ALTEA,
lenitiva ed emolliente per la tosse, per la pelle fragile e irritata, per il
mal di gola
COME si
UTILIZZA: tisana, decotto, impiastri e macerato freddo
MASCHERA
per pelli irritate e mani screpolate
L’ALTEA, althaea
officinalis famiglia delle Malvaceae
(nomi comuni malvavischio, bismalva o malvone) può raggiungere i 150 cm; ha un fusto dritto e robusto con foglie,
talvolta, pieghettate tipo ventaglio e coperte da peli folti e morbidi. I fiori a cinque petali hanno un colore che va
dal bianco al rosa, con sfumature color porpora, e compaiono d’estate. La
radice, lunga e carnosa, è di colore giallastro. Il frutto è formato da numerosi semi disposti
circolarmente, uno accanto all’altro.
Le radici si
raccolgono in autunno mentre le foglie e i fiori a fine primavera.
In Italia è
diffusa in centro e centro-nord, nei
luoghi umidi, ed è spesso coltivata per le sue virtù medicinali.
Della
pianta si utilizzano le radici, che si raccolgono
dall’autunno al marzo dell’anno successivo, le foglie, che si raccolgono prima
della fioritura, e i fiori quando si
schiudono, in giugno-luglio.
Le radici, tagliate a pezzi, si essiccano all’ombra, così come le foglie e i fiori. Si conservano in vasi di vetro in luoghi
asciutti.
COME SI UTILIZZA
Per la tisana
si portano a ebollizione 100 ml di acqua, si versano su 2 g di foglie e fiori o
radici e si lascia in infusione per 10 minuti, si filtra. La tisana è utile per
la tosse , per la gola e per l’intestino infiammato.
Il decotto
si ottiene facendo bollire 5 g di radici o foglie e fiori per 5-7 minuti in 100 ml di acqua, si spegne e
si filtra. Il decotto si utilizza per le infiammazioni della pelle e per i
gargarismi, nelle infiammazioni della gola e della bocca.
Si possono utilizzare anche le
macerazioni fredde delle radici o delle foglie. Nel caso delle
foglie si fanno macerare 2 g in 250 ml di acqua per 1-2 ore, mescolando
ogni tanto. Per le radici si utilizzano circa 5 g in 250 ml e si lascia
macerare per 30 minuti poi si filtra con un panno a trama fine e si strizza.
I macerati sono indicati nella tosse, magari
abbinati a tisane come l’issopo e la liquirizia, nei gargarismi in caso di gola
arrossata.
Si utilizzano gli impacchi
sulla pelle irritata, nelle zone dove si è stati punti o per ascessi. Preparare
un impiastro triturando un pezzetto di radice e aggiungendo un goccio di olio
extra vergine di oliva o di mandorle dolci. Applicate sulla zona da trattare
per circa 20 minuti.
Tutte le parti essiccate dell’altea possono essere
infuse nell’acqua dei pediluvi
o dei bagni per lenire e
addolcire la pelle.
MASCHERA PER PELLI
ARROSSSATE
Mischiare 2 cucchiai di altea fresca (fiori e
foglie) con mezzo vasetto di yogurt, aggiungere dell’amido di riso
(decongestionante) fino ad ottenere un impasto morbido da stendere sul viso e
tenere in posa per almeno 20 minuti.
MANI ARROSSATE E
SCREPOLATE
Bollire per 10 minuti 50 g di radice di altea in ½
litro di acqua, spegnere e lasciare intiepidire, immergere le mani nel decotto
tiepido per 20 minuti e successivamente massaggiarle con olio di iperico per
favorire la cicatrizzazione delle screpolature.
COSA CONTIENE e QUALI SONO LE SUE PROPRIETA’
La pianta è particolarmente ricca di mucillagini,
fino al 30% nelle radici, che variano a seconda del tempo di raccolta. Contiene
vitamina A e sali minerali, polifenoli, amido, flavonoidi.
L’altea è una pianta molto nota come la malva, appartiene alla stessa famiglia botanica, per
le sue proprietà emollienti,
decongestionanti, espettoranti e leggermente lassative. In passato
era molto stimata, il suo nome deriva dal greco, altaino, che significa “io
guarisco”.
-
Espettorante e blando sedativo per la tosse. Viene impiegata per le sue
proprietà emollienti e decongestionanti, entra a far parte, come ingrediente,
in alcuni sciroppi per la tosse, a volte in sostituzione della malva.
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Nelle infiammazioni dell’intestino
e dello stomaco è utile per la sua azione decongestionante e lenitiva sulle
mucose irritate.
Regola l’evacuazione.
Regola l’evacuazione.
-
E’ utile nelle infiammazioni del cavo orale con sciacqui e gargarismi.
-
In caso di irritazioni cutanee da punture di insetti, foruncoli o ascessi,
la radice svolge un’azione antinfiammatoria.
-
La pianta è utilizzata in cosmetica per
le sue proprietà addolcenti e decongestionanti per le pelli
più delicate con couperose.
MESSEGUE’ dal suo “Il
mio erbario”
“Insieme a comare malva, questa è una delle più
dolci fra le piante … Gli antichi ne sfruttavano le qualità lenitive ed
emollienti per curare piaghe tumefatte e indurite dall’infezione. Nel Medioevo
era nota con i nomi di bismalva o mismalva. Santa Ildegarda e Alberto Magno la
somministravano per curare febbri, tosse, infreddature, ingorghi delle vie
respiratorie e mal di testa. Tutte le parti della pianta sono attive: fiori,
foglie e radici. Fiori e foglie per uso interno ed esterno sono emollienti e
calmanti delle vie respiratorie, indicatissimi per mal di gola, angine,
bronchiti; anche per curare ascessi, paterecci, flemmoni e foruncoli. Le radici
… sono emollienti, calmanti, protettive e lenitive di tute le forme di
irritazione. Me ne servo sempre per curare infiammazioni, sia interne che
esterne, tosse, disturbi delle vie nasali e bronchiali, disturbi alla gola e ai
polmoni, affezioni intestinali (coliche, diarree, stitichezza, ecc.) ulcere
gastriche, irritazioni della vescica e dei reni (particolarmente dovute a
calcoli). Sono un fautore dei gargarismi a base di altea nella cura di ascessi
alle gengive e afte (nonna Sofia dava da masticare le radici di altea ai
bambinetti per facilitare la dentizione).”
IN CUCINA
In cucina ha gli stessi impieghi della malva, le
foglie fresche si aggiungono alle insalate e alle minestre. Tutte le sue parti
possono essere utilizzate in cucina: l’anello apicale dei semi viene aggiunto
nelle insalate così come i fiori e le
foglie giovani; le foglie vengono anche utilizzate per aromatizzare olio e
aceto e bollite vengono servite come verdura o aggiunte a minestre. La radice
viene lessata e poi fritta.
CROSTINI ALL’ALTEA
Leggendo qua e là ho trovato questa vecchia ricetta.
Ingredienti per 4 persone: 4 manciate di fiori e
foglie fresche di altea, 1 cipolla tritata, 4 cucchiai di olio evo, il succo di
1 limone, 1 spicchio d’aglio, sale e crostini di pane .
Stufare a fuoco lento la cipolla nell’olio,
aggiungere i fiori e le foglie di altea e cuocere a fuoco basso per 5 minuti.
Salate e insaporite con il succo del limone e versate sui crostini di pane
abbrustolito e strofinato con l’aglio crudo.
CONTROINDICAZIONI
Di norma è una pianta ben tollerata, ma sempre in
fitoterapia occorre prestare attenzione e cautela. E’ una pianta che ha
interazioni con alcuni farmaci come gli ipoglicemizzanti, in qualunque caso il
parere del medico è consigliato.
Scritto da Angela Ballarati
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“Scoprire riconoscere
usare le erbe” Fabbri Ed. – “Il mio erbario” Messeguè – “Salute e benessere
secondo natura” Fabbri Ed. – “Erbe che curano” la farmacia di Gaia Giunti – “I
rimedi dell’erborista” De Agostini - /www.my-personaltrainer.it/erboristeria/altea.html
Interessante, sono all'albergo brunico www.windschar.com/it
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