I datteri sono frutti digeribili, energetici e rimineralizzanti..
Il frutto in cucina e il decotto utile per raffreddore e catarro.
Cosa contengono e come si scelgono.
La pianta.
Olio di
dattero cos’è e quando è utile.
La palma da dattero viene coltivata da tempo immemorabile
nelle regioni del Mediterraneo meridionale, in Medio Oriente e nella parte
meridionale dell’America del Nord.
Le varietà più comuni sono Medjool,
Deglet nour e Halawy.
Cosa contengono i datteri:
principi nutritivi
100 g di datteri
secchi sono costituiti da:
20g di acqua,
2 g di proteine, 0,5 g di grassi, 69 g di carboidrati, 9,2 g di fibre
(circa il 25% della RDA Raccomanded Daily Allowance), 35 mg di sodio (3% RDA), potassio 650 mg (80% RDA), magnesio
50 mg (15% RDA), Calcio 65 mg (8%
RDA), manganese 150 microgrammi (6%
RDA), Ferro 2 mg (12% RDA), Rame 350 microgrammi (17% RDA), Zinco 340 microgrammi (2% RDA), fosforo 55 mg (6% RDA).
Il dattero è un frutto dolcissimo, infatti è composto per
il 70% circa da zuccheri.
L’associazione con la vitamina B2 ne facilita l’assorbimento.
Un altro componente di rilievo è costituito dal potassio che è un minerale importantissimo
per l’organismo. Il potassio interviene nel controllo della pressione
sanguigna, nell’equilibrio acido-base, nella regolazione del battito cardiaco,
nella digestione, nella salute delle ossa e nella contrazione muscolare.
Buono il contenuto di magnesio, utile contro i crampi, in caso di stress, benefico per
l’apparato gastro-intestinale, aiuta a fissare il calcio alle ossa e ai denti è
utile in caso di stanchezza e rilassa il sistema nervoso.
Il dattero contiene quasi tutti gli aminoacidi
essenziali, in modeste quantità.
Buono il contenuto in fibre, ideali per il nostro intestino, in ferro e sali minerali.
Il dattero contiene anche una discreta quantità di vitamine del gruppo B e caroteni.
Contiene mucillagini
che esplicano attività emolliente.
L’apporto
calorico varia: se secchi apportano più calorie, mediamente 260 kcal
per 100 g, mentre leggermente inferiori sono le calorie dei datteri freschi,
circa 150 kcal.
Come si utilizzano i
datteri e quando possono essere utili
I datteri si consumano molto spesso, tal quale, come alimento e fin dall’antichità vengono
utilizzati nella preparazione di dolci.
Questa è una ricetta di biscotti senza glutine, dove utilizzo
la farina di riso, il burro ghi e il burro di cocco. Con la naturale dolcezza
dei datteri è possibile diminuire sostanzialmente l’apporto di zucchero (http://benessere-natural-mente.blogspot.it/search?q=biscotti+datteri) .
I datteri sono molto utili per anziani e bambini perché
rappresentano un alimento molto digeribile,
energetico e rimineralizzante.
Sostituiscono egregiamente dolci e merendine industriali,
molto spesso con scarso valore nutritivo. Essendo dolci è preferibile
consumarli lontano dai pasti, a
colazione o come merenda.
E’ possibile ottenere un decotto
con 30g di frutti secchi in 500ml di acqua fredda. Si porta ad ebollizione, si
lascia cuocere per 20 minuti e si filtra.
Il decotto
è utile in caso di raffreddore e, per la sua azione emolliente,
per facilitare l’espulsione del catarro. Aggiungendo fichi o uva passa, si
aumenta l’efficacia.
Come sceglierli
I datteri si trovano in commercio secchi, molli o teneri di colore tendente al nero e semi-molli,
quindi meno teneri, di colore marrone.
I
datteri secchi sono da preferire perchè gli altri tipi vengono spesso glassati
con il glucosio, ciò li rende visivamente più accattivanti e
dal sapore più dolce, ma ricchi di zuccheri che alterano il sapore naturale e
non aggiungono principi nutritivi, ma solo calorie.
I datteri vengono essiccati, questo procedimento,
diminuendo l’acqua presente, esalta la presenza di zuccheri rendendoli meglio
conservabili. Alcune varietà come Berhi o Hiann sono adatti al consumo fresco,
senza essiccazione.
Attenzione anche agli ingredienti, molto spesso per
conservarli viene aggiunto sorbato di
potassio (E202), quindi meglio scegliere quelli naturali.
La pianta
Non è una pianta spontanea, può arrivare a 30 m e produce
dei veri e propri mazzi di frutti.
Il suo nome scientifico è Phoenix dactylifera della famiglia delle Arecaceae ed è originaria della zona mediorientale del delta fra i
fiumi Eufrate e Tigri.
La palma da datteri viene coltivata in Africa settentrionale
(Tunisia), in California e Medio Oriente (Israele).
La maggior parte
dell’importazione, nel mercato italiano, è di origine tunisina.
La palma fruttifica dopo il terzo anno d’età, è longeva,
esistono esemplari di 300 anni, e può produrre fino a cinquanta chili di datteri
riuniti in grappoli da 200 o anche 1000 frutti ciascuno.
I datteri sono bacche con forma oblunga di colore
marrone-brunastro, hanno un piccolo seme legnoso, appuntito e anch’esso oblungo
al loro interno ed una sottile pellicina che li avvolge.
La maturazione dei frutti richiede oltre sei mesi di
esposizione solare ad una temperatura compresa tra i 30 e i 40° C; per questo
il dattero è molto zuccherino e straordinariamente energetico.
I datteri possono avere polpa dura o molle, quelli a
pasta molle sono più carnosi e più apprezzati nei paesi europei e americani.
OLIO
DI DATTERO
L’olio di dattero non è ottenuto dalla palma da
dattero, come si potrebbe
pensare, ma è l’olio di dattero del deserto, ottenuto cioè da un altro albero
che cresce in Africa, soprattutto in Egitto e Burkina Faso.
L’albero è il Balanites Aegyptiaca che si adatta bene
alla siccità, ai climi torridi e desertici. I suoi frutti non sono dolci come il dattero che
conosciamo, ma rappresentano comunque una fonte alimentare per la popolazione
locale.
L’olio si ricava dai suoi
semi, contenuti nelle bacche e il procedimento tradizionale di estrazione è
lungo e complesso.
In Africa viene utilizzato
anche in cucina, mentre quello che arriva in Europa non è alimentare e viene
impiegato solo per fini cosmetici.
L’olio di dattero del deserto, per uso esterno,
possiede proprietà:
- antinfiammatorie e antimicotiche, virtù attribuitegli dal contenuto in saponine;
- è ricco di antiossidanti
che contrastano l’invecchiamento;
- è un ristrutturante,
apporta nutrienti in grado di riequilibrare;
- è cicatrizzante
e quindi aiuta la riparazione cutanea;
- è ideale nell’idratare
e restituire tono all’epidermide stressata da agenti esterni come vento e
freddo;
- possiede proprietà purificanti, quindi adatto
sia a pelli secche che grasse.
Si utilizza come olio dopo la doccia su tutto il corpo,
si può anche miscelare con altro olio, come quello di mandorle dolci.
Ideale sui capelli sfibrati, li nutre e li
ammorbidisce; si utilizza sui capelli umidi, sulle punte (previene le doppie
punte) o su tutta la lunghezza come impacco ristrutturante.
E’ presente in molte
formulazioni cosmetiche come shampoo, creme per il corpo, maschere per capelli …
CONTROINDICAZIONI E
AVVERTENZE. Il dattero è un frutto, di
norma, ben tollerato. Le restrizioni riguardano i diabetici e coloro che
seguono una dieta ipocalorica, per il consumo chiedere parere al proprio
medico.
Scritto da Angela Ballarati
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