Platanus Orientalis e pelle.
Del platano si
utilizzano, in fitoterapia, le gemme per ottenere il macerato glicerinato con
azione sfiammante nella cura dei disturbi della pelle.
Il platano è un grande albero maestoso, con una ricca
chioma e molto comune, che può raggiungere i 30 m di altezza.
Cresce spontaneo nelle zone del Mediterraneo orientale,
nelle regioni del Medio Oriente e dell’America settentrionale.
Lo troviamo spesso nei parchi e nei viali, piantumati con
lo scopo di ombreggiare.
Quando può essere utile e i rimedi più comuni
Le indicazioni sono prevalentemente quelle cutanee,
quindi acne giovanile, vitiligine, dermatiti, calazio (infiammazione delle
ghiandole sebacee di Meibomio lungo lo spessore delle palpebre inferiori e
superiori dell’occhio) e blefarite (infiammazione delle palpebre).
In gemmoterapia si utilizza nelle affezioni
dermatologiche.
Secondo la medicina tradizionale, per la sua azione
antinfiammatoria, azione esplicata soprattutto a livello cutaneo, il macerato
di gemme di platano è utile, come coadiuvante,
nella cura dell’acne rosacea, della
psoriasi e della vitiligine che sono patologie autoimmuni.
Per la cura dell’acne comune si assume il macerato
glicerinato di Platanus orientalis (M.G.) e, per aumentare l’effetto, si
possono associare il macerato di Ulmus campestris, se le pustole sono infettate
si associa il M.G. di noce (Juglans regia M.G.).
Molti consigliano, per i macerati glicerinati, di
iniziare l’assunzione con 5 gocce e aumentare di 5 gocce ogni giorno sino al
raggiungimento della dose consigliata.
Alcune ricerche hanno concentrato gli studi anche su altre parti
della pianta di Platanus Orientalis.
La corteccia
di Platanus Orientalis, così come quella di Betulla pubescens, contiene acido
betulinico che ha mostrato, in vitro, citotossicità per le cellule di
neuroblastoma, melanoma e sarcoma di Ewing. In questo studio, su animali, ha
mostrato effetto citotossico nei confronti dei cheratinociti umani, del
melanoma di topo e cellule tumorali di carcinoma epiteliale cutaneo https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23775831.
I frutti di
platanus orientalis sono stati utilizzati in uno studio sulle mosche di
drosofila e fibroblasti umani (cellule che costituiscono il collagene e il
tessuto connettivo, importanti per la guarigione delle ferite). I risultati
evidenziano la potenziale attività anti-invecchiamento dei prodotti naturali
derivati dai frutti di Platanus Orientalis (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28887920).
Le foglie di
Platanus orientalis sono state utilizzate dalla medicina popolare per guarire
le ferite e nei disturbi oftalmici. I derivati del fitolo delle foglie di
platano mostrano attività antiulcera. I suoi effetti analgesici e
antinfiammatori per i dolori al ginocchio erano noti anche ai persiani https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22771315.
Anche nell’antica Grecia, il decotto di foglie e
corteccia, era impiegato, per uso esterno, nelle infiammazioni cutanee.
Come si utilizza
La forma erboristica più utilizzata è il macerato
glicerinato.
Si acquista già preparato nelle erboristerie.
Cosa contengono le gemme
Le gemme del platano contengono sostanze che impediscono
la crescita incontrollata delle cellule, rivelandosi utili, in particolare,
nella cura dei disturbi della cute.
L’acido betulinico, insieme ad altri acidi presenti, è
stato oggetto di ricerca per le sue proprietà antinfiammatorie.
Sperimentalmente riducono le gammaglobuline e le alfaglobuline.
COSA SONO I GEMMODERIVATI
I gemmoderivati,
chiamati anche macerati glicerinati o glicerici, sono dei preparati erboristici
a base di gemme, germogli o radichette dove i principi attivi vengono estratti
mediante macerazione in una miscela costituita da alcol etilico alimentare e
glicerina in rapporto di 1:20 poi si diluisce ulteriormente in una miscela di
acqua, alcol e glicerina in rapporto di 1:10. Diluizione 1DH.
Queste soluzioni permettono l’estrazione dei principi
attivi, anche quelli più fragili, senza alterarne l’efficacia.
Le gemme e i germogli della pianta, così come le giovani
radichette, i semi o la linfa, costituiscono le parti in via di accrescimento.
Sono tutte parti della pianta necessarie al suo sviluppo, particolarmente
ricche di enzimi.
Da un punto di vista energetico, la gemma è in piccolo la pianta futura, ma con tutto il
potenziale per lo sviluppo.
I gemmoderivati esercitano un’azione stimolante sugli
organi emuntori, preposti al drenaggio per la disintossicazione dell’organismo.
Si utilizzano nelle malattie croniche,
anche più di uno su indicazione del terapeuta, ma anche nelle acute.
I gemmoderivati non presentano, generalmente, tossicità e
il medico terapeuta abbina, a volte, altri fitoterapici come le tinture madri a
seconda del disturbo.
LA PIANTA
Il Platanus
Orientalis L. appartiene alla famiglia delle Platanaceae.
In Italia è spontaneo in Sicilia, Umbria, Lazio, Molise,
Calabria, Puglia, Campania, Abruzzo e Piemonte, fino a 600 metri s.l.m.
E’ una pianta longeva, arriva anche a 500 anni nonostante
la crescita veloce, che prospera in terreni umidi e freschi, spesso lungo
piccoli corsi d’acqua ed è resistente ai geli invernali e alla calura estiva.
Fa parte della stessa famiglia il Platanus Occidentalis,
noto anche come platano americano o sicomoro in Nord America. Il Platanus
occidentalis è originario dell’America settentrionale, introdotto in Europa nel
1600, mentre l’Orientalis è di origine europea. Il Platanus Hibrida, il più
comune, è probabilmente un ibrido.
Molto utilizzato, come albero ornamentale, libera grandi
quantità di polline, anche se possiede
scarsa importanza allergenica. In molti luoghi, dove viene largamente
utilizzato può avere una certa importanza ai fini allergenici.
Le Foglie sono simili al palmo della mano,
palmato-lobate con 5 lobi appuntiti, con nervature evidenti di colore verde
chiaro che in autunno assumono un bellissimo colore giallo-oro.
La corteccia, liscia da giovane e incisa negli
alberi più vecchi, si sfalda assumendo un caratteristico colore grigio-verde e diventando, negli esemplari più vecchi,
rugosa.
I fiori,
poco appariscenti, sono globuli piccoli e ispidi di colore verde chiaro che si
aprono in aprile-maggio.
I frutti
sono acheni (frutti secchi che contengono un solo seme) conici con un solo seme
e un ciuffo di peli che facilita la disseminazione.
Le gemme si raccolgono in primavera, appena
germogliano.
La riproduzione mediante semina richiede
una gran quantità di semi per cui si preferisce la talea.
Controindicazioni
e avvertenze : non utilizzare in caso di ipersensibilità
verso uno o più dei componenti, in gravidanza, allattamento. In tutti i casi
chiedere parere medico.
Scritto da Angela Ballarati
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