Cimicifuga, menopausa e crampi mestruali
Cosa contiene e le proprietà curative
Medicina tradizionale
Rimedio omeopatico
Controindicazioni
Actea Racemosa è il suo nome scientifico e appartiene
alla famiglia delle Ranuncolaceae.
Il nome deriva dal latino “cimex”, cimice, e “fugare”,
mettere in fuga, per l’odore sgradevole delle radici considerate in grado di
respingere le cimici, Black cohosh in inglese.
E’ originaria della costa est degli Stati Uniti e del
Canada, cresce in zone soleggiate e umide, in posizioni ombreggiate.
La pianta può raggiungere i tre metri d’altezza è
frondosa, presenta foglie larghe e fiorellini
bianchi che compaiono durante l’estate.
Il frutto è un
follicolo ovale che contiene da 8 a 10 semi triangolari, divisi in due file, di
colore marrone.
Le parti utilizzate in fitoterapia sono i rizomi (modificazioni sotterranee del
fusto) e le radici.
Cosa contiene
Glicosidi triterpenici (acteina, acteolo,cimicifugoside),
alcaloidi, acido ferulico, acido isoferulico, acido salicilico, acido gallico,
fitosteroli, isoflavoni estrogenici (formononetina), polifenoli, vitamine e
minerali.
Proprietà curative
Alla cimicifuga sono attribuite: attività
antiestrogeniche e antinfiammatorie, è usata come antireumatico e, come
analgesico e antidolorifico. E’ un
sedativo nervoso, antidepressiva e
lievemente ipotensiva (alcune azioni sono tratte da studi condotti su animali).
In
menopausa, il calo ormonale fisiologico può dar luogo a una sintomatologia, a
volte molto fastidiosa, che può essere attenuata dai fitoestrogeni, ma è sempre
necessario chiedere il parere medico.
In
menopausa è importante uno stile di vita adeguato, meno stress, esercizio
fisico, alimentazione adeguata che sostenga la funzione epatica e di
eliminazione delle tossine, anche la tiroide rallenta la produzione ormonale e
questo ha effetti sul metabolismo, si ingrassa più facilmente e si perde peso
con più difficoltà.
La cimicifuga contiene glicosidi triterpenici
(cimifugoside e acteina), con effetto estrogeno-mimetico, che sopprimono
l’ormone luteinizzante (LH) i cui livelli risultano elevati nel periodo menopausale.
La sua azione funziona come rilassante della muscolatura liscia uterina
calmando gli spasmi.
La sua azione e i meccanismi metabolici della cimicifuga non
sono stati ancora del tutto chiariti, motivo per cui, alcuni studi ritengono
non ancora provata l’efficacia, altri invece la considerano una pianta efficace
in menopausa. Eccone alcuni.
Un abstract del 2003, ad opera del Dipartimento di
Farmacologia sperimentale dell’Università Federico II di Napoli, ha analizzato
tutti gli studi sperimentali (in vivo e in vitro) condotti su Cimicifuga
racemosa per chiarire il suo meccanismo di azione.
I loro risultati suggeriscono che la Cimicifuga possiede
un’attività centrale anziché un effetto ormonale e che sono necessarie
ulteriori indagini per definire il suo meccanismo d’azione e identificare i
composti responsabili delle sue azioni (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12850238). https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22972105
Nonostante i plausibili meccanismi d’azione la sua efficacia
clinica per il trattamento dei sintomi della menopausa non è stata dimostrata
in modo convincente attraverso rigorosi studi clinici (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12136368).
In altri abstract viene confutata la tesi precedente
adducendo che, ad un’attenta riconsiderazione degli effetti della cimici fuga, viene
rilevata una differenza media a favore dell’efficacia della stessa https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23992293
Cimicifuga in menopausa
Ha un effetto estrogenico-mimetico ossia esercita
un’azione simile agli estrogeni. Questo la rende utile nel periodo premenopausale
e menopausale riducendo i disturbi tipici del periodo quali: vampate, traspirazione
eccessiva, irritabilità, vertigini, depressione e disturbi del sonno.
Nove su 10 studi clinici (1371 partecipanti) hanno
dimostrato effetti positivi sulla sintomatologia menopausale. Gli studi sono
stati condotti dal 1981 con vari metodi utilizzando l’estratto
etanolico/isopropanolico standardizzato di radice di cimicifuga.
Uno studio del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia
di Berna, eseguito su un campione di 174 donne, suddivise per trattamento con
estratto di Cimicifuga e con terapia ormonale, ha concluso che in entrambe i
gruppi sono migliorati significativamente i sintomi menopausali, mentre non ha
subito variazioni il peso corporeo e i parametri metabolici sierici (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31734757).
Sintomi psichici nella sindrome perimenopausale e in menopausa
Questa interessante meta-analisi (uno studio degli studi
effettuati https://journals.sagepub.com/doi/10.1177/2053369119841166) ha
preso in esame le risultanze di vari studi sulla somministrazione di
fitoestratti in perimenopausa e postmenopausa. I sintomi psichici evidenziano
che la cimicifuga ha effetti positivi sui sintomi psicologici del periodo, ma
non sull’ansia.
Sono stati testati anche il fieno greco con effetti sulla
depressione e l’ansia, l’estratto di maca con effetti positivi sull’ansia, il
luppolo attivo su depressione e ansia, gli isoflavoni del trifoglio rosso e la
cimicifuga che hanno riportato effetti significativi sui sintomi psicologici
del periodo perimenopausale e postmenopausale.
Cimicifuga e sindrome
premestruale
La sindrome premestruale caratterizza il periodo fertile
delle donne, non di tutte naturalmente, si pensa che interessi dal 2% al 5%
circa, e si manifesta nei giorni precedenti il ciclo mestruale risolvendosi
all’arrivo dello stesso.
Annovera sintomi
fisici e psichici come: irritabilità, depressione, aggressività, maggiore
stanchezza, crisi di pianto, minor capacità di concentrazione, cefalea,
tensione mammaria, gonfiore e attacchi di fame.
L’effetto estrogenico dei glicosidi triterpenici della cimicifuga
alleviano i disturbi mestruali e la dismenorrea.
Cimicifuga antinfiammatoria e
antireumatica
E’ utile come rimedio contro i dolori muscolari e
reumatici. Funziona contro i dolori artrosici e lenisce la cefalea
muscolo-tensiva.
Modi
d’impiego
Il decotto si ottiene bollendo
mezzo cucchiaino di radice triturata in una tazza d’acqua per 30 minuti. Il
sapore non è gradevole.
L’estratto
secco titolato è disponibile in varie formulazioni, anche in fitocomplessi in sinergia con altre piante. E’ reperibile in
erboristerie e farmacie.
In commercio
si trova anche la tintura madre.
Rimedio
omeopatico
Troviamo
la cimicifuga anche come rimedio omeopatico, tipicamente femminile.
Le
applicazioni interessano la menopausa con sintomi come vampate di calore, crisi
di svenimento, depressione e paure irrazionali, i disturbi mestruali con flusso
abbondante, crampi e dolori lancinanti, mestruo frequente, in anticipo o
assente.
Utile
anche in gravidanza per insonnia, nausea e vomito, nella depressione e per
dolori alla testa e al collo.
I
sintomi migliorano all’aria aperta e con i movimenti lievi, peggiorano con il
freddo e da seduti.
Ricordo
che l’omeopatia ha necessità di un professionista, medico omeopata, per la prescrizione. Le indicazioni elencate
sono un riassunto non sufficiente per l’auto prescrizione, e hanno uno scopo
puramente informativo.
Medicina
popolare e tradizionale
Gli indiani d’America bevevano il decotto per
combattere i sintomi di affaticamento, i morsi dei serpenti, i dolori reumatici
e muscolari, le donne la utilizzavano per i disturbi ginecologici e per
alleviare i dolori del parto.
Per
la medicina tradizionale, la cimicifuga allevia la sciatica, i dolori muscolari
e articolari. E’ indicata nei disturbi della menopausa e della premenopausa,
oltre ai disturbi derivanti da tensione nervosa.
Controindicazioni. E’ sconsigliata
l’assunzione in contemporanea con la pillola anticoncezionale. Non assumere in
gravidanza e allattamento. E’ controindicata in presenza di sensibilità ai
componenti e va usata con cautela in caso di patologie epatiche, presenti o
pregresse. In qualsiasi caso chiedere il parere medico.
Scritto da Angela Ballarati
Metti “mi piace” sulla mia pagina facebook: benessere
natural-mente
SEGUI IL MIO BLOG: http://benessere-natural-mente.blogspot.it/
Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati
a scopo informativo, si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo
a scopo curativo, estetico o alimentare, evitare in caso di ipersensibilità
accertata verso uno dei componenti. I suggerimenti e le
indicazioni descritte in quest'articolo non intendono in alcun modo sostituire
le terapie consigliate dal proprio medico curante. L'autrice non è responsabile
delle possibili conseguenze legate all'incompleta od erronea interpretazione
del testo. Le foto e i testi sono riproducibili, non a scopo di lucro, altrove,
solo citando la fonte: autore e link attivo del blog. Questo blog non
rappresenta una testata giornalistica poiché è aggiornato senza nessuna
periodicità, pertanto , non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi
della legge n. 62 del 07.03.2001.
200 piante del benessere Mia Leone - https://www.humanitas.it/malattie/sindrome-premestruale
- https://www.my-personaltrainer.it/erboristeria/cimicifuga.html-
fitoregolazione ormonale femminile le piante come regolatrici degli squilibri
organici
Nessun commento:
Posta un commento