martedì 9 settembre 2014

TERAPIA con i DELFINI e INTELLIGENZA ANIMALE.

Delfinoterapia: terapia assistita con delfini per bambini autistici

delfinoterapia-bambini-autistici
La delfinoterapia e le applicazioni di questa terapia fatta con i delfini per molte patologie, incluso l'autismo, in cui trovano benefici soprattutto i bambini. Ma cos'è esattamente la delfinoterapia e dove si pratica? Quali sono i comportamenti e le reazioni dei delfini in tutto questo?

Delfinoterapia: I bambini che soffrono d'autismo trovano aiuto nella terapia con i delfini

Chi sono i delfini, come vivono e perchè sono definiti intelligenti e sociali. 

Il delfino è un mammifero acquatico fra i più amati. Nell'immaginario collettivo, grazie ad una vasta letteratura soprattutto cinematografica, viene  “umanizzato”.
Personalmente, ho potuto ammirarli da vicino seguendo spettacoli che li vedevano protagonisti,  insieme a delle orche, dove facevano mostra della loro intelligenza unita alle doti acrobatiche. Credo che non parteciperò più ad uno spettacolo simile, pur sapendo che è l'unico modo per vederli da vicino, perchè ho maturato con gli anni  l'idea  che l'amore per gli animali significa rispettarli nel loro ambiente e che, molto spesso, tutto viene trasformato in una grande industria che vede come unico scopo il profitto. In quest'ottica e con questa prospettiva vengono perpetrate nefandezze vergognose a cui sottraggo volentieri il contributo del mio biglietto d' ingresso.
Dopo questa premessa che, per onestà intellettuale, ci tenevo a riferire, entriamo nel merito e vediamo un po', da un punto di vista anatomico e strutturale, le principali caratteristiche fisiche.

Cenni anatomici e alimentazione dei delfini

Il delfino è un cetaceo la cui vita media si aggira intorno ai 20/30 anni.
Presenta una lunghezza variabile fra i 200 e i 250 cm e un peso che va dai 70 ai 120 kg. E' un abile nuotatore che raggiunge, grazie al suo corpo estremamente IDRODINAMICO, la velocità di 45 Km/h ed è anche abilissimo a “cavalcare le onde”,  senza sforzo muscolare, sfruttando i flussi del vento o delle prue delle navi.
La coda dei  delfini rappresenta una caratteristica peculiare dei cetacei in quanto, a differenza degli altri pesci, si sviluppa in orizzontale.
E' un animale a sangue caldo che mantiene il calore grazie alle dimensioni maggiori, rispetto a quelli a sangue freddo, e allo spesso strato di grasso sottocutaneo.
La loro alimentazione comprende: pesci (aringhe...), calamari e crostacei a seconda della disponibilità. Il cibo viene inghiottito intero perchè i denti servono solo ad afferrarlo.
I delfini organizzano vere e proprie battute di caccia in gruppo e utilizzano  il sonar per localizzare le prede, probabilmente anche per stordirle.

L'organizzazione è quella di una comunità

I delfini vivono in branchi, un'unità sociale coesa, anche per lunghi periodi e alcuni branchi si aggregano temporaneamente.
All'interno dei gruppi viene stabilita una rigorosa gerarchia sociale.
I gruppi familiari hanno generalmente come leader la femmina più anziana, ma durante la riproduzione il maschio dominante prende il sopravvento con una serie di comportamenti intimidatori tipo morsi e battiti di coda sull'acqua.
Il sistema sociale dei delfini è basato però anche sull'aiuto reciproco: è una questione di sopravvivenza. Poco prima della nascita, ad esempio, i delfini si riuniscono attorno alla futura madre per proteggerla dai predatori (orche e squali) oppure se un membro è in difficoltà, e incapace di nuotare, i compagni lo sorreggono portandolo in superficie a respirare.
I comportamenti atti a rinsaldare sempre di più l'unità del branco sono preponderanti all'interno della giornata.

Intelligenza: uomo e delfino a confronto

Anche se intelligenza  è un termine che può significare molte cose è opinione comune che i delfini siano intelligenti. E' veramente così?
Alcuni studi hanno messo in relazione l'intelligenza con alcune caratteristiche del cervello.
Il cervello umano e quello dei cetacei sono comparabili in quanto a dimensioni.
Lo sviluppo della corteccia  (in stretta relazione con l'intelligenza perchè sede della creatività e del ragionamento) è molto importante nei delfini e le sue funzioni di comando nel cervello superano quelle dell'uomo. Questo spiega le capacità eccezionali degli organi sensoriali.
Se consideriamo il peso (del cervello), in media, quello del delfino è maggiore.
Un altro fattore correlato all'intelligenza è il coefficiente di  encefalizzazione, pari a 7,4 per l'uomo e 5,6 per il delfino.
Altre similitudini si riscontrano analizzando le sezioni del cervello dove è stata evidenziata una densità cellulare paragonabile a quella umana.
In sostanza, più o meno la stragrande maggioranza è convinta della superiorità intellettiva del delfino nei confronti di molte specie animali, ma “addirittura paragonarlo all'uomo ?!?!?”
Beh, sentite un po'.....
L'intelligenza di cui sono dotati li avvicina all'uomo più di altre specie animali, infatti gli studi hanno dimostrato che è pari, se non superiore, a quella delle scimmie antropomorfe che tanto somigliano ai nostri antenati.
Da altri studi, effettuati sui delfini in cattività, è emerso che sono in grado di imparare esercizi fisici complessi e soprattutto di rispondere a suoni diversi fatti dall'uomo modificando il loro comportamento al variare delle istruzioni ricevute.
Sorpresa: si hanno prove della trasmissione delle informazioni da un individuo all'altro e si ritiene che siano dotati di memoria e capaci di imparare un linguaggio.

La delfinoterapia o terapia assistita con i delfini

La DAT, terapia assistita con i delfini, è una terapia che prevede una stretta interazione con i delfini, nuotando con loro, in cattività o nel loro ambiente naturale.
E' una terapia proposta come trattamento e palliativo di malattie e invalidità.
Terapia molto giovane negli USA, i pionieri la praticano dagli anni 70, in Italia viene praticata nel delfinario di Rimini dal 1993.
La capacità dei delfini di interpretare dati nuovi e di agire di conseguenza può spiegare l'impressione che essi capiscano l'umore delle persone con cui entrano in rapporto. Chi si è immerso con loro, infatti, li descrive timidi, con chi ha timore (non si avvicinano mai troppo a chi mostra paura), giocosi con chi è più attivo e tranquilli con chi è rilassato.
Il “gioco” con il delfino e il contatto fisico apportano un livello diverso di comunicazione anche alle persone più chiuse in se stesse.
Per questo motivo vengono impiegati per gettare un ponte comunicativo con le persone affette da autismo. E' stato rilevato che si riesce, in qualche modo, a spezzare la gabbia dell'isolamento e dei comportamenti ripetitivi (i delfini inventano giochi e trucchi sempre nuovi) tipici degli autistici.  L'autismo e la depressione sono i disturbi che meglio si prestano a questa terapia.
Ma i problemi di isolamento non sono le uniche patologie curabili con l'aiuto dei delfini.
I ricercatori del Dolphin Plus Centre in Florida hanno sottoposto con successo alla delfinoterapia anche i malati terminali, i paraplegici e le persone che hanno patito gravi amputazioni nonché ragazzi ciechi e sordociechi.

Il Delfinario di Rimini e i programmi per i bambini autistici

Nel delfinario di Rimini, i programmi per bambini autistici prevedono incontri preselettivi e colloqui degli psicologi con le famiglie, oltre a sessioni riabilitative con i ragazzi. Sono previsti anche incontri per adulti. Qui potrete trovare disponibile il loro sito.

La società per delfini e balene dell' America del Nord

Per dovere di cronaca, riporto alcune conclusioni della relazione della WDCS (Whale and Dolphin Conservation Society – North America) che ha chiesto il divieto della terapia assistita con i delfini perchè, oltre a non avere adeguati riscontri scientifici, preleva i delfini nel loro ambiente naturale e, dato il crescente numero di impianti dove si effettua la DAT, ha serie implicazioni nella conservazione e nel benessere di questi animali. Ultimo, la DAT è molto costosa mentre altre terapie disponibili sono più economiche e più facili da ottenere.
A voi le conclusioni finali!

Scritto da Angela Ballarati
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Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a scopo informativo, si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare, evitare in caso di ipersensibilità accertata verso uno dei componenti. I suggerimenti e le indicazioni descritte in quest'articolo non intendono in alcun modo sostituire le terapie consigliate dal proprio medico curante. L'autrice non è responsabile delle possibili conseguenze legate all'incompleta od erronea interpretazione del testo. Le foto e i testi sono riproducibili altrove solo citando la fonte: blog e link attivo.


lunedì 8 settembre 2014

VERBASCO o TASSO BARBASSO: utile nella tosse, per le varici e le emorroidi.

Verbascum thapsus L.

Le proprietà benefiche della pianta del verbasco




Verbasco, anche conosciuto come “tasso barbasso”, è una pianta molto comune che può raggiungere i 2 metri di altezza e la si trova ai margini delle strade, nei luoghi incolti. Originaria dell'Europa e dell'Asia, si diffonde con facilità, in Italia si trova nelle zone marittime e submontane ed io l'ho notata anche nell'hinterland milanese, a lato delle carreggiate.
 Verbasco: proprietà, benefici e usi di una pianta officinale utile per varici, emorroidi e per i disturbi delle vie respiratorie.

Pianta officinale citata da Edgar Cayce, grande guaritore americano.

Il verbasco, anche conosciuto come “tasso barbasso”, è una pianta molto comune che può raggiungere i 2 metri di altezza e la si trova ai margini delle strade, nei luoghi incolti. Originaria dell'Europa e dell'Asia, si diffonde con facilità, in Italia si trova nelle zone marittime e submontane ed io l'ho notata anche nell'hinterland milanese, a lato delle carreggiate.
Il suo nome scientifico è Verbascum thapsus e appartiene alla famiglia delle Scrofulariaceae. Il suo fusto è simile ad una verga, mentre i fiori, di colore giallo, sono riuniti in gruppo. Le foglie, di forma ovale allungata, sono vellutate e di colore verde pallido. I fiori si raccolgono in giugno-agosto, appena si aprono. Il nome della famiglia botanica a cui appartiene il verbasco, Scrofulariaceae, deriva da scrofula, un ingrossamento delle ghiandole linfatiche che, in seguito, venne identificato come una forma di tubercolosi. Gli studi scientifici hanno dimostrato che la pianta in provetta, inibisce la crescita dei batteri responsabili della Tbc, patologia che si riteneva quasi scomparsa e che oggi è tornata a seminare ansia e preoccupazione.

Cosa contiene e quando può essere utile.    

La pianta è ricca di flavonoidi che, come è ormai noto, svolgono un'azione anticancerogena oltre che antinfiammatoria  e potenziano l'azione della vitamina C. Il verbasco contiene saponine, sostanze (glucosidi) così chiamate per la loro caratteristica di formare schiuma a contatto con l'acqua, che svolgono un'azione di fluidificazione del muco e sono presenti in quasi tutte le piante. Le mucillagini che calmano la tosse, hanno un effetto antianfiammatorio ed emolliente anche nei confronti dello stomaco e dell'intestino (con azione lassativa).  I tannini hanno, come caratteristica principale, quella di essere astringenti. Contiene anche iridoidi, sostanze con proprietà antinfiammatoria, acidi fenolici e olio essenziale.
In caso di affezioni delle prime vie respiratorie, i suoi componenti risultano utili e confermano la validità del suo uso tradizionale come emolliente, espettorante, calmante e antinfiammatorio.
Per le emorroidi e le irritazioni della pelle: i principi attivi della pianta svolgono un'azione antinfiammatoria, calmante e astringente.

Come si utilizza e i rimedi di uso più comune.

L'utilizzo più comune è rappresentato dalla tisana che si ottiene versando una tazza di acqua bollente su 1 cucchiaino di fiori secchi (reperibili in qualsiasi erboristeria). Lasciate riposare 10 minuti, filtrate e dolcificate con miele. Ha un sapore dolciastro, inizialmente, ma  poi, amaro e per questo io la dolcifico un po'. Si trova in erboristeria anche l'estratto secco, in capsule e la tintura madre, ottenuta dalla macerazione in alcol alimentare e acqua, dei fiori.
Per la tosse, la faringite, il catarro,  la tracheite, la bronchite, il raffreddore e il mal di gola: bere 2  tazze di tisana al giorno o la tintura madre.
Per le emorroidi: cuocere 3 cucchiai di fiori secchi in poco latte fino ad ottenere una poltiglia. Applicatela calda, ma non troppo, sulla zona interessata, tre volte al giorno per 20 minuti, fino a miglioramento.
In caso di  leggere scottature, foruncoli, pruriti, piccole piaghe o ferite: imbevete una pezzuola nella tisana e applicatela sulla zona interessata più volte al giorno, fino a miglioramento.

Edgar Cayce e Pierantonio Di Coste.

La stesura di questa breve ricerca sul verbasco nasce dalla lettura del libro “Il manuale della salute di Edgar Cayce”. E' un libro che si consulta inizialmente per ciò di cui si soffre e poi, cattura per la quantità di informazioni utili e utilizzabili.
Edgar Cayce (1877-1945) fu il “profeta dormiente”, molto conosciuto negli USA. A lui si rivolsero personaggi famosi e, anche se il suo metodo diagnostico era decisamente paranormale, le sue cure non lo erano. Le sue cure comprendevano esercizi fisici, osteopatia, fisioterapia, idroterapia, massaggi e rimedi di tipo alimentare, a volte strani ma efficaci. Trentasei libri diffusi in milioni di copie e innumerevoli articoli su giornali e riviste sono stati scritti su Cayce, in Italia è stato studiato e tradotto da Pierantonio Di Coste, fondatore spirituale del sito Naturopataonline, e grande ricercatore e  conoscitore dello spirito umano.
Cayce, nel caso del verbasco, ne consigliava impacchi con foglie verdi direttamente sulle varici delle gambe, una volta la settimana e tè una volta al giorno.

Verbascum thapsiforme e omeopatia

Il verbasco è conosciuto anche come rimedio omeopatico ed utilizza le estremità fresche fiorite. E' un rimedio indicato per individui apatici, pigri che facilmente si distraggono presi dai loro pensieri. I sintomi fisici associati al rimedio sono dolori nevralgici soprattutto facciali e dentali con una maggiore lateralità sinistra. Verbascum viene anche prescritto per i raffreddori con catarro abbondante, lacrimazione, sensazione di orecchie otturate, tosse e voce cavernosa. I sintomi migliorano con la respirazione profonda e peggiorano con le correnti d'aria, con i cambiamenti di temperatura, masticando forte, parlando o leggendo ad alta voce. E' un rimedio prescritto soprattutto negli acuti ma che comunque necessita la prescrizione attenta di un medico omeopata.

Autore: Naturopata Angela Ballarati
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.Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a scopo informativo, si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare, evitare in caso di ipersensibilità accertata verso uno dei componenti. I suggerimenti e le indicazioni descritte in quest'articolo non intendono in alcun modo sostituire le terapie consigliate dal proprio medico curante. L'autrice non è responsabile delle possibili conseguenze legate all'incompleta od erronea interpretazione del testo. Le foto e i testi sono riproducibili, non a scopo di lucro, altrove, solo citando la fonte: autore e link attivo del blog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché è aggiornato senza nessuna periodicità, pertanto , non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.

venerdì 5 settembre 2014

RUCOLA, PROPRIETA' e BENEFICI

Rucola: benefici e proprietà terapeutiche, nutritive, afrodisiache





La rucola, è antitumorale, antidiabetica e antianemica. Il tutto confermato dalla ricerca scientifica.
Vi piace la rucola??? Siete fortunati! Sì perchè la rucola, col suo gusto piccantino, non piace a tutti ma, per quelli come me che l'adorano... ho buone notizie.Per le perennemente a dieta: la rucola fornisce 30 calorie per 100 grammi!!!

La rucola, antitumorale, dai grandi benefici nutrizionali e terapeutici: 6 proprietà nutrizionali e terapeutiche.
La coltivazione della rucola e le sue caratteristiche.
Come usare la rucola in cucina come alimento, ma anche come decotto.
La rucola nella tradizione.

La rucola, antitumorale, dai grandi benefici nutrizionali e terapeutici
La rucola, rughetta o anche ruca, contiene vitamina C che stimola il sistema immunitario e discrete quantità di betacarotene (protovitamina A: anticancerogena, utile alla vista, alla pelle...), oltre che sali minerali come il ferro (antianemico), il calcio (attenzione a chi soffre di renella)  e il magnesio, utili per la salute delle ossa, ma anche potassio e fibre. Insieme alla vitamina C, contiene ben 110 mg di vitamina C in 100 gr come i broccoli, e più del succo di limone che ne contiene 50 mg, ha fra i suoi componenti anche la K (attenzione a chi assume anticoagulanti), la A, la B5 e l'acido folico.
E' importante ricordare che la vitamina C aumenta l'assorbimento del ferro e qui ci sono entrambi, in buone quantità.

Rucola: 6 proprietà nutrizionali e terapeutiche
  1. Aiuta la digestione, stimolando la produzione di succhi gastrici.
  2. Stimola l'appetito, col suo sapore amarognolo.
  3. E' depurativa .
  4. Antidiabetica e antitumorale per il suo contenuto in sulforafano. Questa sostanza è presente nelle brassicaceae o crocifere, famiglia a cui appartiene la rucola insieme ai broccoli, al rafano, ai cavolfiori & Co., piante caratterizzate da gusto amarognolo e leggermente piccante a crudo e dall'odore di zolfo (quello sgradevole di uova marce per intenderci), quando vengono cucinate.
  5. E' antibatterica, sempre per il contenuto in sulforafano, sostanza che aiuta la pianta a difendersi da vermi e funghi e che sull'uomo ha effetto anti-cancro.
  6. Protegge la mucosa gastrica quindi è un utile alleato in caso di iperacidità e ulcera.

La coltivazione della rucola e le sue caratteristiche

La rucola, Eruca vesicaria o sativa, è una pianta erbacea annuale che raggiunge l'altezza di 50 cm. E' coltivata negli orti ma cresce anche spontanea nei campi dell'Italia centrale e meridionale. Le foglie sono di colore verde intenso con lobi irregolari e i fiori sono giallo pallido; si raccoglie da maggio a settembre. La rucola selvatica, chiamata anche rughetta, in realtà è la Diplotaxis muralis che ha sapore uguale a quello della rucola ma molto più penetrante. Seminata nel mio orto, in poche settimane era pronta per la raccolta e l'anno successivo, è cresciuta spontaneamente. Si può seminare anche in inverno, avendo l'accortezza di coprire i semi con un po' di terra. Non necessita di particolari accorgimenti e cresce bene in pieno sole o leggera ombra, al riparo dal vento, in qualsiasi tipo di terreno, meglio se calcareo ed arido (più il terreno è arido, più è saporita) perchè è sensibile ai ristagni d'acqua.La rucola coltivata è sostanzialmente annuale e non richiede antiparassitari, mentre quella selvatica è perenne. Dal momento della semina, in primavera, dopo poche settimane ha già completato la crescita e per chi non ha orto, si può seminare in vaso.  

 Come usare la rucola in cucina come alimento, ma anche come decotto

Come alimento, le foglie di rucola si consumano crude in insalata. Gli abbinamenti più riusciti sono quelli con cicoria, radicchio, ravanelli, tarassaco, crescione e soncino. Una delle mie insalate preferite è composta da: pomodorini datterini, rucola, carote e zucchine a julienne e soncino ma a volte aggiungo anche una cipollina. Il tutto condito con olio evo e glassa all'aceto balsamico (BIO). Se volete renderla più ricca e nutriente aggiungete un cucchiaino di semi di chia. E' deliziosa!
Ovviamente il massimo beneficio si ottiene con la rucola cruda ma vi sono anche dei piatti che prevedono la cottura (almeno in parte). La pasta con pomodori e rucola è molto saporita. Si usano i pomodori secchi tagliati a pezzetti con olio e aglio. A fuoco moderato si fanno ammorbidire, aggiungendo un po' di acqua e, quasi a fine cottura (5-10 minuti), viene aggiunta, la rucola tritata e si fa cuocere per altri 2-3 minuti. Saltate la pasta in padella col sugo e impiattate guarnendo con altra rucola fresca. E' un ottimo sughetto per chi è amante della rucola.
La pasta si può gustare anche con il pesto di rucola: ricetta gustosa e superveloce. Basta mettere nel mixer rucola e pecorino in rapporto di 1 a 3 (50 gr di rucola e 150 di pecorino), aggiungete i pinoli o le mandorle se preferite, l'aglio, l'olio evo e il sale. Lessate la pasta e voilà, tutto è pronto!
Ricordate che è aperitiva ma anche digestiva!
Come decotto la rucola  è utile, in caso di ritenzione di liquidi e sovraffaticamento dell'organismo, per le sue qualità diuretiche e depurative. Portare a ebollizione 5 g di foglie in 150 ml di acqua e lasciate cuocere per 10 minuti, quindi filtrate.
Dall'antichita'.
Sia nel periodo romano che in quello rinascimentale era considerata afrodisiaca, magica e sacra. Veniva utilizzata nel culto della dea Cerere, legata alle piante medicinali. I romani la chiamavano erba “lussuriosa”e ne consumavano anche i semi.
Autore: Naturopata Angela Ballarati
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mercoledì 3 settembre 2014

AVOCADO: PROPRIETA' E BENEFICI

AVOCADO: energetico, digeribile, con pochi zuccheri e tante fibre. Uso in cucina e in cosmetica naturale.

L'avocado: alimento ricco e digeribile, nonché un buon equilibratore del sistema nervoso. Per il suo contenuto ci dona una sferzata di energia con pochi zuccheri ed è idratante e alcalinizzante! Per un pasto leggero e completo è l'ideale ed è utile per i bambini in crescita, in gravidanza e in convalescenza.
 Avocado: prezioso frutto adatto a chi soffre di diabete e dalle proprietà benefiche per il colesterolo e la pelle
Per la sua ricchezza in grassi monoinsaturi, l'avocado è paragonabile alle nostre olive. Questo frutto, usato in cucina anche come dolce, è provvisto di vitamine, minerali e antiossidanti, contiene pochi zuccheri e buone quantità di fibre oltre a proteine e carboidrati. E' primo per contenuto in fosforo e vitamina B2, particolarmente utile per la salute della pelle.
L'avocado è il frutto di una pianta originaria dell'America centrale, poi diffusa anche nella zona mediterranea. E' un frutto, che si trova tutto l'anno, ha la buccia verde, nera o violacea, spessa e rugosa o sottile e, se presenta macchie nere, significa che è in stato di avanzata maturazione quindi non acquistatelo. Il frutto, al giusto grado di maturazione, è morbido al tatto, come una pera ben matura e non va mai conservato in frigorifero, ma a temperatura ambiente. La polpa è di colore giallo chiaro. 

Una ricerca in vitro, svolta dalla Facoltà di Farmacia di Waterloo, in Canada, e pubblicata sulla rivista Cancer Research, sulla leucemia mieloide acuta, ha testato una molecola presente nell'avocado (avocatin B, composto lipidico) ed ha evidenziato che si rivolge alle cellule staminali selettivamente, risparmiando le cellule sane. Ancora ulteriori studi sono necessari per elaborare un farmaco e prima dell'effettivo utilizzo, ma è una strada aperta (Health Buzz: Avocados May Hold Key to Leukemia Treatment).

 I contenuti nutrizionali dell' avocado e i suoi effetti sul colesterolo cattivo
L'Avocado è un frutto straordinario, lo so che non è un frutto italiano, che proviene dall'estero e si sa che per arrivare sino a noi viene trattato e raccolto non maturo, ma possiede virtù che ha pochi eguali, e da non molto, viene coltivato anche in Sicilia. Vi ho convinto? Leggete il resto.

Riduce i livelli di colesterolo “cattivo” (LDL), stimolando la produzione di quello “buono” (HDL) nel sangue quindi, riduce il rischio di malattie cardiache, aiuta a regolare la pressione sanguigna perchè ricco di magnesio e potassio, più della banana, ed è anche ricco in vitamina E ed A, comprovati antiossidanti che aiutano le cellule a liberarsi dei radicali liberi, rallentandone l'invecchiamento.

Contiene grassi monoinsaturi in grande quantità che come è noto sono i grassi benefici che oltre a ridurre il colesterolo, aiutano  l'assorbimento di beta-carotene. 
Aggiungere l'avocado all'insalata contenente carote aumenta l'assorbimento del beta-carotene (contenuto nelle carote) di 14 volte, ma anche del carotene contenuto nella lattuga.

Oltre ai grassi che lo compongono per circa l'80%, altri componenti nobili presenti (per il 15%) sono le proteine: sono presenti tutti e 18 gli amminoacidi essenziali, costituenti proteici facilmente digeribili rispetto alle proteine animali.
Utile per i diabetici, l'avocado non contiene amidi e pochissimi zuccheri.
FIBRE: ogni avocado ne contiene ben 10 grammi circa, in base alle dimensioni. Ottimo quindi per l'intestino e lo stomaco, le fibre danno senso di sazietà e aiutano l'intestino pigro.

Calcio e magnesio:l'avocado è ricco di questi due minerali utili per l'organismo femminile: il magnesio infatti attenua i disturbi della sindrome premestruale e il calcio, sappiamo quanto sia importante in gravidanza, allattamento e menopausa per combattere l'osteoporosi.
In caso di diarrea, in sostituzione del solito tè, preparate una crema di avocado con qualche goccia di limone...
Per quelle sempre attente alle calorie: un frutto di medie dimensioni fornisce circa 500 calorie, come 200 gr di riso o 3 uova.

Cosmesi naturali e avocado: come prendersi cura della propria pelle

Cosmesi. Con l'avocado si possono ottenere ottime maschere di bellezza.  Ha potere idratante e lenitivo in caso di irritazione e scottature. Una maschera veloce e semplice da produrre in casa si ottiene aggiungendo alla polpa frullata di mezzo avocado, un cucchiaino di miele e due cucchiai di yogurt intero. Spalmatela sul viso e lasciatela in posa per almeno 20 minuti, evitando il contorno occhi. Sciacquate con acqua tiepida. Ottimo anti-age.

Olio di avocado. E' utile e necessario aprire una parentesi e parlare dell'olio di avocado, ottenuto dalla spremitura a freddo o centrifugazione della polpa del frutto. L'avocado viene sbucciato, denocciolato e pressato. Segue la macerazione, la centrifugazione e successivamente viene rettificato per renderlo appetibile perché il suo utilizzo è alimentare e cosmetico. La migliore qualità si ottiene dalla spremitura a freddo che conserva i nutrienti ed in genere è, naturalmente di colore verde (salvo sofisticazioni con clorofilla), quelli di colore più chiaro sono stati raffinati.
Il suo contenuto in acidi grassi è molto simile a quello dell'olio di oliva, ha un alto punto di fumo e non irrancidisce facilmente. E' ricco di acidi grassi monoinsaturi e quindi utile nella prevenzione delle malattie cardiovascolari (uso moderato) e ha  un contenuto modesto di grassi saturi (quelli il cui uso deve essere limitato). L'olio di avocado è inoltre ricco di vitamina E (tocoferoli) e carotenoidi (precursori della vitamina A), fitosteroli, acidi volatili, alcoli terpenici e avocatine che costituiscono la “frazione insaponificabile”. E' grazie a quest'ultima, unitamente agli acidi grassi, a rendere l'olio di avocado un nutrimento perfetto per le pelli secche, disidratate o eczematose. Come l'olio di oliva è dermoaffine, nutre, idrata e rigenera la pelle, stimolando il rinnovamento cellulare e la produzione di collagene, nota sostanza responsabile dell'elasticità cutanea che invecchiando tende a diminuire. Queste sue proprietà, unite alla capacità di ripristinare il film idrolipidico della pelle, lo rendono prezioso ingrediente nei trattamenti antirughe, rasssodanti e antismagliature.
Per le scottature solari ungete la pelle con olio di avocado.

Trattamento per le unghie.L'olio di avocado è ricchissimo di zolfo e con il succo di limone si può utilizzare per rafforzare le unghie fragili. Miscelare il succo di 2 limoni con 50 ml di olio di avocado e prima di andare a letto ungete le unghie. Indossate un paio di guanti di cotone e lasciate in applicazione tutta la notte.

Avocado: uso in cucina, come preparare il guacamole e sfiziose insalate

GUACAMOLE, gustosa salsa da gustare su crostini di pane tostato o gallette di mais, verdure cotte o crude.
Ingredienti: 1 avocado maturo, meno di mezzo cucchiaino di paprika dolce, mezzo pomodoro maturo, mezza cipolla bianca, 1 cucchiaio da cucina di succo di limone e una presa di sale (assaggiate e salate a vostro piacimento).
Dividete in due l'avocado, privatelo del seme e della buccia. Frullate la polpa in un frullatore con la cipolla (sbucciata e tagliata) e il pomodoro a pezzi (sbollentato, sbucciato e privato dei semi). Ottenuta una crema morbida, aggiungete il succo di limone, la paprika e il sale. La vostra salsa guacamole è pronta!

INSALATA DI AVOCADO. Un'insalata sfiziosa e semplice unisce l'avocado a dadini con pomodorini datterini, olive verdi e nere da condire con olio evo, sale e limone. Divertitevi ad aggiungere anche foglie di insalata, lattuga o valeriana, germogli, carote e zucchine a julienne ...

E' sconsigliato il consumo del frutto in caso di eccessiva acidità dell'urina.

Autore: Naturopata Angela Ballarati
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Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a scopo informativo, si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare, evitare in caso di ipersensibilità accertata verso uno dei componenti. I suggerimenti e le indicazioni descritte in quest'articolo non intendono in alcun modo sostituire le terapie consigliate dal proprio medico curante. L'autrice non è responsabile delle possibili conseguenze legate all'incompleta od erronea interpretazione del testo. Le foto e i testi sono riproducibili, non a scopo di lucro, altrove, solo citando la fonte: autore e blog con link attivo. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché è aggiornato senza nessuna periodicità, pertanto , non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001. 

martedì 2 settembre 2014

Proprietà del PREZZEMOLO, ricco di VITAMINA C e FERRO.

Il PREZZEMOLO (Petroselinum crispus) è tra le piante più ricche di VITAMINA C, contiene un'elevata percentuale di VITAMINA A ed è ricco di minerali, tra cui il FERRO. 
ANTIANEMICO, DIURETICO, LASSATIVO e DEPURATIVO. 
Attenzione in gravidanza.







Il prezzemolo è una pianta aromatica molto conosciuta e usata in cucina ma è anche ricco di proprietà benefiche: è antitumorale per la presenza di antiossidanti, ha proprietà lassative, stimola l'appetito, previene l'anemia perchè ricco in ferro e, anche se non confermato dalla ricerca scientifica, trova utilità nelle irritazioni del tratto urinario, probabilmente per via della sua azione diuretica (soprattutto la radice) e, come diuretico, possiede una capacità depurativa. Promuove il flusso mestruale cioè è emmenagogo, è sudorifero e nella Medicina Cinese viene usato in caso di pressione alta.

QUALI SONO I COMPONENTI CHE LO RENDONO BENEFICO?

E' un'erba ricca di vitamine: la A, che migliora la vista e la C, che oltre a rafforzare il sistema immunitario, aumenta l'assorbimento del ferro (connubio perfetto nel prezzemolo) e aiuta nella sintesi del collagene, che rinforza i vasi sanguigni, la pelle, i muscoli e le ossa. Non è finita qui. Il prezzemolo è una buona fonte di vitamina K, utile nel mantenere i livelli di alcuni fattori della coagulazione nel sangue e altre vitamine del gruppo B. I flavonoidi lo rendono antiossidante e antitumorale perchè proteggono le cellule dai danni dell'ossidazione. Nel prezzemolo sono presenti anche l'acido folico (viatamina M o B9) che è importante per la crescita cellulare e per questo, prescritto alle donne che decidono di concepire, per prevenire l'insorgenza di malformazioni fetali e non dimentichiamoci del potassio che riduce la pressione arteriosa e contribuisce a mantenere normale il ritmo cardiaco. I minerali presenti, calcio, ferro, zolfo, rame e fosforo, rendono l'abitudine al suo consumo un gesto salutare.

GLI USI DEL PREZZEMOLO POCO (o quasi) CONOSCIUTI.

Masticare qualche fogliolina di prezzemolo fresco, aiuta a combattere l'alitosi, per il suo contenuto in clorofilla ... ma questo lo sanno anche i sassi!
Per uso esterno viene usato l'impacco di foglie pestate in caso di punture di insetti o contusioni.
LA TISANA di prezzemolo si può bere facendo riposare un cucchiaino di foglie di prezzemolo, in una tazza di acqua calda, per circa 10 minuti. Filtrare e aggiungere un po' di miele. Per la ricchezza in vitamine, soprattutto la A e la E, contribuisce a donare elasticità alla pelle. In caso di RITENZIONE di LIQUIDI, dopo aver consultato il vostro medico, si possono bere 2 tazze di tisana di foglie, versando 100 ml di acqua bollente su 4 g di foglie. Fate riposare 10 minuti e filtrate.
L'infuso si ottiene anche dai semi, che vengono bolliti come si fa con il tè.
Del prezzemolo esiste anche la Tintura Madre, indicata per amenorrea, dismenorrea, gas gastrointestinali e oliguria. E'ottenuta dalle foglie, dai semi e dalle radici che vengono macerati in alcol; dai semi, per distillazione in corrente di vapore, si ottiene l'olio essenziale. L'olio essenziale però, al contrario della pianta fresca, è moderatamente tossico ed irritante, per cui è sconsigliatissimo in gravidanza. Trova impiego in rimedi digestivi e nell'industria alimentare, che lo usa come aromatizzante.
Per chi soffre di REUMATISMI, ARTRITE o SCIATICA, 30 gocce di olio essenziale in 50 ml di olio di mandorle dolci servono per lenire il dolore. Massaggiare le zone dolenti più volte al giorno.

DESCRIZIONE BOTANICA...breve...
Il prezzemolo è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Apiaceae, che può raggiungere i 60 cm di altezza e che, in alcune varietà, le più diffuse, presenta foglie arricciate (Petroselinum crispus) ma anche liscie o piatte. I fiori giallo-verdognoli si riuniscono in piccole ombrelle, i frutti sono piccoli e i semi leggermente schiacciati. La radice è a fittone, grossa e carnosa e ricorda quella della carota. Le foglie si raccolgono dalla primavera all'autunno mentre i semi e le radici in autunno.

USO IN CUCINA.

Sicuramente, quello culinario, è l'uso più conosciuto del prezzemolo. E' fra gli ingredienti che meglio si sposa con qualsiasi pietanza, dalle salse (famosa la salsa verde che insaporisce il bollito o le verdure al vapore) alle minestre, al tocco finale per insaporire o guarnire tantissimi piatti, non a caso si dice “essere come il prezzemolo”. Non dimentichiamoci però che può essere aggiunto nei succhi di verdura (pomodoro, carote, sedano...), utili per disintossicarci e per fare un pieno di vitamine e sali minerali. L'importante è utilizzarlo a crudo, a fine cottura, per mantenere intatti i benefici e l'aroma. Si conserva in frigorifero insieme a frutta e verdura per uno o due giorni. Per mantenerlo fresco più a lungo, mettetelo a bagno in un bicchiere con l'acqua o coltivatelo in vaso sul balcone (qualcuno ancora non lo fa???).

RIMEDI E CREDENZE POPOLARI.

Vi ricordate il detto “occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio”? Beh, fin dall'antichità il prezzemolo è legato al male come mezzo di protezione. Si aggiungeva ai piatti ma anche ai bagni, per proteggersi dalle disgrazie, per evitare il concepimento ma anche per indurre le mestruazioni. Fra i rimedi popolari ho scelto quello per RENDERE LUCENTI I CAPELLI. Aggiungere mezza manciata di foglie a mezzo litro di acqua bollente e fate riposare 15-20 minuti. Lasciate raffreddare e utilizzate il preparato per sciacquare i capelli dopo lo shampoo.


PRECAUZIONI e CONTROINDICAZIONI
Il consumo alimentare della pianta fresca è considerato sicuro ma, non è ben definita la soglia di tossicità e le eventuali interazioni, per cui è meglio evitare il consumo eccessivo e, data la sua proprietà di stimolare le contrazioni uterine, è da evitare in gravidanza e allattamento. E' sconsigliato in persone con malattie renali, soprattutto per quanto riguarda l'olio essenziale. Da evitare o assumere occasionalmente in piccole quantità per chi assume anticoagulanti data l'alta presenza di vitamina K. Il prezzemolo fresco, per il suo contenuto in psoralene, una sostanza che può causare irritazione nelle persone sensibili, se maneggiato a lungo può provocare arrossamenti e fotosensibilità e aumento della predisposizione alle scottature solari. E' velenoso per pappagalli, gatti e piccoli animali che però evitano di cibarsene.

E PER FINIRE... George Ohsawa, fondatore della macrobiotica, usava dire che il prezzemolo crudo non dovrebbe mai mancare sulla vostra mensa!


Scritto da Angela Ballarati
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Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a scopo informativo, si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare, evitare in caso di ipersensibilità accertata verso uno dei componenti. I suggerimenti e le indicazioni descritte in quest'articolo non intendono in alcun modo sostituire le terapie consigliate dal proprio medico curante. L'autrice non è responsabile delle possibili conseguenze legate all'incompleta od erronea interpretazione del testo. Le foto e i testi sono riproducibili, non a scopo di lucro, altrove, solo citando la fonte: autore e blog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché è aggiornato senza nessuna periodicità, pertanto , non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001. 



















mercoledì 27 agosto 2014

OLIO ESSENZIALE DI CEDRO per l'acne, capelli e dolori reumatici

Olio essenziale di cedro: benefici per capelli, modi d'uso e proprietà terapeutiche

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L'olio essenziale di cedro è efficace in caso di acne, foruncolosi e pelle grassa, per la sua proprietà astringente.  Aiuta nei dolori reumatici per il suo potere antidolorifico ma anche per il raffreddore, perchè è espettorante e antisettico. Stimola la crescita del capello migliorando la circolazione del cuoio capelluto.

Olio essenziale di cedro: benefici per capelli, modi d'uso, proprietà terapeutiche e rimedi naturali

I benefici dell'olio essenziale di cedro:

  1. Psiche: favorisce l'autostima, apporta coraggio ed energia alleviando lo stress e gli stati d'ansia, agevola il cambiamento nei periodi dove cambiare è fisiologico e necessario. Se inalato, aiuta la nostra determinazione nel raggiungere un obiettivo rendendoci più stabili nelle decisioni prese. Secondo studi condotti dal dottor Terry Friedmann ha effetto calmante e antidepressivo sul sistema nervoso centrale, caratteristica che si nota in tutti gli oli ricavati dalle piante secolari. Dona forza, vigore e infonde saggezza e calma. Come tonico ha proprietà afrodisiache.
  2. Capelli: come anche altri oli essenziali è rubefacente, cioè richiama il sangue in superficie e, aumentando l'irrorazione sanguigna e il microcircolo, aumenta il trofismo fisiologico combattendo la caduta e mantenendo una capigliatura sana e nutrita. Ottimo per i capelli eccessivamente grassi o secchi.
  3. Dolori mestruali: in passato veniva utilizzato per regolare il ciclo mestruale, attenua nausea e crampi mestruali.
  4. Dolori articolari: ha effetto analgesico e antinfiammatorio  e agisce attenuando la sensazione dolorosa nelle forme artritiche.
  5. Favorisce la cicatrizzazione e disinfetta perchè antisettico,  proprietà che accomuna tutti gli oli essenziali.
  6. Per le sue proprietà astringenti e antisettiche è utilizzato come lenitivo per la pelle irritata, affetta da dermatiti ed eczemi, per i pori dilatati del viso e foruncoli. Una quantità eccessiva di quest'olio, tuttavia, può causare irritazione.
  7. Raffreddore e tosse: in inverno è ideale in caso di raffreddore, per liberare il naso chiuso,  aiuta l'espettorazione decongestionando l'apparato respiratorio, in caso di tosse.
  8. Repellente per gli insetti: sin dall'antichità veniva usato per costruire abitazioni, oltre che per il legname pregiato anche per l'aroma sprigionato che funzionava come repellente; inoltre funziona come calmante per il prurito causato dalle punture degli insetti.

Le origini e la storia dell'olio essenziale di cedro

Il cedro da cui si ottiene l'olio essenziale è uno degli alberi più importanti del Nord America , luogo d'origine. Juniperus Virginiana o Red Cedar cioè Cedro Rosso, appartiene alla famiglia delle Cupressaceae ed  è un albero alto fino a 30 metri con un legno rossastro, profumato, pregiato e di facile lavorazione, usato per fabbricare mobili, ma anche per le matite! Si distingue dal Cedrus Atlantica che è della famiglia delle Pinaceae e deve il suo nome alle montagne dell'Atlante che attraversano Marocco e Algeria; anche da questo cedro si ottiene un olio essenziale che, nonostante la distanza botanica, somiglia a quello del cedro rosso. La fonte principale di olio essenziale di “legno di cedro” è comunque il ginepro rosso della Virginia.
L'albero maestoso del cedro è simbolo di longevità e imponenza, il suo legno era considerato incorruttibile: “Le assi della nostra casa sono di cedro” significava preservare l'anima dalla corruzione. Il profumo prodotto dalle foglie è così intenso che se si cammina nelle vicinanze di un albero di cedro in una giornata ventilata, lo si può individuare dal profumo prima di vederlo. L'olio, estratto per distillazione in corrente di vapore dalla corteccia o segatura del cedro rosso, è stato forse il primo olio ad essere estratto: gli Egizi ne facevano uso per le pratiche di mummificazione, ma anche come cosmetico. Il tempio di Re Salomone fu edificato con i famosi cedri del Libano, oggi molto rari, e anche gli Indiani d'America lo conoscevano e lo consideravano sacro.  Lo bruciavano, inalandone i fumi, perchè liberava le cavità, rilassava la laringe e calmava l'anima. L'olio essenziale è un liquido  di colore giallo pallido-arancio, con un profumo  dolce e molto intenso, simile a quello della canfora con una nota legnosa, morbida e balsamica. Nota di base: profumo caldo e pesante con minor volatilità, ricavato dai legni, dalle resine e dalle spezie, con effetto tonificante e purificante che apporta benefici all'apparato respiratorio. Sul piano psichico apporta stabilità e forza.

Come usare l'olio essenziale di cedro: lista di modi d'uso pratici:

Tosse grassa e raffreddore: suffumigi con l'olio essenziale di cedro

In caso di tosse grassa e raffreddore: fare suffumigi con 3-4 gocce di olio essenziale in acqua bollente, in alternativa aggiungere 3 gocce ad un cucchiaio di olio di mandorledolci, da stendere, con un lieve massaggio, sul petto, aiuta anche a liberare il naso.

Contrastare la caduta dei capelli, rimuovere la forfora e per rendere i capelli meno grassi

Per i capelli grassi ma anche per la forfora e per contrastare la caduta, aggiungere 15 gocce in 50 ml direttamente nello shampoo, meglio se delicato, senza parabeni e agenti schiumogeni. Per stimolare la ricrescita dei capelli, per esempio in caso di alopecia, frizionare sul cuoio capelluto una miscela di olio di jojoba o mandorle dolci con olio essenziale (10 gocce in 30 ml).  Se si hanno i capelli grassi non applicare più di una volta a settimana.

Favorire il benessere in casa e negli ambienti attraverso i diffusori di oli essenziali

Negli umidificatori o diffusori per infondere calma. Quello di legno di cedro, è un olio essenziale che fa parte di quelli che favoriscono il benessere psichico e il rilassamento.

Placare dolori mestruali e attenuare i dolori reumatici

Un leggero massaggio nella zona pelvica per contrastare nausea e crampi mestruali.
Per i dolori reumatici aggiungere 15 gocce di olio di cedro in 50 ml di olio di mandorle, jojoba o d'oliva e dopo aver massaggiato la parte dolente, coprire con un panno di lana caldo.

Problematiche che riguardano l'epidermide: pelle grassa, acne, foruncoli, Pelle irritata, eczemi o dermatiti

In caso di pelle grassa, acne e foruncoli è possibile fare degli impacchi aggiungendo a mezzo bicchiere di acqua minerale, 8 gocce di olio ess. di cedro. Imbibire una garza sterile e applicare sul viso sino a riscaldamento, poi cambiatela continuando così per un quarto d'ora. L'olio essenziale può essere aggiunto, nella misura di 10 gocce in 50 ml, alla crema abituale. Io uso l'olio essenziale, diluito in acqua minerale per ottenere un tonico-viso, è disinfettante e astringente; 4 o 5 gocce in 40 ml di acqua servono da tonico prima della crema da giorno. Evitare accuratamente il contorno occhi e preparatene piccole quantità per avere sempre il massimo dell'efficacia.
Pelle irritata, eczemi o dermatiti? Tamponare con un batuffolo di cotone le zone da trattare, 4 o 5 gocce in 30 ml di acqua minerale. Si consiglia sempre di testare l'eventuale sensibilità verso il prodotto, tamponandolo nell'incavo del braccio, se compaiono irritazioni o brufoletti rossi entro 48 ore, evitare l'uso.

Antitarme: l'olio essenziale di cedro è un potente antitarme e dona fragranza oltre a proteggere i nostri abiti

Antitarme. Versare alcune gocce di olio essenziale su pezzi di legno, terracotta o vecchi sacchetti profuma-biancheria (rinnovando il profumo) e riporre negli armadi. Potete anche realizzare dei sacchetti “fai-da-te” utilizzando vecchi sacchetti (quelli dei confetti vanno benissimo) da chiudere con nastri colorati, riciclati. All'interno si possono inserire erbe essiccate (lavanda, chiodi di garofano, foglie di alloro) ma anche scorze di arancia o limone essiccati ai quali aggiungerete gocce di oli essenziali come il cedro appunto, ma anche il bergamotto, la cannella o l'immancabile lavanda.

Avvertenze particolari e possibili controindicazioni

L'olio essenziale di legno di cedro è un olio di regola ben tollerato ma può dar luogo a fenomeni allergici o di reazione in pelli sensibili, quindi si consiglia sempre di testare il prodotto. Evitare l'uso in gravidanza, allattamento e su bambini piccoli.
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Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a scopo informativo, si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare, evitare in caso di ipersensibilità accertata verso uno dei componenti. I suggerimenti e le indicazioni descritte in quest'articolo non intendono in alcun modo sostituire le terapie consigliate dal proprio medico curante. L'autrice non è responsabile delle possibili conseguenze legate all'incompleta od erronea interpretazione del testo. Le foto e i testi sono riproducibili, non a scopo di lucro, altrove, solo citando la fonte: autore e blog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché è aggiornato senza nessuna periodicità, pertanto , non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001. 

martedì 5 agosto 2014

OLIO ESSENZIALE DI BERGAMOTTO, PROPRIETA' ed UTILIZZO

Olio di bergamotto: antinfiammatorio e cicatrizzante naturale è ottimo per l'acne. Utile aggiunto al tonico o alla crema autoprodotta

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L' olio essenziale di bergamotto è utilizzato per l'acne, come antinfiammatorio e cicatrizzante, e nei problemi intestinali. Trova impiego come tonico con proprietà antidepressive, infonde ottimismo, chiarezza e serenità riducendo gli stati d'ansia.
Le proprietà dell'olio essenziale di bergamotto e i benefici nell'uso dell'impiego nei rimedi naturali
Il bergamotto o Citrus Bergamia è un agrume della famiglia delle Rutaceae (genere Citrus) la cui origine è incerta: per alcuni deriverebbe da altre specie di agrumi (arancio, limone...), per altri sarebbe una specie a sé o ancora una sottospecie dell'arancio amaro.  L'origine del suo nome è altrettanto incerta, quella più verosimile è dal turco Bergamundi, pero del Signore, per la sua somiglianza con la pera bergamotta. E' probabile che sia specie autoctona della Calabria dove si coltiva almeno dal 1750, per l'estrazione dell'essenza. La sua zona di produzione è prevalente nella provincia di Reggio Calabria (il 90% della produzione mondiale), nella zona costiera pianeggiante e riparata dal vento. In questa provincia il bergamotto trova il suo habitat migliore, certificato dal fatto che anche se è coltivato in Costa d'Avorio, Argentina e Brasile, la resa è nettamente inferiore e anche la qualità dell'essenza. Il bergamotto è una pianta che adora il sole (come tutte le essenze) e mal sopporta le basse temperature; viene riparato dai venti marini con filari di pini.  E' un albero di 3-4 metri con fiori bianchi molto profumati, e foglie lucide e carnose, come quelle dell'arancio, che non cadono mai. Il frutto è grande come un'arancia o poco più con un colore giallo intenso, pelle liscia e sottile ed è schiacciato ai poli.
Il frutto non è molto gradevole e viene utilizzato in spicchi nel tè, in sostituzione del limone, nelle insalate e come scorzette candite. La buccia è molto aromatica e viene usata per alcuni prodotti artigianali e per la produzione di un liquore chiamato Bergamino. Il suo succo è molto amaro e viene aggiunto ai succhi di frutta come amaricante, contiene una grande quantità di acido citrico (66 grammi per litro), infatti viene usato come fonte di acido citrico naturale. Ultimo dato, non per importanza, da ricerche scientifiche effettuate dall'Università di Catanzaro è emerso che il succo,  molto ricco di polifenoli,  per l'azione di due flavonoidi in particolare, ad azione simile alle statine, ha la capacità di abbassare il colesterolo, normalizzando un quadro lipidico alterato.
Il suo utilizzo riguarda soprattutto gli oli essenziali.

Olio essenziale di bergamotto: composizione e impiego nella cultura popolare

L'olio essenziale di bergamotto deriva dalla spremitura della buccia del frutto maturo, presenta un colore giallo verdognolo ed è uno degli oli più comunemente impiegati nell'industria dei profumi, anche perchè si miscela bene con quasi tutti gli altri oli. Si è diffuso in tutto il mondo perchè è il componente base dell'acqua di colonia fin dal 1704, quando un emigrante italiano avviò nella città di Colonia appunto, la produzione dell'omonimo profumo. Il suo uso si estende dalle acque di toilette, all'aroma per il tè, Earl Grey. Il suo aroma è dolce, penetrante e molto fresco come quello degli altri agrumi ma, si distingue per un'ulteriore fragranza simile alla lavanda. Nota di testa, indica una fragranza fresca, fruttata con una minore persistenza rispetto agli altri oli. Per produrre un litro d'olio sono necessari ben 200 Kg di frutti!

Cosa contiene e quando utilizzarlo


I componenti principali della frazione volatile (95%) dell'olio di bergamotto, sono l'acetato di linalile che possiede potere antivirale, il linalolo e il limonene, prezioso antisettico e tonificante mentre per la frazione non volatile le componenti principali sono le cumarine e le furanocumarine (bergaptene, responsabile della fototossicità).
L'olio di bergamotto trova impiego nella medicina popolare italiana da secoli, soprattutto contro le febbri (comprese quelle malariche) e le problematiche gastro-intestinali: perdita dell'appetito, parassitosi e coliche E' antimicrobico, antinfiammatorio e cicatrizzante. Antisettico e antispasmodico, come disinfettante è ottimo contro l'alitosi, attiva la digestione ed elimina il meteorismo intestinale. Più recentemente gli aromaterapisti hanno scoperto le sue proprietà antidepressive, infonde ottimismo, chiarezza e serenità riducendo gli stati d'ansia, di agitazione e paura, aiuta a combattere le angosce alzando il tono dell'umore. La sua azione sul sistema nervoso è rilassante e conciliante un riposo fisiologico.
Per le sue qualità disinfettanti è utile per combattere le infezioni dell'apparato genitale: leucorrea e pruriti. Valido rimedio per l'acne, promuove il ripristino ad un fisiologico Ph, per l'eczema e la psoriasi, in dosi moderate. E' anche balsamico per le vie respiratorie. In cosmetica viene sfruttato l'olio di bergamotto per la sua ricchezza di antiossidanti unita ad una profumazione molto gradevole.
Poiché il bergamotto, come le altre essenze agrumarie, aumenta la fotosensibilità dell'epidermide, favorisce l'abbronzatura quando è applicato in forma molto diluita ma non protegge dai raggi ultravioletti del sole, nocivi per la nostra pelle, quindi non usare prima di esposizione. Negli anni '60 i componenti dell'olio (furocumarine come il bergaptene) sono stati usati come acceleratori d'abbronzatura ma sono stati successivamente banditi dai filtri solari, dopo il '95, per essere fotocancerogeni.

Utilizzo pratico e proprietà dell'olio essenziale

Qualche goccia nel diffusore o negli umidificatori dei termosifoni aiuta a rilassare e apporta una nota di gioia nell'ambiente.
Per le irritazioni o infezioni ai genitali: aggiungere 10 gocce di olio essenziale di bergamotto in 3 litri di acqua in una bacinella. Immergere la zona da trattare (semicupio) per almeno 15 minuti, per 1 o 2 volte al giorno fino a miglioramento.
Gargarismi: aggiungere 4 gocce di olio essenziale ad un bicchiere di acqua con cui farete degli sciacqui e gargarismi per 2 volte al giorno per disinfettare il cavo orale in caso di  stomatiti, gengiviti o  di alitosi.
Pelle: Agisce a meraviglia nei problemi di pelle grassa in quanto, come tutti gli agrumi, possiede potere detergente e risulta utilissimo in caso di acne perchè antinfiammatorio e cicatrizzante. Si possono aggiungere 3 gocce al tonico detergente o nella crema idratante.  Una volta a settimana si possono effettuare bagni di vapore al viso, per dilatare i pori e pulire la pelle in profondità. In una pentola di acqua bollente aggiungere 5 gocce di olio essenziale e tenere il viso sopra il vapore per 10-15 minuti, con dei fazzolettini o delle garzine spingere dal basso verso l'alto (non strizzare perchè infiammate) per togliere i comedoni. Tamponate con un tonico e stendete un velo di gel all'aloe (pura al 100%) o crema alla calendula. E' possibile dopo i vapori utilizzare una maschera all'argilla che remineralizza ed è sebo-riequilibrante.
Massaggio anti-stress: aggiungere 8 gocce a 30-40 ml di olio di jojoba o mandorle dolci e massaggiare delicatamente, con movimenti circolari, le tempie oppure, in alternativa, due gocce sul fazzoletto, da inalare al bisogno.
Impacchi per acne. In un bicchiere d'acqua aggiungere 5 gocce di olio essenziale e lasciare in posa, una garzina imbevuta, fino a quando si riscalda. Ripetere l'operazione per qualche giorno fino a miglioramento.
Per eczema o psoriasi oltre all'impacco è possibile diluire 10 gocce in 30 ml di olio vettore (jojoba o mandorle dolci) massaggiando sulle zone affette.
In caso di febbre, 4 o 5 gocce di olio essenziale in acqua fredda (un bicchiere) per impacchi sui polpacci.

Avvertenze e controindicazioni sull'uso

L'olio essenziale di bergamotto è molto pregiato e quindi facilmente soggetto a contraffazioni; viene tagliato con essenze sintetiche o di scarsa qualità.
E' importante che la scelta cada su prodotti di qualità che ripagano in termini di benefici, l'olio deve esser purissimo, meglio se BIO e ottenuto con spremitura a freddo.
Attenzione: l'olio essenziale di bergamotto in linea di massima è ben tollerato, diluito in olio base. Non esporsi al sole, dopo l'uso perchè contiene furocumarine che sono fototossiche e possono causare pigmentazione scure sulla pelle ma anche ustioni, infatti alcuni oli vengono defurocumarinizzati senza alterarne le proprietà. Porre particolare attenzione in caso di bradicardia, asma e glaucoma. Non usare in gravidanza, allattamento e in bambini piccoli.
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Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a scopo informativo, si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare, evitare in caso di ipersensibilità accertata verso uno dei componenti. I suggerimenti e le indicazioni descritte in quest'articolo non intendono in alcun modo sostituire le terapie consigliate dal proprio medico curante. L'autrice non è responsabile delle possibili conseguenze legate all'incompleta od erronea interpretazione del testo. Le foto e i testi sono riproducibili, non a scopo di lucro, altrove, solo citando la fonte: autore e blog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché è aggiornato senza nessuna periodicità, pertanto , non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.