VIRTU’, PROPRIETA’, USO IN
CUCINA e OLIO DI TARASSACO
Il tarassaco, dente di leone o soffione, è una
piccola pianta perenne che può raggiungere l’altezza di 40 cm, considerata infestante perchè si riproduce molto facilmente. Le foglie sono
lanceolate con frastagliature e i fiori, di un bel giallo vivo, dopo la
fioritura si trasformano in soffioni che disperdono i loro semi al primo soffio
di vento. I fusti che sostengono i fiori, contengono una linfa lattiginosa che
può provocare irritazione. E’ una pianta ricercata dal bestiame, lepri, conigli
e uccelli perché ricca di proprietà salutari. Molto comune nei prati, nei
luoghi incolti, in pianura e in montagna nelle zone temperate, è ritenuta
infestante.
COSA CONTIENE
La pianta è ricca di clorofilla, che unitamente ai
carotenoidi, conferisce proprietà antiossidanti e antianemiche. Contiene carotenoidi, enzimi, flavonoidi,
glucosidi, resine, triterpeni e tannini, sali minerali come il potassio e il
ferro e vitamine. Le vitamine contenute sono
la A (100 g di tarassaco ne contengono tre volte la dose giornaliera
consigliata), la vitamina C, la D e vitamine del gruppo B. L’amaro della pianta
è conferito dalla taraxicina che stimola le
funzioni della bile, per questo motivo esercita un’azione depurativa e
disintossicante.
QUALI SONO LE PROPRIETA’ DEL TARASSACO E QUANDO E’ UTILE
- DEPURATIVO, DISINTOSSICANTE,
RIMINERALIZZANTE e ANTIOSSIDANTE. In
primavera si possono aggiungere alle insalate delle foglie tenere di tarassaco,
iniziate con piccole quantità. La cottura ne riduce notevolmente il contenuto
vitaminico.
- INSUFFICIENZA BILIARE ed EPATICA. I
triterpeni contenuti attivano la cistifellea e stimolano la secrezione biliare
con azione epatoprotettiva. La tintura madre di tarassaco, viene assunta in via
preventiva o in caso di micro calcoli, ma
è sconsigliata in caso di stati infiammatori, occlusione e calcolosi biliare.
In questi casi è d’obbligo il parere medico. Al rizoma, in particolare, è
attribuito l’effetto colagogo e il
contenuto di inulina, una fibra, lo rende utile in caso di stitichezza.
- STITICHEZZA,
stimolando la secrezione della bile determina un aumento dei sali biliari che
favoriscono l’evacuazione. Utile in casi ove i lassativi, che aumentano i
movimenti intestinali, sono controindicati, possibile è anche l’assunzione
della tintura madre.
- RITENZIONE IDRICA, CELLULITE e IPERTENSIONE. L’azione diuretica (è
chiamato anche “piscialetto) e depurativa della pianta aiuta in caso di
ritenzione idrica. Il tarassaco contiene potassio e quindi ne reintegra la
perdita, rispetto ad altri diuretici. Oltre a introdurre nelle preparazioni
culinarie le foglie fresche e tenere di tarassaco, si può bere l’infuso.
Si prepara con mezzo litro di acqua bollente a cui aggiungerete 10-15 grammi di
foglie precedentemente ben lavate (20-25 grammi per un litro d’acqua). Lasciare
in infusione per 15 minuti, quindi filtrare e dolcificare (è amaro) con un
cucchiaino di miele. Mettetelo in un thermos e bevetelo caldo, a piccole dosi,
nell’arco della giornata. Anche il
rizoma ha effetti diuretici, ma prima deve essere essiccato. Un decotto con la radice si ottiene
mettendo a bollire per 10 minuti 5 grammi di radice essiccata, lasciate
riposare per 10 minuti e filtrate.
- PROBLEMATICHE
della PELLE. L’azione depurativa
esercitata può migliorare l’aspetto cutaneo. Anche in questo caso, oltre al consumo
della pianta fresca è possibile assumere la tintura madre.
- La
tisana di tarassaco aiuta in caso di DIGESTIONE
DIFFICILE e DISPEPSIA (flatulenza e sensazione di pienezza). Attenzione in caso
di gastrite, i principi amari del tarassaco possono provocare iperacidità.
- Utile
nei casi di IPOACIDITA’ GASTRICA e
INAPPETENZA.
- ANTITUMORALE. Il
contenuto vitaminico (vitamine A e C) in associazione con gli altri principi ad
azione antinfiammatoria, esercitando un’azione antiossidante, contrastano
l’azione dei radicali liberi, che in eccesso producono danno cellulare,
invecchiamento cellulare e stress ossidativo, imputato come causa o concausa di
patologie degenerative e cancro.
- MACCHIE SULLE PELLE ed EFELIDI
possono essere schiarite applicando, due volte al giorno per 15 minuti, una
garzina imbevuta nella tisana di foglie di tarassaco. Applicare fino a miglioramento. Essendo depurativa
apporta benefici anche in caso di eczemi.
IL TARASSACO IN CUCINA
INSALATE. Le foglie tenere possono essere
aggiunte all’insalata verde, si possono aggiungere carote a julienne,
pomodorini, zucchine a julienne, sbizzarritevi. Il condimento ideale? Olio evo
(extra vergine di oliva), sale e aceto di mele o glassa all’aceto balsamico.
TARASSACO e PATATE
Lessate le patate con
la buccia, spellatele e tagliatele a cubetti, aggiungete le foglie di
tarassaco, un’altra insalatina a piacere e condite con olio evo, sale e aceto
di mele. Le patate e anche la cicoria attenuano l’amaro del tarassaco.
Le foglie fresche
tritate grossolanamente possono essere stufate con aglio e olio, aggiunte ai minestroni, nelle torte salate o saltate con le uova.
I FIORI di tarassaco sono commestibili, potete
aggiungerli alle vostre insalate o friggerli dopo averli passati in pastella
con uovo, latte o acqua, farina e sale. I fiori si raccolgono appena aperti, le foglie prima della fioritura, quelle tenere, ma è possibile che in autunno o tutto l'anno, dipende dal clima, la pianta sia ancora vitale, anche se le foglie, magari non tenere, richiedano la cottura. Anche le radici si raccolgono a Novembre e si consumano crude come un vegetale da radice.
OLIO DI TARASSACO FAI-DA-TE
Il tarassaco è ovunque, assicuratevi che sia tarassaco, e
raccoglietelo in luoghi lontani da smog (quindi non a bordo strada) e altre
contaminazioni.
Raccogliete 3 manciate di fiori, lavateli delicatamente e
tamponateli con carta assorbente. Lasciateli seccare al sole per 2 o 3 giorni, in una cassetta foderata con un
canovaccio, e poi versateli in un vasetto di vetro aggiungendo olio
extravergine di oliva, il rapporto del mio olio è di 1:5 (una parte di fiori e
5 di olio). Scaldate lentamente il
recipiente a bagnomaria, prima della bollitura spegnete il fuoco e lasciate
raffreddare all’interno della pentola. Riponete
a macerare al buio per 3 settimane, girando il vasetto giornalmente. Filtrate
con l’aiuto di un canovaccio, strizzatelo bene, e versate l’olio ottenuto in
una bottiglia di vetro scuro.
L’olio di fiori di tarassaco è ideale per i massaggi, in caso di dolori articolari e muscolari, ma funziona anche sulla pelle, per migliorare il colorito e depurare la pelle, l’olio di oliva poi è dermoaffine.
L’olio si conserva per circa un anno in luogo asciutto e buio. E se non gradite l’untuosità dell’olio, aggiungendo 20 g di cera d’api (antidolorifica), sciolta a bagnomaria, a 80 g di olio di fiori di tarassaco otterrete una crema.
L’olio di fiori di tarassaco è ideale per i massaggi, in caso di dolori articolari e muscolari, ma funziona anche sulla pelle, per migliorare il colorito e depurare la pelle, l’olio di oliva poi è dermoaffine.
L’olio si conserva per circa un anno in luogo asciutto e buio. E se non gradite l’untuosità dell’olio, aggiungendo 20 g di cera d’api (antidolorifica), sciolta a bagnomaria, a 80 g di olio di fiori di tarassaco otterrete una crema.
CONTROINDICAZIONI. Essendo un diuretico potrebbe
aumentare l’effetto se si assumono diuretici, con effetti ipotensivi. E’
sconsigliato in caso di ulcera, gastrite e in caso di calcolosi biliare. Può
interagire con i farmaci antinfiammatori per cui consultare il medico per l’uso
terapeutico.
Scritto da Angela Ballarati
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faccio anche il miele ditarassaco, aiuta contro tosse e catarro
RispondiEliminaInteressante, come lo fai?
RispondiElimina:-) bellissimo Blog
RispondiEliminaGrazie :)
RispondiEliminaComplimenti per la bellissima descrizine che hai fatto! Grazie
RispondiEliminaGrazie a te, è un grande complimento.
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