ALBICOCCHE che passione!
FRESCHE O SECCHE?
Proviamo l’essiccazione casalinga? E una maschera nutriente
e tonificante per il viso?
UTILI nelle CONVALESCENZE, nelle ANEMIE, per gli OCCHI e
per la PELLE
L’albicocca è il frutto del Prunus armeniaca della famiglia delle Rosaceae, come la ciliegia, la mela, la prugna, la pesca e si
raccoglie in giugno, luglio e agosto. L’albicocca è un frutto molto ricco di
vitamine, sali minerali e poco calorico (100 g = 28 cal). Dopo la carota è il
frutto con il maggior contenuto in betacarotene, sostanza con cui l’organismo
ricava la vitamina A. La vitamina A è importante per la vista, interviene
nell’accrescimento osseo e nello sviluppo del feto, è antiossidante
(antitumorale) e la sua carenza provoca secchezza della pelle, delle mucose
respiratorie, facile rottura delle unghie e capelli fragili. E’ un frutto ricco
anche di vitamina C, vitamine del gruppo B e sali minerali come il fosforo, il
ferro, il calcio, il potassio e il magnesio. Anche gli oligoelementi come il
rame, lo zinco e il fluoro sono presenti in quantità significative.
QUANDO PUO’ ESSERE
UTILE
L’albicocca è raccomandata nelle CONVALESCENZE, come rimineralizzante e
per il contenuto in vitamine, ai bambini in crescita e agli anziani. L’unica
eccezione è per chi soffre di calcolosi renale. Si possono consumare sia le
albicocche fresche che quelle essiccate.
Come anche gli altri frutti di colore arancione che
contengono betacarotene (precursore della vitamina A), prevengono le malattie
degli OCCHI dovute all’invecchiamento
e rafforzano gli occhi mantenendoli in salute.
I betacaroteni con la Vitamina C, noti
antiossidanti, rendono il consumo di albicocche
un contributo importante nella PREVENZIONE
di alcune FORME TUMORALI. Si
consuma il frutto fresco.
Nell’IPERTENSIONE
è un valido aiuto per il contenuto in potassio. Alcune ricerche hanno
evidenziato che a volte può essere causata da un insufficiente apporto di
potassio. Si consuma il frutto fresco.
E’ un valido apporto di ferro e rame, utili in caso
di ANEMIA e per combattere
la stanchezza. In questo caso si può ricorrere sia al frutto fresco che a
quello secco.
Le FIBRE, di cui è ricca l’albicocca, aiutano il
buon funzionamento del colon e il mantenimento del peso corporeo con un leggero
effetto LASSATIVO.
I betacaroteni proteggono la PELLE,
la rendono luminosa e più nutrita.
MASCHERA PER IL VISO
Centrifugando 5 o 6 albicocche fresche e applicando il succo sul viso, fino a quando si asciuga, otterremo una maschera nutriente e tonificante. Sciacquare con acqua tiepida.
Centrifugando 5 o 6 albicocche fresche e applicando il succo sul viso, fino a quando si asciuga, otterremo una maschera nutriente e tonificante. Sciacquare con acqua tiepida.
Se non possedete una centrifuga potete schiacciare
per bene, con una forchetta, la polpa di una o due albicocche e aggiungere un
cucchiaino di miele e uno di olio di mandorle dolci o di argan, ma anche l’olio
di oliva se non avete null’altro. Miscelate bene il composto e applicatelo sul
viso per almeno 15 minuti, sciacquate con acqua tiepida.
Entrambe le maschere sono nutrienti e lasciano la
pelle morbida e vellutata. Non applicare in caso di ferite o escoriazioni.
L’ALBICOCCA IN CUCINA
e COME ESSICCARE LE ALBICOCCHE IN CASA
Inutile dire, che come la maggior parte della
frutta, le albicocche devono essere scelte mature e consumate entro pochi
giorni dall’acquisto, solo in questo modo mantengono inalterate i preziosi
contenuti.
Si prestano ad una grande varietà di utilizzi,
succhi di frutta, marmellate, gelatine, prodotti di pasticceria, liquori e
gelati.
Molto spesso troviamo le albicocche essiccate, che a
differenza del frutto fresco, non mantengono il contenuto vitaminico per
effetto del calore (eccezione per la PP) ma si conservano i sali minerali. Nell’essicazione industriale, per
evitare l’aggressione dei parassiti, quasi tutte le albicocche sul mercato sono
trattate con anidride solforosa,
quindi leggete l’etichetta e scegliete BIO.
Per ESSICCARE LE
ALBICOCCHE basta tagliare il frutto a metà, togliere il nocciolo e
sistemarle ben stese su un vassoio che andrete ad esporre al sole per 4 o 5
giorni, di notte meglio conservarle in frigorifero. Fate attenzione che siano
ben essiccate perché una eventuale presenza di acqua può produrre muffa.
Conservate le albicocche secche in sacchetti di carta.
I SEMI DELLE ALBICOCCHE: LE ARMELLINE
Il seme dell’albicocca, quello all’interno del
nocciolo, viene chiamato Armellina e
viene usato come aroma in pasticceria per il suo gusto amarognolo (amaretti e
liquori), a volte abbinato alle mandorle dolci. Il consumo però è limitato per
il contenuto, presente anche nelle foglie, di un derivato dell’acido cianidrico,
molto tossico. La mandorla contenuta nelle albicocche può esser dolce o amara;
in genere è amara quella selvatica e dolce quella delle albicocche che
acquistiamo nei banchi ortofrutta.
Anche se le armelline sono conosciute da secoli,
presso alcune popolazioni, per il loro utilizzo come rimedio naturale, sono
balzate agli onori della cronaca per gli studi di Ernst T. Krebs che sostiene
la loro proprietà ANTICANCRO (proprietà smentita dalla comunità scientifica), per il
contenuto di VITAMINA B17 (laetrile/amigdalina). Insomma, la
questione è controversa e dato il contenuto in cianuro e la battaglia fra
sostenitori e detrattori è vivamente sconsigliato il fai-da-te.
Scritto da Angela Ballarati
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