martedì 16 gennaio 2018

PLATANO ORIENTALE: in caso di acne, psoriasi e vitiligine.

Platanus Orientalis e pelle.
Del  platano si utilizzano, in fitoterapia, le gemme per ottenere il macerato glicerinato con azione sfiammante nella cura dei disturbi della pelle.

Il platano è un grande albero maestoso, con una ricca chioma e molto comune, che può raggiungere i 30 m di altezza.
Cresce spontaneo nelle zone del Mediterraneo orientale, nelle regioni del Medio Oriente e dell’America settentrionale.
Lo troviamo spesso nei parchi e nei viali, piantumati con lo scopo di ombreggiare.

Quando può essere utile e i rimedi più comuni

Le indicazioni sono prevalentemente quelle cutanee, quindi acne giovanile, vitiligine, dermatiti, calazio (infiammazione delle ghiandole sebacee di Meibomio lungo lo spessore delle palpebre inferiori e superiori dell’occhio) e blefarite (infiammazione delle palpebre).

In gemmoterapia si utilizza nelle affezioni dermatologiche.

Secondo la medicina tradizionale, per la sua azione antinfiammatoria, azione esplicata soprattutto a livello cutaneo, il macerato di gemme di platano è utile, come coadiuvante, nella cura dell’acne rosacea, della psoriasi e della vitiligine che sono patologie autoimmuni.

Per la cura dell’acne comune si assume il macerato glicerinato di Platanus orientalis (M.G.) e, per aumentare l’effetto, si possono associare il macerato di Ulmus campestris, se le pustole sono infettate si associa il M.G. di noce (Juglans regia M.G.).

Molti consigliano, per i macerati glicerinati, di iniziare l’assunzione con 5 gocce e aumentare di 5 gocce ogni giorno sino al raggiungimento della dose consigliata.

Alcune ricerche hanno concentrato gli studi anche su altre parti della pianta di Platanus Orientalis.

La corteccia di Platanus Orientalis, così come quella di Betulla pubescens, contiene acido betulinico che ha mostrato, in vitro, citotossicità per le cellule di neuroblastoma, melanoma e sarcoma di Ewing. In questo studio, su animali, ha mostrato effetto citotossico nei confronti dei cheratinociti umani, del melanoma di topo e cellule tumorali di carcinoma epiteliale cutaneo https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23775831.

I frutti di platanus orientalis sono stati utilizzati in uno studio sulle mosche di drosofila e fibroblasti umani (cellule che costituiscono il collagene e il tessuto connettivo, importanti per la guarigione delle ferite). I risultati evidenziano la potenziale attività anti-invecchiamento dei prodotti naturali derivati dai frutti di Platanus Orientalis (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28887920).

Le foglie di Platanus orientalis sono state utilizzate dalla medicina popolare per guarire le ferite e nei disturbi oftalmici. I derivati del fitolo delle foglie di platano mostrano attività antiulcera. I suoi effetti analgesici e antinfiammatori per i dolori al ginocchio erano noti anche ai persiani https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22771315.

Anche nell’antica Grecia, il decotto di foglie e corteccia, era impiegato, per uso esterno, nelle infiammazioni cutanee.

Come si utilizza

La forma erboristica più utilizzata è il macerato glicerinato.
Si acquista già preparato nelle erboristerie.

Cosa contengono le gemme

Le gemme del platano contengono sostanze che impediscono la crescita incontrollata delle cellule, rivelandosi utili, in particolare, nella cura dei disturbi della cute.
L’acido betulinico, insieme ad altri acidi presenti, è stato oggetto di ricerca per le sue proprietà antinfiammatorie.
Sperimentalmente riducono le gammaglobuline e le alfaglobuline.

COSA SONO I GEMMODERIVATI

I gemmoderivati, chiamati anche macerati glicerinati o glicerici, sono dei preparati erboristici a base di gemme, germogli o radichette dove i principi attivi vengono estratti mediante macerazione in una miscela costituita da alcol etilico alimentare e glicerina in rapporto di 1:20 poi si diluisce ulteriormente in una miscela di acqua, alcol e glicerina in rapporto di 1:10. Diluizione 1DH.
Queste soluzioni permettono l’estrazione dei principi attivi, anche quelli più fragili, senza alterarne l’efficacia.
Le gemme e i germogli della pianta, così come le giovani radichette, i semi o la linfa, costituiscono le parti in via di accrescimento. Sono tutte parti della pianta necessarie al suo sviluppo, particolarmente ricche di enzimi. 
Da un punto di vista energetico, la gemma  è in piccolo la pianta futura, ma con tutto il potenziale per lo sviluppo.
I gemmoderivati esercitano un’azione stimolante sugli organi emuntori, preposti al drenaggio per la disintossicazione dell’organismo.  Si utilizzano nelle malattie croniche, anche più di uno su indicazione del terapeuta, ma anche nelle acute.
I gemmoderivati non presentano, generalmente, tossicità e il medico terapeuta abbina, a volte, altri fitoterapici come le tinture madri a seconda del disturbo.

LA PIANTA

Il Platanus Orientalis L. appartiene alla famiglia delle Platanaceae.

In Italia è spontaneo in Sicilia, Umbria, Lazio, Molise, Calabria, Puglia, Campania, Abruzzo e Piemonte, fino a 600 metri s.l.m.
E’ una pianta longeva, arriva anche a 500 anni nonostante la crescita veloce, che prospera in terreni umidi e freschi, spesso lungo piccoli corsi d’acqua ed è resistente ai geli invernali e alla calura estiva.
Fa parte della stessa famiglia il Platanus Occidentalis, noto anche come platano americano o sicomoro in Nord America. Il Platanus occidentalis è originario dell’America settentrionale, introdotto in Europa nel 1600, mentre l’Orientalis è di origine europea. Il Platanus Hibrida, il più comune, è probabilmente un ibrido.
Molto utilizzato, come albero ornamentale, libera grandi quantità di polline, anche se possiede scarsa importanza allergenica. In molti luoghi, dove viene largamente utilizzato può avere una certa importanza ai fini allergenici.

Le Foglie sono simili al palmo della mano, palmato-lobate con 5 lobi appuntiti, con nervature evidenti di colore verde chiaro che in autunno assumono un bellissimo colore giallo-oro.

La corteccia, liscia da giovane e incisa negli alberi più vecchi, si sfalda assumendo un caratteristico colore grigio-verde  e diventando, negli esemplari più vecchi, rugosa.

I fiori, poco appariscenti, sono globuli piccoli e ispidi di colore verde chiaro che si aprono in aprile-maggio.

I frutti sono acheni (frutti secchi che contengono un solo seme) conici con un solo seme e un ciuffo di peli che facilita la disseminazione.

Le gemme si raccolgono in primavera, appena germogliano.

La riproduzione mediante semina richiede una gran quantità di semi per cui si preferisce la talea.

Controindicazioni e avvertenze : non utilizzare in caso di ipersensibilità verso uno o più dei componenti, in gravidanza, allattamento. In tutti i casi chiedere parere medico.


Scritto da Angela Ballarati
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