BARBABIETOLA,
mineralizzante e vitaminica, utile in caso di anemia.
Studi sulla betaina
Come scegliere la barbabietola
Studi sulla betaina
Come scegliere la barbabietola
COTTA o CRUDA, vediamo alcuni utilizzi in cucina
Caffè di barbabietola, ricetta della nonna!
Caffè di barbabietola, ricetta della nonna!
Borsc
La barbabietola è conosciuta, fin dall’antichità,
per le sue virtù. Il suo sapore, molto zuccherino e dolce, non incontra il
gusto di molti, personalmente la utilizzo in cucina, nelle insalate, ma non
molto spesso perché mi stucca. La mia preferenza va al centrifugato, se avete un estrattore tanto meglio,
miscelata con carote e mele: ottimo succo mineralizzante e naturalmente dolce.
Tre o quattro volte a settimana, mi bevo il succo centrifugato con una
barbabietola, tre carote e due mele, ottima fonte vitaminica e minerale.
Esistono diverse varietà di barbabietole, di alcune
si utilizzano le radici, di altre le foglie (bietole). Le barbabietole da
radice sono impiegate come alimento, per l’alimentazione degli animali e per la
produzione di zucchero.
La barbabietola,
beta vulgaris (famiglia delle Chenopodiaceae), nelle regioni
settentrionali, viene seminata in primavera e raccolta a partire dalla fine di
agosto, nel meridione si coltiva a ciclo autunno-primaverile, con raccolta in
estate.
COME SI SCELGONO
Le barbabietole si raccolgono nel periodo estivo e
autunnale. Quelle fresche devono presentarsi sode, non rugose e mollicce, e senza
ammaccature; le foglie, alle estremità,
in caso ci fossero, indicano freschezza se lucide e coriacee.
Le barbabietole fresche si conservano, in frigorifero, senza la parte verde per 2 settimane.
Le barbabietole fresche si conservano, in frigorifero, senza la parte verde per 2 settimane.
COSA CONTENGONO E QUALI SONO I BENEFICI EFFETTI SULLA SALUTE
La barbabietola è composta dall’87% di acqua, le
proteine rappresentano l’1,6%, i carboidrati il 9,5% in zuccheri, le fibre il
2,8% e i grassi rappresentano nemmeno l’1%.
E’ molto ricca di minerali: potassio, fosforo,
magnesio, calcio, ferro, rame,
manganese, selenio e zinco.
Le vitamine presenti sono la A, la C, quelle del
gruppo B (B1, B2, B3, B5 e folati).
Per la presenza abbondante di minerali, zuccheri e
vitamine, la barbabietola è un cibo con un ottimo potere nutritivo.
E’ importante ricordare che la vitamina C, contenuta
nel limone ad esempio, facilita l’assorbimento organico del ferro presente,
mentre i tannini, del tè o del caffè, lo ostacolano.
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E’ mineralizzante, quindi adatta come ricostituente,
nelle convalescenze, negli stati
influenzali (è antisettica) o per chi ha carenze di sali minerali. Un bicchiere di succo di barbabietola
miscelato con succo di mela è un ottimo integratore naturale.
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In caso di anemia.
La carenza di ferro può dipendere da vari fattori che è sempre utile accertare,
ma quando può dipendere da uno scarso apporto alimentare si può intervenire con
un’alimentazione adeguata e incrementando il consumo di alcuni alimenti ricchi,
appunto, di ferro. E’ il caso della rapa rossa.
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Aiuta nelle malattie del fegato e stimola la produzione di bile, è considerata
un decongestionante epatico.
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Favorisce la digestione
e rafforza la mucosa gastrica.
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Stimola la produzione di globuli rossi e
il sistema linfatico.
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La fibra contenuta stimola la funzionalità intestinale, agendo
positivamente sui livelli di colesterolo.
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Si è scritto molto dell’azione antitumorale delle barbabietole,
anche se messa in discussione, in particolare per il loro contenuto in betanina
e betaina. La betanina è un glicoside utilizzato come colorante naturale (E162),
mentre la betaina è stata studiata per i suoi effetti salutistici sul fegato
(steatosi epatica), nelle forme leggere di depressione e nell’alcolismo, per il
suo effetto neuro protettivo e detossificante. Uno studio dell’Istituto di Ricerca di Seoul,
Corea (in vitro pubmed/24467616) ha evidenziato una inibizione della
proliferazione di cellule cancerose (HepG2), ma occorrono altri studi e
conferme ulteriori prima che quanto affermato risulti inequivocabile. Lo studio
continua confrontando il contenuto in betaina delle barbabietole coltivate in
serra e in orto e riscontrando che le barbabietole di serra ne contengono
quantità inferiori.
Oltre alle barbabietole, sono fonti
di betaina anche gli spinaci, i broccoli, la quinoa e i cereali.
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In cosmesi gli estratti vengono
utilizzati con funzione lenitiva e anti-arrossante.
QUANDO LA BARBABIETOLA
E’ SCONSIGLIATA
E’ sconsigliata a chi soffre di diabete, per l’elevato
contenuto in zuccheri. E’ inoltre sconsigliata
a chi soffre di calcolosi renale e acidità di stomaco.
LE BARBABIETOLE IN
CUCINA
Le rape rosse che siamo abituati a consumare sono
quelle cotte, in genere a vapore, e poi messe sottovuoto. Inutile aggiungere
che il migliore dei modi per consumarle sia a crudo perché si mantengono
intatte tutte le proprietà nutrizionali, vitamine e sali minerali.
Le barbabietole più piccole sono migliori per il
centrifugato mentre le più grosse sono perfette per la cottura a vapore.
CRUDE
si possono grattugiare nell’insalata o tagliate a julienne fine.
Un’ idea per un’insalata
con un colore insolito, il rosa, ma gustosa, prevede ingredienti come le patate
lessate a cubetti (3 possono bastare), una tazza di quinoa (da cuocere), mezza
tazza di cipolla rossa a dadini, mezza tazza finocchio tagliato fine o
grattugiato, una barbabietola di media grandezza grattugiata, una carota grattugiata
o a julienne, prezzemolo, dragoncello, due o tre cucchiai di maionese (anche di
tofu), sale e pepe a piacere.
COTTE, al vapore o gratinate in forno, è il modo
sicuramente più utilizzato e conosciuto in cui arrivano anche sulle nostre
tavole.
Uno dei piatti molto conosciuto, considerato il
migliore, a base di barbabietola è il BORSC, piatto tradizionale della cucina
russa, a base di barbabietola, fagioli, cavolo, carote, patate, cipolle,
pomodori, funghi, anche carne. Le verdure sono variabili e intercambiabili.
BORSC
vegan
Ingredienti per 4 persone: 4 barbabietole, 2 carote,
1 cipolla, 4 tazze di brodo vegetale, il succo di un limone, 2 cm di radice di
zenzero, olio, sale e pepe. Facoltativo: panna acida di soia.
Molto sinteticamente, le verdure, barbabietole,
carote, cipolle, vengono affettate e cotte in forno con un po’ d’olio, successivamente si frullano con brodo vegetale, succo di limone
e zenzero. Si riscalda il passato a
fuoco medio, aggiustando di sale e pepe, e se gradite, guarnite con panna acida
di soia. E’ un piatto che viene servito caldo d’inverno e freddo in estate e la
cottura in forno dona un aroma di affumicato.
DALLE RICETTE DELLA
NONNA
CAFFE’ DI BARBABIETOLA
Si ottiene tagliando le barbabietole a fettine, dopo
averle sbucciate, di circa 3-4 cm di spessore. Si fanno essiccare al sole e
tostare in forno fino a che sia possibile frantumarle e macinarle. La polvere
ottenuta è un sostituto del caffè e con il tempo, conservata in luogo asciutto
dentro un barattolo di vetro, dicono che acquisti un gusto migliore.
Scritto da Angela Ballarati
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“Il potere curativo dei cibi” Michael T.
Murray wikipedia.org/wiki/Beta_vulgaris my-personaltrainer.it/salute/betaina
“Salute e benessere second natura” Fabbri ed. www.valori-alimentari
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