La PATATA DOLCE o PATATA AMERICANA è ricca di CAROTENOIDI, antiossidanti utili per
la prevenzione del cancro e per mantenere in salute occhi e vista.
Rispetto alla patata comune è meno ricca
di amidi, non contiene solanina e, per la ricchezza in fibre, è adatta anche a
chi soffre di stipsi.
La patata dolce, Ipomea batatas, non appartiene alla
famiglia delle Solanacee, come la patata (Solanum
tuberosus), ma a quella delle Convolvulaceae e poco ha in comune con la
patata. Originaria delle aree tropicali
delle Americhe, dove la coltivazione era praticata già 5000 anni fa, si diffuse
in Europa e in Asia dopo la colonizzazione. Cresce spontanea nelle regioni tropicali dove
viene impiegata in numerose ricette, dolci e salate, e viene coltivata nei
paesi in via di sviluppo (circa il 95%
della produzione) dove rappresenta il quinto alimento base. Viene
utilizzata anche dall’industria per l’estrazione di amido, alcol, per la
produzione di farine e per la produzione di mangimi per animali. Anche le
foglie e i giovani germogli sono commestibili.
In Italia, è
riconosciuta come prodotto agroalimentare tradizionale e la coltivazione si
concentra in Puglia e in Veneto.
Affettata e cruda, si accompagna alla classica
“bagna cauda” piemontese, una salsa a base di acciughe, olio di oliva e aglio,
in cui si intingono le verdure crude.
Il colore della buccia varia dal rosso al viola, dal
marrone al bianco a seconda della varietà, così come la polpa che varia dal
bianco al giallo, all’arancio o al viola. Quelle bianche o gialle sono meno
dolci e sono le più diffuse in Italia.
A scopo ornamentale, la patata dolce viene fatta
germogliare, immergendo il rizotubero in acqua.
COSA CONTENGONO E QUALI SONO I BENEFICI
DERIVANTI DAL LORO CONSUMO
Le patate dolci contengono un’elevata concentrazione
di carotenoidi, provitamine di
origine vegetale, utilissimi per contrastare gli effetti dannosi dei radicali
liberi, quindi dall’invecchiamento precoce, proteggono dalle malattie
cardiovascolari e ostacolano la caduta dei capelli.
Il valore nutrizionale della patata americana è
considerato superiore alla patata comune, grazie al contenuto elevato di
carotenoidi, maggiori nelle patate di colore arancione scuro rispetto a quelle
più chiare.
Le patate dolci contengono buone quantità di vitamina C e B6, calcio, potassio,
manganese, apportano principalmente carboidrati
complessi e una quantità di fibre che le rendono adatte anche a chi soffre di
stipsi. E’ un alimento non consigliato
al diabetico e all’obeso in quanto il suo indice glicemico è elevato.
Così come per le carote, i carotenoidi contenuti
nelle patate dolci, di poco inferiori,
essendo liposolubili, aumentano la loro presenza (di ben 5 volte) con una
cottura non prolungata (a vapore) e con l’aggiunta di acidi grassi (olio evo ad
esempio).
Qual è la differenza fra la patata e la
batata?
Le patate appartengono alla famiglia delle
solanacee, contengono solanina, un alcaloide tossico presente in ogni parte
della pianta. La solanina è presente nella patata, soprattutto nella buccia che
è meglio rimuovere e, in maggior concentrazione, nelle patate verdi
(colorazione dovuta all’esposizione alla luce o al freddo). Le allergie alle
solanacee sono più frequenti di quanto si pensi. Infine, le patate, oltre al
maggior contenuto in amidi, presentano un indice glicemico superiore, per cui
le patate americane rappresentano un’alternativa più sana.
LA “BATATA” IN CUCINA
Le batate, si consumano e si cucinano esattamente
come le patate. La purea di patate dolci
è un ottimo accompagnamento per i piatti vegani.
Uno dei modi, forse il più semplice, di gustare le
patate americane, consiste nell’avvolgerle in carta stagnola, lavate ma con la
buccia, e cuocerle in forno caldo a 220° per
60 minuti circa. Dopo averle estratte dal forno aprite la carta stagnola, non
completamente, e praticate un taglio longitudinale profondo dove farete
sciogliere del burro crudo salato.
Il burro salato servirà come accompagnamento.
In genere cuociono prima delle patate comuni e
possono essere saltate in padella, come le patate, con olio
evo e rosmarino.
Al forno, potete tagliarle
a rondelle, salarle, stenderle su carta forno e ottenere delle patatine fritte
alternative, più salutari, o semplicemente cucinarle come patate al forno,
aggiungendo olio evo e rosmarino. Se non
avete problemi di sorta, la patata americana non disdegna nemmeno il fritto.
Tagliate a fettine sottili, possono essere grigliate, come le zucchine.
Ottimo il risotto alla batata,
meglio quella rossa. Preparate il risotto come per la zucca. Soffritto di olio,
salvia e scalogno, sfumate con il vino bianco, aggiungete la batata a dadini e
successivamente il riso, continuate versando brodo caldo fino a cottura. Potete
aggiungere parmigiano o pecorino e un pizzico di peperoncino.
Batata cruda?
Sì, è il modo migliore per mantenere intatte le vitamine e le sue proprietà.
Tagliata a julienne può esser aggiunta alle insalate.
Buon appetito!
Scritto da Angela Ballarati
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