martedì 14 gennaio 2020

Ribes Nigrum o ribes nero: raffreddori, allergie e dolori


RIBES NIGRUM
Cosa contiene, quando è utile, alcuni studi, curiosità, cosa scrive Mésségue e le controindicazioni
foto di Pezibear


Il ribes nigrum, ribes nero, appartiene alla famiglia delle Grossulariaceae ed è un arbusto spontaneo, alto circa 2 m, che cresce sulle Alpi, nei boschi e lungo i corsi d’acqua. E’ originario delle zone montuose Europee e Asiatiche.

I piccoli frutti sono profumati e aciduli e, anche se cresce spontaneo, si ritiene che sia stato selezionato dall’uomo e che anche il suo sapore abbia subito dei cambiamenti.

Alcuni  nomi locali: Cassis in Toscana, Uva rama in Piemonte, Canestrei in Lombardia, Uva spina nera in Emilia.

E’ privo di spine. I fiori sono piccoli, giallastri e coperti di peli.

Le bacche sono nere all’esterno e rosse all’interno. Compaiono tra agosto e settembre.

Le foglie hanno bordi seghettati e sulla pagina inferiore presentano delle ghiandole che secernono un odore particolare.

I germogli si raccolgono in primavera, le foglie da giugno a luglio ed i frutti in piena estate.

Le foglie essiccate si conservano in recipienti di vetro scuro e i frutti si consumano freschi.
Cosa contiene


I frutti sono ricchissimi di vitamina C (175 mg in 100 g, il triplo dell’arancia e del limone) e betacaroteni, contengono acidi organici, come il malico e il citrico.
Buono è il contenuto di azoto, bromo, calcio, ferro, magnesio, manganese, potassio, zinco e zolfo.
Le foglie contengono terpeni, acidi fenolici, tannini, flavonoidi e oli essenziali.


Utilizzo


Come alimento, il ribes si consuma fresco oppure come marmellate e succhi.  Il succo  di ribes è rinfrescante e dissetante.


La tisana si ottiene versando 100 ml di acqua bollente su 5 g di foglie, si copre e si lascia in infusione per 10 minuti, quindi si filtra. Le foglie vantano proprietà  diuretiche e antireumatiche.


La tintura madre si ottiene dalla macerazione, in una miscela di alcol alimentare e acqua, delle foglie. Si filtra e si utilizza. Si trova pronta nelle erboristerie e farmacie specializzate.

Il macerato glicerinato si produce lasciando macerare i germogli della pianta in una miscela di alcol alimentare e glicerina. Si lascia decantare, si spreme il residuo, si filtra e si diluisce in acqua, glicerina e alcol. Come per la tintura madre, si acquista  pronto all’uso nelle erboristerie e farmacie specializzate.
Il gemmoderivato di ribes nigrum è utilizzato in fitoterapia dagli inizi del Novecento per le sue proprietà antinfiammatorie.

Il succo di bacche di ribes nero è indicato nella fragilità capillare.


Anche i semi sono utilizzati, si produce un olio impiegato soprattutto nell’industria cosmetica per il suo gusto poco piacevole. Si ritiene possa diminuire i sintomi menopausali e la sindrome premestruale.



Quando è utile il ribes nero

E’ un diuretico e depurativo

La pianta stimola l’attività renale e la disintossicazione del fegato. Le foglie di ribes contengono sostanze che favoriscono l’eliminazione di acido urico e delle purine, abbassando contemporaneamente la pressione arteriosa; sono indicate nel trattamento delle diarree, della gotta, delle cistiti,  dei reumatismi e nell’arteriosclerosi.
Si utilizza l’infuso, lontano dai pasti.
Come disintossicante si può associare la tintura madre di carciofo, noto depurativo epatico.


Manifestazioni allergiche: rinite, orticaria, asma allergica

I principi attivi contenuti nella pianta sollecitano la produzione di cortisolo, simile al cortisone (cortisone-like), da parte delle ghiandole surrenali, risultando antinfiammatori senza produrre gli effetti negativi tipici del farmaco.
Si utilizza il gemmoderivato.
L’utilizzo del macerato di ribes nigrum, anche se cortisone-like, non ha gli effetti istantanei del cortisone. In genere viene indicato dai terapeuti come preventivo e da valutare con il proprio medico curante.
I fitoterapeuti e i naturopati lo consigliano in caso di congiuntiviti allergiche, asma, riniti allergiche e per tutte quelle sintomatologie derivanti da allergie a paritaria, pollini, ambrosia ecc…


Raffreddore, mal di gola e sintomi influenzali

 Il gemmoderivato e l’infuso di Ribes Nigrum vengono impiegati anche in caso di raffreddore  e sintomi influenzali, viene considerato un febbrifugo.



Artrite e reumatismi

L’attività antinfiammatoria del ribes nigrum trova indicazione nei dolori artritici e reumatici. Si utilizza la tintura madre e l’infuso.

Immunomodulatore

Il Ribes viene considerato un immunomodulatore e un protettore metabolico. E’ utile in caso di patologie infiammatorie come l’artrite reumatoide e le malattie metaboliche come il colesterolo alto, la pressione alta e i trigliceridi alti. Viene, in genere, prescritta la tintura madre.



Ricostituente e tonico

Il succo di ribes nero rappresenta un buon ricostituente in virtù delle vitamine e sali minerali contenuti.

Vasotonico

La sua azione vasotonica si esplica per il contenuto in vitamina C e antociani, noti antiossidanti che aiutano in caso di fragilità capillare e cattiva circolazione periferica. E’ adatto quindi anche in caso di emorroidi, couperose, insufficienza venosa e disturbi della retina.


Ribes Nigrum e fitoterapia veterinaria

Il gemmo derivato di Ribes è adatto anche per i nostri amici a quattro zampe. Viene prescritto per infiammazioni in genere,congiuntiviti, allergie, dermatiti e sintomatologia e stati dolorosi osteoarticolari.



Mességué:

“Il ribes nero è astringente sudorifero ed è un tonico formidabile; agevola le funzioni di tutti gli organi del sistema digestivo, arresta le diarree croniche, lenisce le coliche e i dolori di stomaco, è efficace contro le emicranie, è febbrifugo e guarisce molte infezioni della bocca e del retrobocca (angine, mal di gola, infiammazione delle tonsille, gengiviti, ecc.). Ma prima di tutto è un ottimo diuretico e un ottimo rimedio contro i reumatismi.
Ho guarito moltissimi sofferenti di reumatismi cronici ricorrendo solo  a  bagni e infusi di ribes nero. Le stesse applicazioni sono indicate a restituire l’uso dei reni e della vescica agli infelici che sofrono di calcoli o di ritenzione delle urine. Godetevi a volontà il succo di ribes nero crudo o cotto: la stanchezza, i disturbi di fegato, l’artrite, i malanni del sistema urinario, non saranno più che cattivi ricordi. Le foglie della pianta, strofinate sulle punture d’insetti, leniscono meravigliosamente il dolore.”

Alcuni studi pubblicati sul Ribes

Questa review, del Dipartimento di Scienze della Nutrizione Umana dell’Illinois (USA), riassume gli studi degli ultimi dieci anni e fornisce informazioni aggiornate sul ribes nigrum. Gli antociani contenuti sono una ricca fonte di sostanze con proprietà antiossidanti, antimicrobiche antinfiammatorie. Inoltre possono migliorare la salute umana generale, in particolare nelle malattie associate all’infiammazione e alla regolazione della glicemia (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31454085 - https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31035378 ).

L’Università coreana ha studiato il fotoinvecchiamento della pelle sottoposta a raggi UVB. Il trattamento con Ribes N. ha alleviato i disturbi da fotoinvecchiamento nei fibroblasti cutanei umani (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29768726).

In Turchia le foglie di Ribes sono impiegate nella tradizione popolare per curare le ferite. Sono state studiate le proprietà delle specie di Ribes che crescono in Turchia per valutare la loro attività nella guarigione delle ferite. Sono stati utilizzati estratti  di metanolo delle foglie che hanno aumentato significativamente la resistenza alla rottura della ferita, la riduzione dell’area dei tessuti  interessati e diminuito l’indice di stress ossidativo (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30902746).

Nel Pakistan settentrionale il Ribes Nigrum viene utilizzato nella medicina popolare come rimedio dei reumatismi e dei dolori articolari. Lo scopo dello studio era osservare l’efficacia dell’estratto acquoso etanolico di Ribes Orientale nel trattamento dell’artrite reumatoide ed i risultati supportano il suo utilizzo nel trattamento dell’artrite reumatoide umana.

In questa pubblicazione https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31134806 viene valutata la presenza di antociani nel plasma e nelle urine. E’ importante per valutare il metabolismo degli antociani e la presenza, dopo l’ingestione, di principi biologicamente attivi  visto che i dati sull’assorbimento degli antociani sono molto limitati. Le antocianine prevalenti nel Ribes N. sono delfinidina e la cianidina, rutinosidi. A cinque uomini che assumevano estratto di Ribes N. sono stati eseguiti dei prelievi  e si è rilevato che il picco di concentrazione nel plasma e nelle urine è stato raggiunto dopo 2 ore dall’ingestione. Inoltre la concentrazione di acido protocatecuico è aumentata in modo significativo (questo acido è un metabolita dei polifenoli con comprovata azione antiossidante).

Breve parentesi sull’acido protocatecuico. Secondo la professoressa di scienze alimentari del College of Agricultural dell’Università dell’Illinois, che ha  studiato la buccia dei chicchi di caffè (prodotto di scarto) ricca di acido protocatecuico e acido gallico, questi composti mostrano una capacità antiossidante di molto superiore alla media.


Approfondimento: gli antocianosidi


Gli antociani o antocianosidi sono glucosidi della famiglia dei flavonoidi (raggruppati a volte sotto il nome di vitamina P) responsabili per i colori rosso, blu e violetto di fiori e frutta. Il codice E163 è loro attribuito come additivo alimentare.
Sono presenti in grandi quantità nell’aronia, nelle bacche del sambuco, nelle arance, naturalmente nel ribes, e in minor quantità nella banana, nella pera, nella patata. Non si rilevano nelle piante acquatiche perché necessitano della fotosintesi e di una intensità luminosa tale da non poter essere raggiunta sott’acqua.
Gli antociani sono antiossidanti. Aiutano a neutralizzare i radicali liberi (azione scavenger) risultando antidoto naturale contro l’invecchiamento. Svolgono un’azione protettiva sul microcircolo aiutando in caso di fragilità capillare, ma anche di ritenzione idrica e cellulite.
Agli antociani vengono attribuite proprietà antiaggreganti piastriniche che, insieme all’azione vasodilatatoria e antiossidante, li  rendono protettivi del sistema cardiovascolare.

Curiosità e un po’ di storia

Il Cassis (nome del frutto in francese) o Creme de Cassis è un noto liquore a base di bacche di ribes.
Il suo nome, per alcuni deriverebbe dallo scandinavo, per altri dall’arabo. Quando i Mori raggiunsero la Spagna, in cerca di un surrogato per produrre una bevanda a base di rabarbaro (Rheum ribas), scoprirono il Ribes Nigrum e lo utilizzarono.
Il Ribes rosso o Ribes Rubrum, appartiene alla stessa famiglia del Nigrum, ma le sue proprietà fitoterapiche sono nettamente inferiori. Questo è il motivo per cui viene impiegato nella produzione di sciroppi, marmellate e macedonie e non in fitoterapia.

Controindicazioni. Il Ribes Nigrum è sconsigliato in caso di ipertensione, patologie renali, epilessia e può interagire con anticoagulanti e psicofarmaci. Per la sua azione cortison-like, potrebbe causare nel lungo periodo ritenzione idrica. Sconsigliato l’uso in gravidanza e nei bambini di età inferiore ai 3 anni. Il consulto medico è sempre vivamente consigliato.



Scritto da Angela Ballarati
Metti “mi piace” sulla mia pagina facebook: benessere natural-mente
Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a scopo informativo, si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare, evitare in caso di ipersensibilità accertata verso uno dei componenti. I suggerimenti e le indicazioni descritte in quest'articolo non intendono in alcun modo sostituire le terapie consigliate dal proprio medico curante. L'autrice non è responsabile delle possibili conseguenze legate all'incompleta od erronea interpretazione del testo. Le foto e i testi sono riproducibili, non a scopo di lucro, altrove, solo citando la fonte: autore e link attivo del blog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché è aggiornato senza nessuna periodicità, pertanto , non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.




Nessun commento:

Posta un commento