precoce (DN) e i risultati
si sono dimostrati promettenti: la Centella asiatica svolge un ruolo importante
nella prevenzione e nella cura DN.
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Alcuni studi indicano la centella
asiatica come neuroprotettivo. In
questo (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29895494) è stata indagato l’effetto neuro protettivo, di un estratto
standardizzato di Centella, nei ratti
con Parkinson indotto. La
conclusione tratta rivela effetti sulla morte neuronale e come protezione dai
deficit motori.
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Nella Medicina Ayurvedica le piante
tradizionalmente utilizzate per rallentare l’invecchiamento
cerebrale, migliorare la memoria,
prevenire e trattare la demenza
includono Gotu Kola (Centella Asiatica), Curcuma, Bacopa monnieri,
Withania somnifera, Convolvulus, e una formulazione contenente il burro ghi. Lo
scopo di questa recensione https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29861767 è di promuovere gli studi scientifici
sulla medicina ayurvedica dato che negli ultimi anni, ricerche farmacologiche e
tossicologiche sugli effetti terapeutici delle
piante medicinali utilizzate in Ayurveda sono state pubblicate e hanno ricevuto l’attenzione
degli scienziati.
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Uno studio clinico randomizzato,
tutto italiano (Chiaretti M., Fegatelli DA, Ceccarelli G., Carru GA, Pappalardo
G., Chiaretti Al.), si è proposto di
valutare comparativamente l’efficacia dell’impiego di Flavonoidi (Fs) e di
estratti di Centella asiatica (Ca) studiando il tempo di scomparsa del
sanguinamento, dolore, sensazione di peso e tenesmi, in pazienti affetti da ragade anale cronica. Nei pazienti che
hanno ricevuto, oltre al protocollo, la supplementazione con Fs e Ca, si è
osservato una efficace azione sul dolore (scomparsa in tempi più brevi) ed un
rapido recupero della qualità della vita. I Fs sono risultati più efficaci nel
trattamento del sanguinamento (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29844250).
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Infine, un interessante studio ha
evidenziato proprietà ansiolitiche
della Centella asiatica (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29849706I)
Sono necessari studi clinici più approfonditi per
poter approvare tutte le applicazioni terapeutiche della Centella asiatica, ma,
quelli finora svolti, sono incoraggianti .
Come utilizzare la
centella asiatica
La centella è usufruibile sotto forma di tisana,
estratto secco, tintura madre e pomate.
La tisana
si ottiene versando mezzo cucchiaino da tè di centella in 150ml (una tazza) di
acqua bollente. Coprire e lasciare in infusione per 10 minuti, filtrare. La
droga essiccata si acquista in erboristeria.
L’estratto secco titolato si acquista preparato in erboristeria o in farmacia. In genere
sono capsule. La titolazione degli estratti misura la presenza di principi
attivi nell’estratto.
La tintura madre
è ottenuta dalla macerazione delle foglie in una miscela di acqua e alcol
alimentare. Si filtra e si utilizza. Si acquista già pronta nelle erboristerie
e farmacie specializzate.
Le pomate
a base di centella si trovano già preparate in commercio, è utile che sia
indicata la percentuale contenuta.
Un po’ di storia e
tradizione
Il suo nome si deve alla sua capacità di
“centellinare” l’acqua cioè di risucchiarla dal terreno goccia a goccia.
Gli orientali la consideravano l’erba della longevità
perché osservavano gli elefanti, noti per la loro lunga aspettativa di vita,
che se ne cibavano in abbondanza.
Un proverbio di Ceylon riporta: - Mangia due foglie di
centella al giorno e camperai per sempre-.
Una leggenda cinese narra che un erborista, il quale beveva
regolarmente tisana di centella, visse 256 anni, sopravvivendo a ben 23 mogli.
Dopo la seconda guerra mondiale ebbe un discreto
successo un prodotto, lanciato sul mercato occidentale, a base di centella.
Oggi non più in commercio.
Nella medicina ayurvedica si utilizzava come sostituta
della radice di ginseng.
Gli indiani la chiamano “erba delle tigri” perché
questi animali, per istinto, si rotolano sulla centella per guarire le loro
ferite.
Controindicazioni e avvertenze.
Può essere foto sensibilizzante, per cui non esporsi
al sole dopo l’assunzione.
Attenzione in caso di ipersensibilità individuale.
Non assumere in gravidanza e allattamento e bambini sotto i 6 anni.
L’uso prolungato può aumentare la glicemia e portare a
cefalea.
Attenzione all’interazione con i farmaci come le
benzodiazepine e gli antidepressivi. In questi e in tutti i casi in cui si
intenda farne una terapia, consultare preventivamente il medico.
Scritto da Angela Ballarati
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Salute e benessere secondo natura Fabbri - https://it.wikipedia.org/wiki/Centella_asiatica - https://it.wikipedia.org/wiki/Madecassoside- http://www.emorroidi-esterne.it/
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