mercoledì 6 febbraio 2019

Origano: proprietà, utilizzo e ricerche


Origano: antispasmodico, espettorante, antiossidante, digestivo e  tonico per lo stomaco.
Il suo olio essenziale è ricco di timolo e carvacrolo che sono stati oggetto di numerosi studi comprovanti le proprietà.
Proprietà e utilizzo.
Pomata per dolori e cellulite.
Coltivazione in vaso.



L’origano possiede proprietà  stomachiche (tonico e corroborante per lo stomaco), antispasmodiche, espettoranti e bechiche (contro la tosse).

Dell’origano esistono più di 40 specie appartenenti a quattro famiglie botaniche diverse che si chiamano Origanum e che possiedono profumo e proprietà curative simili.
L’Origanum vulgare, famiglia delle Lamiaceae, è una pianta erbacea perenne che arriva a 80 cm circa di altezza e che forma cespugli in luoghi soleggiati e secchi.

Le foglie sono molto piccole e folte, di forma ovale. Se strofinate, emanano il profumo tipico e molto gradevole.

I fiori, di colore rosa-violaceo, formano una pannocchia in cima allo stelo.
L’origano cresce in luoghi soleggiati: la varietà più ricca di oli essenziali e di aroma è quello che cresce nelle regioni meridionali, soprattutto quello selvatico delle zone montane.

Si raccolgono le sommità fiorite tra giugno e agosto, quando i fiori sono aperti e si essicca all’ombra.

Si conserva in vasi di vetro o ceramica per mantenere l’aroma.


Cosa contiene

L’origano è ricco di oli essenziali.
Sono presenti tannini e glucosidi.

Il carvacrolo è un monoterpene fenolico, insieme al timolo, presente nell’olio essenziale di un numero abbondante di piante aromatiche, fra cui origano e timo. Conferisce all’origano il suo odore caratteristico.

L’origanum majorana (maggiorana) e l’origanum dictamnus contengono il 50% e il 60-80% di carvacrolo (si trova anche nella tequila).

Il carvacrolo viene utilizzato, in basse concentrazioni, come aromatizzante, conservante e ingrediente di fragranza in molte formulazioni cosmetiche ed  ha recentemente riscosso interesse per la sua attività antitumorale.

In una review della Lakehead University, Ontario, Canada si evidenziano le proprietà del carvacrolo. E’ antiossidante, antibatterico, antimicotico, antitumorale, antinfiammatorio, epatoprotettivo, spasmolitico e vaso rilassante  (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24915411).

Il carvacrolo ha dimostrato proprietà antinfiammatorie ed è stato sperimentato per i dolori osteoarticolari. Questo studio ritiene che possa avere potenziali funzioni terapeutiche nell’osteoartrosi: (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29257341).

Il carvacrolo blocca l’infiammazione articolare causata dal batterio Escherichia coli  (www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29257341).

Uno studio della Long Island University mostra il ruolo del carvacrolo nell’apoptosi delle cellule tumorali nel cancro alla prostata.
Il carvacrolo e il timolo sono molto simili, ma in vitro, il carvacrolo, è risultato 10 volte più efficace.

In uno studio è stata verificata  l’azione antifungina, in combinazione con il voriconaziolo, contro Candida Albicans, C. glabrata e C. krusei. I risultati hanno  mostrato effetti sinergici su tutte le specie di Candida testate (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30554935).

Il legame tra disfunzione mitocondriale, danno redox e infiammazione porta ad un aumento del danno cerebrale nelle malattie neurodegenerative. Il carvacrolo esercita effetti antiossidanti e anti-infiammatori in diversi tipi di cellule, come valutato in entrambi i disegni sperimentali in vitro e in vivo (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30652259).  E’ anche collegato alla neuro- protezione, in modelli animali, tra cui ischemia, epilessia e trauma neuronale (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28526576).

Lo Staphylococcus aureus è al secondo posto fra le cause di infezioni ospedaliere ed è una tra le cause più frequenti di intossicazioni alimentari. Nuovi studi si sono concentrati sulla ricerca di nuovi farmaci per via della sempre più preoccupante resistenza agli antibiotici.
In questo studio in vitro sono stati valutati i profili fitochimici e gli effetti antibatterici degli estratti idroalcolici di Origanum vulgare e Hypericum perforatum su Staphilococcus aureus.
I significativi effetti antibatterici contro lo Staphilococcus a. del carvacrolo e dell’ipericina fanno prevedere un loro utilizzo futuro (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30663566).

Il carvacrolo ha dimostrato di possedere attività tumorale, il meccanismo è poco conosciuto, così come l’interazione con farmaci antitumorali. Gli effetti antitumorali del carvacrolo necessitano di ulteriori studi di approfondimento anche se i molti condotti  lo indicano come possibile nuovo agente terapeutico o integratore in caso di tumore (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30070691- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29417642 - https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29405784).


Forme di utilizzo


Come alimento, l’origano, è molto utilizzato in cucina, rappresenta un condimento tipico della cucina mediterranea.
Sui pomodori in insalata, con le melanzane, col pesce, per aromatizzare le zucchine sott’olio o la pasta d’acciughe. Nella mia cucina non manca mai.

La tisana di origano si ottiene versando 100 ml di acqua bollente su un cucchiaio di sommità fiorite essiccate, si lascia riposare per 10 minuti e si filtra. Potete dolcificare con un cucchiaino di miele, di eucalipto in caso di raffreddore o influenza. 

L’infuso concentrato si ottiene mettendo in infusione 5 g di origano in 10 ml di acqua. Si utilizza per gargarismi o impacchi sulla pelle.

L’olio essenziale si ottiene mediante distillazione a vapore delle sommità fiorite è un antibatterico e antimicotico. Può essere irritante per le mucose, quindi deve essere utilizzato con cautela ed è controindicato in chi presenta una ipersensibilità. Si trova già preparato nelle erboristerie.


Quando può essere utile


Raffreddore, catarro, naso chiuso e stati influenzali

Il carvacrolo e il timolo facilitano la fluidificazione del catarro, sedano la tosse e svolgono un’azione disinfettante.
Si utilizza per raffreddore, tosse e congestioni del petto.
La sua azione analgesica lo rende efficace nelle affezioni del cavo orale.
Si possono eseguire dei suffumigi con 2 gocce di olio essenziale di origano o bere la tisana, due o tre volte al giorno fino a miglioramento.

Digestione difficile o lenta e meteorismo

L’origano possiede proprietà benefiche per l’apparato gastrointestinale: è antispasmodico, eupeptico (favorisce le funzioni digestive) e carminativo (promuove l’espulsione dei gas).
Gli oli essenziali dell’origano stimolano la produzione dei succhi gastrici, attenuano le contrazioni dolorose intestinali e contrastano le fermentazioni intestinali favorendo l’espulsione dei gas.
In questo caso la tisana aiuta, ma anche l’origano essiccato e generosamente impiegato nelle pietanze.
Favorisce l’espulsione dei parassiti intestinali.

Cicatrizzante e antisettico

La sua azione antisettica lo rende utile in caso di affezioni cutanee, abrasioni e ulcerazioni.
In questo caso si impiega l’infuso per uso esterno.

Antiossidante
L’origano è ritenuto antiossidante per il suo contenuto in gamma-tocoferolo: ben 24,42 mg per 100 g di prodotto. Il gamma-tocoferolo è una forma di vitamina E (tocoferolo) che si è dimostrata attiva come cardioprotettore.


Medicina popolare

Nella medicina popolare l’origano  è utilizzato, oltre che per favorire la digestione e l’espulsione di gas, anche come calmante nei dolori mestruali.
Con le sommità fiorite essiccate si possono imbottire dei piccoli cuscini che, caldi, si applicano sul collo in caso di dolore e torcicollo.


Pomata per i reumatismi e la cellulite

In un pentolino mettete un cucchiaio di origano essiccato, un cucchiaio di edera da giardino (Hedera helix) e un cucchiaio di rosmarino in 2 bicchieri di olio extravergine di oliva (evo).
A bagnomaria fate raggiungere il bollore, spegnete e lasciate macerare il tutto per cinque giorni.
Filtrate, spremete il residuo e, pesando quanto rimane, aggiungete, dopo aver sciolto a bagnomaria, cera d’api per il 10% del peso.
Mettete quanto prodotto in un vasetto.
La pomata è utile per alleviare i dolori reumatici e ridurre la cellulite.
Si utilizza 3 volte al giorno.


Coltivazione in vaso

L’origano si può acquistare in semi oppure in piantina. La piantina va trasferita in un vaso più grande con uno strato di argilla espansa o sassolini per impedire ristagni d’acqua.
Il terreno migliore da utilizzare è quello calcareo, ma è una pianta che si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno.
Il rinvaso è meglio effettuarlo a temperature miti, in primavera e durante l’inverno tenete il vaso riparato dal freddo.
La fioritura va da luglio a settembre-ottobre, si essicca in estate mettendo i rametti a testa in giù, all’ombra.
Non annaffiate eccessivamente, attendete che il terreno sia asciutto prima di annaffiare nuovamente.
Se volete far germogliare i semi, dovrete attendere, per invasare, almeno che la piantina abbia raggiunto l’altezza di circa 10 cm.
Il vaso dovrà stare in luoghi soleggiati e caldi.

Controindicazioni. Attenzione nell’uso dell’olio essenziale di origano, si utilizza con cautela perché molto forte e irritante.


Scritto da Angela Ballarati
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