Achillea millefoglie: emostatica, antinfiammatoria, antispasmodica, carminativa, coleretica ed antimicrobica
Utile nei disturbi digestivi, in caso di emorroidi, per ragadi e bruciature
Cosa scrive Messèguè
Utilizzo e controindicazioni
Storia e simbologia
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L’Achillea millefolium (Yarrow), il cui nome deriva dal
greco Achylleys, immortale, e dal latino Millefolium, dalle tante foglie,
appartiene alla
famiglia delle asteracee o compositae.
E’ molto comune nell’Italia settentrionale, nei prati e
negli incolti, lungo i margini dei sentieri fino a 2200 m. Non soffre la siccità
o il freddo, ma l’umidità. E’ spontanea in tutto l’emisfero boreale.
Alcuni nomi locali attribuiti sono: sanguinella in
Toscana, Erba del soldato, Erba del marchese, Stagna dora, Stagna sangue in
Liguria, Erba de feridas in Sardegna.
Possiede un rizoma
ramificato e strisciante ed il fusto,
diritto, può raggiungere i 60 cm di altezza.
Le foglie sono
a forma di penna, lunghe e frastagliate a cui si deve il nome, millefolium.
I fiori,
bianchi o rosati, formano una specie di tettuccio uniti l’uno con l’altro.
Le parti utilizzate (droga) sono le sommità fiorite e le
foglie che si raccolgono durante la
fioritura. Subito prima della fioritura completa,consiglia Mességué, tra giugno
e agosto.
Si essicca in
luogo aerato, teme la luce e l’umidità.
Si conserva in
barattoli di vetro ben chiusi.
Si trova in tutti i prati asciutti e non è difficile coltivarla, basta seminarla in un luogo
ben soleggiato. Darà ogni anno delle pianticelle a patto di non estirparne le
radici.
Per la coltivazione
è possibile acquistarla nei garden e interrarla, in primavera, in luoghi soleggiati e asciutti rispettando la distanza di 20/30 cm fra una
piantina e l’altra.
Cosa contiene
L’achillea (i fiori e le foglie) contiene: terpeni, flavonoidi,
steroli, lattoni, cumarine. Acidi
organici come l’acido salicilico e il
caffeico che le conferiscono proprietà antinfiammatorie e che stimolano la
ricostruzione dei tessuti.
Contiene tannini la cui azione astringente è utile per
fermare le emorragie.
Gli alcaloidi contenuti riducono gli spasmi digestivi e
uterini aumentando la secrezione di bile.
Gli oli essenziali, achilletina e achilleina, stimolano
la coagulazione del sangue, mentre il camazulene, olio essenziale contenuto
anche nella camomilla, rilassa la muscolatura liscia dello stomaco, quindi la
rende indicata in caso di crampi allo stomaco. Altri oli essenziali sono
l’azulene, il beta-pinene, il tujone, borneolo e il cariofillene.
Utilizzo
In cucina si utilizzano le giovani foglioline,
con altre erbe selvatiche, nelle minestre, nelle insalate, con rucola e
valerianella per esempio, o anche nelle torte salate insieme a zucchine o altre
verdure a piacimento. Con l’achillea si aromatizzano burro e liquori. Gli
estratti di achillea sono sicuri nelle bevande, ma il prodotto finito deve
essere privo di tujone (il tujone, presente anche nell’assenzio e nel tanaceto,
è neurotossico).
Il gusto è amarognolo, meno quello delle giovani foglie
che è più aromatico, ma quando sono più vecchie, le foglie sono più amare e
anche l’aroma è più intenso per cui molti le utilizzano come spezie.
La tisana si ottiene versando 200 ml di acqua
bollente su 2 g di pianta (2 cucchiaini da tè), lasciare in infusione per 10
minuti, quindi filtrare.
Il decotto si ottiene versando 2 cucchiai di
pianta intera in 300 ml di acqua, si porta ad ebollizione e si lascia bollire
per 5/10 minuti. Il decotto si utilizza esternamente: nell’acqua del bagno per
ragadi e ulcere, oppure si applica con garza sterile imbevuta sul viso in caso
di acne o pelle grassa.
La tintura madre, reperibile nelle erboristerie,
è ottenuta dalla macerazione in alcol delle sommità fiorite.
L’olio essenziale si produce per
distillazione in corrente di vapore della pianta essiccata. Si utilizza
miscelato con acqua o olio vettore per impacchi e applicazioni esterne, anche
in sinergia con altri oli essenziali come la camomilla, la lavanda o il neroli.
Ha un colore verde/ blu scuro.
Quando può essere utile ed i rimedi più comuni
Disturbi digestivi
L’achillea è utile in caso di crampi allo stomaco e
inappetenza; per stimolare la produzione di bile bere una tazza di tisana o, in
alternativa, si impiega la tintura madre. Possiede un’azione antispasmodica,
inferiore a quella della camomilla, ed aiuta in caso di cattiva digestione
dovuta ad ipocloridria o tensione nervosa.
Azione sul fegato
L’azione dell’achillea sul fegato è coleretica (aumenta la
secrezione biliare).
In questa minireview fra le altre proprietà si indica,
oltre all’azione antinfiammatoria,
quella epatoprotettiva https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23959026.
L’azione coleretica è svolta
dagli acidi dicaffeilchinici https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17704978
Crampi all’utero e metrorragie
Il contenuto in camazulene, olio essenziale, svolge
azione rilassante sulla muscolatura calmando gli spasmi. Aiuta a regolarizzare
il ciclo in caso di metrorragie pre-menopausali.
Nel periodo che precede e durante le mestruazioni è utile
la tisana.
Attività antiflogistica
L’achillea è tradizionalmente utilizzata nel trattamento
dei disturbi gastro-intestinali ed epato-biliari, ma anche come antiflogistico
(antinfiammatorio).
Il Dipartimento austriaco dell’Università di Vienna ha
valutato l’azione antiflogistica in vitro per comprenderne i meccanismi. I
risultati confermano l’attività antinfiammatoria dovuta in parte all’azione inibitoria
della frazione flavonoide https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17689902
Le glicosidi fenoliche possiedono proprietà analgesiche
ed antinfiammatorie simili all’aspirina
inibendo la produzione di prostaglandine (PG), riducendo il dolore e
calmando la febbre (Williamson & Evans 1988).
Il camazulene, presente in alcune varietà di Achillea
millefolium, è fortemente antinfiammatorio ed antiallergenico. Il meccanismo
della sua attività antiflogistica non è stato elucidato (Safayhi et al 1994
Evans 1989).
Infiammazioni intestinali, flatulenza e diarrea
I flavonoidi e l’acido salicilico agiscono come antinfiammatori.
Svolge un’azione carminativa, cioè favorisce l’espulsione
dei gas, da stomaco e intestino. Indicata la tisana e la tintura madre.
Ragadi, piccoli tagli e
bruciature
La sua azione emostatica è principalmente svolta
dall’achilletina e dall’achilleina che stimolano la coagulazione, così come i
tannini con la loro azione astringente. Pertanto l’achillea è utile applicata sulle piccole
ferite. Oltre all’azione emostatica, ha effetto antisettico, antinfiammatorio e
analgesico.
Azione antimicrobica
Gli oli essenziali presenti nell’achillea si sono
dimostrati attivi contro i batteri (G+ G-) ed anche su Candida albicans (Barel
et al 1991).
Insufficienza venosa ed emorroidi
E’ utile in forma di semicupio per le emorroidi sanguinanti
(il decotto) ed anche come decongestionante per gli arti inferiori, pesanti e
con stasi venosa. Si miscela l’olio essenziale con un olio vettore, calendula o
mandorle dolci e si massaggia dolcemente dal basso verso l’alto.
Per la sua azione sul sistema circolatorio viene
considerata un aiuto in caso di ipertensione.
Azione sedativa
L’achillea contiene un terpene, il tujone, con attività
ipnotico-sedativa che ad alte dosi è tossico, quindi occorre attenersi alle
indicazioni consigliate.
Su modello animale (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22155391),
l’estratto idroalcolico, ha
esercitato effetti ansiolitici senza alterare l’attività locomotoria.
Il tujone si distingue in alfa-tujone e beta-tujone (l’alfa-tujone
è 2/3 volte più attivo) ed è il
principale responsabile degli effetti psicoattivi, quindi è potenzialmente
neurotossico. Questo è il motivo per cui trattare con estrema cautela le piante
che lo contengono (assenzio e tanaceto).
Cosmesi
L’infuso può essere utilizzato come lozione, tonico per
il viso.
L’estratto di Achillea al 2% ha dimostrato, in vivo, un
miglioramento significativo dell’aspetto
delle rughe e dei pori rispetto al placebo e anche rispetto all’acido glicolico
(molecola di riferimento) https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21711463.
Occorre fare attenzione nell’utilizzo perché può
determinare fenomeni di fotosensibilizzazione.
Repellente per zanzare
L’estratto di achillea ha dimostrato di allontanare le
fastidiose zanzare.
Mességué nel suo “il mio erbario” scrive: “Le foglie e i fiori son un buon
tonico del sistema digerente. La considero antispasmodica, calmante del cuore e
del sistema circolatorio, e pertanto la raccomando a quanti sono predisposti
all’angina pectoris e a dolori toracici. Ho spesso fatto ricorso all’achillea
per curare disturbi nervosi refrattari ad altre medicazioni e per ridonare il
ritmo mestruale alle adolescenti, come pure a donne in menopausa. E’ un
efficace depurativo in grado di sconfiggere dermatosi squamose e acne. E’ un
buon rimedio contro i calcoli urinari, Raccomando l’infuso per combattere i
crampi di stomaco, stimolare la digestione e agevolare l’espulsione dei gas
intestinali. Posso aggiungere ben poco agli elogi che sono stati fatti
all’achillea come rimedio sovrano nella cura delle ferite. E’ innegabile che
abbia poteri emostatici maggiori di quelli di qualsiasi altra pianta, e non
esagero dichiarando che è una panacea per guarire piaghe, ulcerazioni,
paterecci, screpolature, emorroidi e tutte le emorragie superficiali comprese
quelle dal naso. Ciò che è meno noto è che ha delle sorprendenti qualità
antisettiche; tutte le virtù riunite in una pianta! Con l’achillea non c’è
rischio di infezioni. E’ il mercurocromo e la tintura di iodio che ci offrono
le nostre campagne.”
Storia
Il suo nome deriva probabilmente da Achille, l’eroe greco
cantato da Omero nell’Iliade e nell’Odissea, la utilizzava per guarire le
numerose ferite riportate in battaglia. All’assedio di Troia, quando Achille fu
ferito da Paride, la dea Venere gli raccomandò di servirsi di questa pianta per
lenire il dolore. Si narra che lo stesso Achille guarì le ferite di Telefo, re
della Misia.
Nacque così la reputazione come rimedio per le ferite. E’
a questa leggenda che si devono i tanti nomi locali: sorriso di Venere, erba
dei falegnami, era dei tagli che testimoniano le virtù che i nostri nonni
attribuivano a questa cugina della camomilla.
Nella MTC Medicina
Tradizionale Cinese si utilizza per i dolori mestruali e per curare le
emorroidi.
In Ayurveda
viene usata come febbrifugo.
Hildegarda
da Bingen, 1098/1179, celebre
naturalista tedesca, Santa e dichiarata Dottore della Chiesa da Papa Benedetto
XVI, indicava l’achillea per emorragie nasali e mestruazioni dolorose.
Nel Seicento l’erborista inglese Culpeper scriveva: “Cura
le ferite, attenua le emorragie, è benefica per le infiammazioni ed è
eccellente per le emorroidi”.
Nel Novecento, nel “Supplemento alla Farmacopea Ufficiale
Americana” di King, l’achillea è il rimedio per la diarrea, le emorroidi e i
crampi mestruali.
Simbologia
L’achillea viene considerata la pianta
dell’invulnerabilità grazie ad Achille,
l’invincibile eroe greco.
E’ una pianta che viene in aiuto in caso di fragilità
emotiva, insicurezza e vittimismo. Anche per chi ricerca l’approvazione altrui e
che dimostra una certa rigidità e nervosismo.
E’ considerata una pianta protettiva, oltre che
fisicamente, anche da dinamiche psichiche che portano a fragilità.
Controindicazioni. L’achillea è
controindicata in gravidanza, allattamento e nei bambini sotto i 6 anni. E’
sconsigliata l’esposizione solare per fenomeni di fotosensibilizzazione.
Chiedere parere medico perché, per la sua azione coagulante e per l’influenza
sul sistema circolatorio, può interferire con terapie farmacologiche in atto.
L’olio essenziale deve essere utilizzato con cautela, così come la pianta
fresca. Il contatto può determinare dermatite da contatto e, come spesso accade
con le Asteraceae, reazioni allergiche in soggetti sensibili.
Scritto da Angela Ballarati
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pertanto , non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.
62 del 07.03.2001.
“200 piante del benessere” Mia Leone- Mességué “il mio
erbario”- https://it.wikipedia.org/wiki/Achillea_millefolium - https://www.sciencedirect.com/topics/agricultural-and-biological-sciences/thujone - http://www.infoerbe.it/index.php?option=com_infoerbe&task=scheda&fld=ATT_PRI&ide=1- https://it.wikipedia.org/wiki/Tujone
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