domenica 27 settembre 2015

Le ALGHE più utilizzate e diffuse: contenuti e benefici

ALGHE: le varietà più comuni
Cosa contengono?
Dove si trovano e soprattutto quando sono indicate e come utilizzarle



Le alghe si possono trovare nei negozi di alimentazione naturale, ma anche in qualche ipermercato. Vengono commercializzate in foglie, in scaglie o in polvere. L’uso di quelle in polvere è più duttile e veloce, si aggiungono alle insalate, alle pietanze crude o cotte (a fine cottura) e ricordate che sono naturalmente ricche di sodio per cui a volte non necessitano di aggiunte di sale. 
In scaglie o in foglia devono essere idratate prima del consumo o della cottura. 
In commercio si trovano dei comodi mix, ne sto utilizzando uno contenente, alghe marine dell’Atlantico essiccate,  lattuga di mare, Wakame e Nori, rigorosamente biologiche. Dimenticavo che esistono anche in compresse, come integratori, ma considerate che, per quanto naturali, devono contenere degli eccipienti, per cui, senza scomodare la chimica e la biochimica, credo sia da preferire il prodotto più naturale.
                                                                                                       

ALGHE BRUNE (feoficee)

Diffuse nelle fredde acque oceaniche dell’Asia e del nord Europa, sono le più utilizzate nell’alimentazione.

 

KOMBU (Laminaria japonica). Cresce soprattutto lungo le coste del Giappone, è ricca di iodio e ferro e in minor misura di calcio, magnesio, fosforo e potassio. Viene utilizzata in caso di ipertensione, artrite e per prevenire il gozzo. E’ la più ricca di acido alginico. Secondo la macrobiotica, rigenera, ringiovanisce e viene raccomandata in caso di artrite e per contrastare i processi di invecchiamento. In commercio si trova in foglia o in polvere, nei negozi di alimentazione naturale, viene ammollata per 10 minuti in acqua, poi si sciacqua e si utilizza come condimento in tutti i piatti.


WAKAME (Undaria Pinnatifida).  Molto diffusa in Giappone e sulle coste atlantiche Europee. In Giappone viene preparata con le verdure crude o cotte e, in polvere, aggiunta a minestre. Contiene buone quantità di iodio, magnesio, calcio, vitamine del gruppo B e la C. Utile per la salute di pelle e capelli, secondo alcuni autori è indicata nei problemi cardiocircolatori per le sue proprietà anticoagulanti. Si spezzetta e si idrata, prima dell’uso, in acqua o succo di limone.


SPAGHETTI DI MARE. Fra le alghe sono quelle col sapore meno forte, sono ricche di vitamina C, potassio, ferro, zinco e iodio. Lo iodio presente equivale, all’incirca,  a quello della wakame e della dulse. Per rendere meglio l’idea: il contenuto di queste alghe si aggira intorno ai 40/50 mg su 100 g di prodotto secco, contro i 450 della Kombu o della Kelp. Sembrano, essiccate, delle linguine e si ammollano in acqua come le altre. Per il contenuto in potassio sono utili per chi ha una sudorazione intensa, come gli sportivi o in estate, per reintegrare i sali minerali.


FUCUS o QUERCIA MARINA. Il Fucus si trova in commercio anche sotto il nome di alga bruna o Kelp (nome generico che indica miscele di alghe o talvolta il fucus) sotto forma di compresse, in polvere o in tintura madre. E’ un’alga molto utilizzata a scopi terapeutici, particolarmente ricca di iodio e alginati. Viene indicata nelle diete dimagranti e per uso esterno, per contrastare la cellulite. Si  utilizza nei bagni, si mettono in sacchetti, magari con altre erbe con la stessa azione  come l’edera o l’ippocastano. Con il fucus si effettuano anche dei cataplasmi per i dolori reumatici.


IZIKI o HIJIKI ( Cystophillum fusiforme). Quest’alga, importata dal Giappone, viene utilizzata soprattutto come alimento. E’ molto ricca di calcio, potassio, iodio e vitamine, la C e quelle del gruppo B. Indicata per rinforzare denti, capelli, facilita la digestione ed è disintossicante, ma da controlli delle autorità sanitarie sono risultate presenti alte percentuali di arsenico (molto tossico). Per cui è salutare ridurre al minimo il consumo di quest’alga o evitarlo fino a nuove e diverse notizie.

 

ALGHE ROSSE (Rodoficee)

 

NORI (Porphyra umbilicalis, P. tenera, P.haitanensis …). Si raccoglie in Giappone, coltivata, e in Bretagna allo stato spontaneo; viene essiccata in fogli e non necessita di ammollo, si può utilizzare spezzettata nelle insalate, come condimento. In genere si tosta sulla fiamma per qualche secondo fino a quando cambia colore, da scura a verdastra, ed è la più conosciuta perché vengono avvolti i roll del sushi, quindi perfetta col riso. E’ una delle alghe più ricca di proteine, circa il 35%, contiene vitamina A, vitamina C e del gruppo B, acido folico, potassio, magnesio, calcio, iodio (5 g su 100 g di prodotto essiccato), fosforo, buoni contenuti in ferro e zinco, rame e selenio. Presenta proprietà benefiche per chi ha problemi di stomaco e difficoltà digestive, protegge dalla gastrite, è antiulcera ed è consigliata per le persone debilitate. Ci si potrebbe avvicinare alle alghe, iniziando dalla nori che ha un gusto delicato.


AGAR-AGAR. Non è una vera e propria alga. Alcuni tipi di alghe, soprattutto rosse, vengono essiccate e poi cotte con aceto, ne risulta una gelatina molto usata come addensante e per la preparazione di dolci, perché non altera i sapori.  E’ indicato con la sigla E406 e può sostituire la colla di pesce. In macrobiotica è consigliato per il contenuto in ferro e per le proprietà  lassative, diuretiche e disintossicanti. E’ reperibile in barre, fiocchi e polvere nei negozi specializzati in alimentazione naturale.


DULSE (Palmaria palmata). E’ di colore rossastro ma poi assume un colore tendente al nero. Conosciuta ed utilizzata in Europa è ricca di magnesio, fosforo, potassio, sodio e ferro. E’ indicata in caso di anemia ferropriva, ipotiroidismo e gastriti. Si utilizza cruda ma anche cotta nelle minestre o per insaporire i ripieni di verdure.

 

ALGHE AZZURRE O VERDI-AZZURRE (Cianoficee)

 

Le alghe verdi-azzurre sono alghe o microalghe di acqua dolce, a differenza di quelle marine, non contengono iodio ma hanno un contenuto proteico e di acidi grassi essenziali più elevato. Altra differenza è che le alghe marine sono organismi pluricellulari (eucarioti) mentre le verdi-azzurre sono unicellulari (procarioti).


SPIRULINA (S. plaatensis, S. maxima). Ne esistono molte varietà e quelle più apprezzate sono quelle che crescono in Messico (conosciute dagli Aztechi) e nel lago Ciad, in Africa. E’ forse l’alga azzurra più conosciuta per il suo alto contenuto in proteine, molto più di quelle marine, e superiore alla Chlorella; contiene potassio, sodio, calcio, magnesio, fosforo, ferro, zinco, rame, selenio ed è particolarmente ricca di vitamina A che protegge la vista, mantiene sana la pelle ed è un antiossidante eccellente. Date le sue dimensioni nanometriche viene commercializzata in polvere e in compresse. Buona la presenza di vitamine del gruppo B, in particolare della B12. E’ considerata un integratore naturale adatto agli sportivi e in convalescenza.


CHLORELLA (Chlorella pyrenoidosa, C. elipsoides). Come la spirulina è un’alga microscopica che cresce spontaneamente nelle acque dolci, lagune, pozze. Coltivata in Giappone, cresce nell’Africa equatoriale e viene venduta in polvere o compresse. Contiene il più alto tasso di clorofilla, è disintossicante,  possiede proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti, rafforza il sistema immunitario ed è ricostituente, per cui adatta nelle convalescenze, per gli sportivi e nell’anemia ferro-priva. Uno studio condotto su topi e in vitro, su cellule tumorali, ha evidenziato un’attività antitumorale dovuta ad una glicoproteina contenuta nella clorella *. Pare, comunque, che l’azione antitumorale sia più il risultato della sua proprietà immunostimolante.


KLAMATH (Aphanizomenon flos aquae). Cresce nel lago omonimo (Upper Klamath) in Oregon (USA) ed è l’unica che non viene coltivata, ma cresce spontanea. Viene essiccata e polverizzata. E’ un alga molto ricca di nutrienti, contiene più potassio, rispetto alla clorella e alla spirulina, e meno sodio. Ottimo il contenuto in calcio, circa 1400 mg su 100 g di prodotto essiccato. Altri minerali presenti sono: il fosforo, il magnesio, lo zolfo e il silicio; gli oligoelementi:  il ferro, lo zinco, il selenio, il rame e il manganese; le vitamine: la A, la C, la E e quelle del gruppo B. Contiene più amminoacidi, acidi grassi essenziali, come i preziosi omega-3, e vitamine rispetto alla spirulina, per questo è un buon ricostituente, energizzante, indicato nei disturbi cutanei. Uno studio italiano ([Effects of Klamath Algae extract on psychological disorders and depression in menopausal women: a pilot study PubMed] ha indicato, l’estratto di alga Klamath, come  trattamento alternativo alla terapia ormonale, per alleviare i sintomi menopausali, in donne non trattate con terapia ormonale sostitutiva. Data l’abbondante presenza di clorofilla, polifenoli e carotenoidi, l’alga Klamath ha un potere antiossidante ed è utile quindi per contrastare l’effetto dei radicali liberi.

 

 

BREVE PARENTESI SULLA VITAMINA B12

La vitamina B12 è contenuta in adeguate quantità nei prodotti di origine animale (carne, latticini,pesce e uova) e per chi non si nutre di questi alimenti, come i vegani (contenzioso sempre aperto), l’apporto di questa vitamina viene indicato come scarso e vengono consigliati degli integratori. Nelle alghe azzurre come la spirulina e la klamath, è presente la B12 ma considerata inattiva (pseudo B12) cioè non biodisponibile e in altre alghe viene acquisita per il rapporto simbiotico con batteri. Nell’intestino umano esistono dei batteri che sintetizzano la B12 ma sono situati in un tratto dell’intestino dove il fattore intrinseco, necessario per la sintesi della vitamina, non arriva, per cui l’assorbimento di quest’ultima risulta scarso. Alcune ricerche hanno dimostrato la non biodisponibilità della B12 presente nell’alga Klamath e spirulina, mentre uno studio più recente riavvalora la biodisponibilità nella Klamath. Sembra che alcuni tipi di alghe, come l’alga nori, possano prevenire la carenza di vitamina B12 nei vegani.

Insomma, la questione è controversa!

Scritto da Angela Ballarati
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Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a scopo informativo, si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare, evitare in caso di ipersensibilità accertata verso uno dei componenti. I suggerimenti e le indicazioni descritte in quest'articolo non intendono in alcun modo sostituire le terapie consigliate dal proprio medico curante. L'autrice non è responsabile delle possibili conseguenze legate all'incompleta od erronea interpretazione del testo. Le foto e i testi sono riproducibili, non a scopo di lucro, altrove, solo citando la fonte: autore e link attivo del blog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché è aggiornato senza nessuna periodicità, pertanto , non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001. 

 

 


personaltrainer.it/integratori/vitamina-b12-/alghe-klamath- wikipedia.org/wiki/Cobalamina
 mangiar sano e naturale

*(Hasegawa, T., et al., “Toll-like receptor 2 is at least partly involved in the antitumor activity al glyco-protein from Chlorella Vulgaris, Int Immunopharmacol. 2002 mar; “A water-soluble antitumor glycoprotein from Chlorella vulgaris” Planta Med 1996)

 



giovedì 17 settembre 2015

ALGHE 2. Quali sono i benefici e le controindicazioni del consumo di alghe

LE ALGHE, perchè FANNO BENE, quando SONO UTILI e quando SONO SCONSIGLIATE


Nella tradizione terapeutica cinese le alghe vengono utilizzate dal 3000 a.C. circa, mentre Dioscoride, medico greco, consigliava impacchi di alghe per scottature e problematiche cutanee. In India e sulle Ande, dalla parte opposta, venivano utilizzate nella cura del gozzo e nel 1750, Richard Russel, medico inglese, utilizzò il carbone ottenuto dalle alghe per lo stesso motivo. Dagli anni ’60, in Occidente , sono entrate a far parte dei rimedi per l’obesità, dopo la scoperta della loro proprietà di accelerare il consumo di calorie.
Molti tipi di alghe sono utilizzate a scopo alimentare, industriale, cosmetico e farmaceutico. L’utilità e l’utilizzo delle alghe spaziano in vasti campi per le numerose proprietà attribuite loro dagli studi, alcuni recenti, che aprono la strada ad ulteriori indagini e sperimentazioni.  Oltre al prezioso apporto nutrizionale, dell’articolo precedente, vediamo quali sono i benefici derivanti dal loro consumo.

SOSTANZE RADIOATTIVE. Le alghe sono utili per ostacolare l’assorbimento dello stronzio 90 radioattivo. L’effetto si deve all’alginato, presente soprattutto nel Fucus Vesciculosus (o quercia marina). Numerosi studi hanno dimostrato che l’alginato riduce l’assorbimento di questa sostanza radioattiva. Inoltre, le alghe, contengono sali di iodio, che sono in grado di sostituirsi allo iodio 131 radioattivo che si accumula nella ghiandola tiroidea.

PER NEUTRALIZZARE L’INTOSSICAZIONE DA SIGARETTA E DA METALLI PESANTI. Le alghe marine e anche quelle di acqua dolce, come la clorella, possono limitare i danni nocivi derivanti dalla nicotina e dai metalli pesanti come il piombo (presenti nelle vecchie amalgame per le otturazioni dentali) o il mercurio (presente in molti pesci per l’inquinamento), ma anche il cadmio (tabacco e materie plastiche), il bario …
La clorofilla, pigmento con struttura simile all’emoglobina, contenuta nelle alghe, FAVORISCE il METABOLISMO del FERRO e l’ASSORBIMENTO del CALCIO e possiede un potere deodorante, sia esterno che interno, riduce gli odori che si originano nel tratto digestivo.

NELLE DIETE DIMAGRANTI. Le alghe sono povere di calorie, grassi e zuccheri, ma al tempo stesso forniscono proteine, vitamine e sali minerali. Ad esempio, il fucus stimola il consumo dei grassi in eccesso, le mucillagini creano volume e aumentano il senso di sazietà, la clorella, per il suo contenuto di fenilalanina, un aminoacido, avrebbe la capacità di calmare lo stimolo nervoso della fame. Secondo uno studio dell’Università di Tubinga, in Germania, anche la spirulina avrebbe lo stesso effetto sullo stimolo della fame.

COLESTEROLO.  Le alghe aiutano ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. Alcuni studi hanno dimostrato come alcune specie di alghe verdi-blu possiedono la proprietà di abbassare il colesterolo e i trigliceridi a causa della loro capacità di modulazione dell’assorbimento intestinale.

ANTINVECCHIAMENTO. Sempre lo stesso studio ha evidenziato che le alghe svolgono una funzione antiradicalica, possono essere utili per la protezione contro lo stress ossidativo, in virtù del contenuto vitaminico e in oligoelementi. Le alghe verdi-blu, continua la recensione su alcuni studi condotti (Pub.Med Health benefits of blue-green algae: prevention of cardiovascular disease and nonalcoholic fatty liver disease), possono ridurre l’infiammazione riducendo la produzione di citochine pro infiammatorie. Possono contribuire alla PREVENZIONE di MALATTIE METABOLICHE e INFIAMMATORIE, CARDIOVASCOLARI e STEATOSI EPATICA non alcolica, principali minacce per la salute nei paesi sviluppati.

Per la STITICHEZZA, l’agar agar e altre alghe ricche di mucillagini aumentano il volume fecale, ammorbidiscono le feci e facilitano il transito intestinale
.
IPERTENSIONE. I dati disponibili indicano che le alghe brune possono essere utili per il trattamento della pressione alta. Uno studio del Dipartimento di farmacologia di Sichuan (Cina) del 2010 ha dimostrato che un polisaccaride, estratto dalle alghe brune, ha diminuito la pressione sanguigna nei ratti ipertesi.  I risultati suggeriscono che possono fornire una supplementazione per la prevenzione e trattamento dell’ipertensione e delle sue sequele cardiovascolari (pubmed).

IODIO. Lo iodio stimola le funzioni tiroidee prevenendo il gozzo. Le alghe marine contengono iodio, quindi sono utili per proteggere la funzionalità della tiroide, fatta eccezione per chi soffre di ipertiroidismo che potrebbe assumere alghe d’acqua dolce, come la spirulina o la Klamath, ma che necessita di parere medico preventivo. Lo iodio è importante per chi vive nelle zone interne o in chi adotta un regime alimentare a base di cibi vegetali. E’ importante sottolineare che la presenza di iodio nelle alghe marine non è uniforme, alcune, come la lattuga di mare e la nori ne contengono poco mentre la Kombu (Laminaria) è una delle più ricche. Poiché i contenuti variano parecchio da alga ad alga, si consiglia la rotazione.

Per AUMENTARE la RESISTENZA alla FATICA. Molti campioni olimpici che seguono una dieta vegetariana integrano la loro alimentazione con alghe ricche di proteine e sali minerali.

ALZHEIMER. Uno studio condotto dal professor G. Scapagnini alla facoltà di Medicina dell’Università degli studi del Molise, ha messo in luce che l’omotaurina, un aminoacido contenuto nelle alghe rosse, utilizzato in sperimentazioni cliniche, protegge efficacemente il sistema nervoso centrale dai disturbi cognitivi dei pazienti affetti da Alzheimer, unita ad un buon profilo di tollerabilità. Il futuro della ricerca suggerisce  un ruolo di impiego nella prevenzione secondaria a lungo termine.

QUANDO SONO SCONSIGLIATE

In caso di ipertiroidismo.  Sono sconsigliate se si assumono altri farmaci, come ad esempio gli antiacidi, i rimedi per la tosse o il raffreddore (a base di acido acetilsalicilico, come l’aspirina) per l’interazione. Non sono consigliate ai bambini sotto i due anni di età, alle donne incinte o in allattamento sotto forma di integratori. Le alghe non sono indicate a chi deve seguire una dieta iposodica severa.

Alla prossima, con i tipi più comuni di alghe, le loro caratteristiche e come cucinarle. Ciao

                                                                                                          

Scritto da Angela Ballarati
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Mangiar sano e naturale. Michele Riefoli
http://www.keyalghe.it/20100319_alghe_radioattivita.php
PubMed
http://www.fb-health.com/it/40/
 http://www.iobenessere.it/clorofilla

Salute e benessere secondo natura  Fabbri Ed.

venerdì 11 settembre 2015

ALGHE, contenuti e utilizzo in cucina

Le ALGHE: "nutrienti primordiali"
ricche di proteine, calcio, minerali e vitamine. 
Stimolano il metabolismo, abbassano il livello degli zuccheri e del colesterolo. 
Alghe brune, rosse, verdi e azzurre: quando sono utili e come utilizzarle.




Le alghe sono vegetali che vivono nelle acque salate, nelle acque dolci, ma anche sulle rocce umide e sulla corteccia degli alberi. 
Alcuni tipi sono commestibili e introdurli nella dieta significa apportare vitamine, oligoelementi, proteine e minerali.
Rappresentano gli organismi più antichi sulla Terra, alcuni studiosi sostengono, che all’inizio dei tempi, furono proprio le alghe a trasformare l’azoto e l’anidride carbonica, presenti nell’atmosfera, in ossigeno, in modo da permettere lo sviluppo della vita. Le alghe assorbono sali minerali e oligoelementi dall’acqua e rilasciano ossigeno.
All’inizio del secolo i botanici conoscevano circa 400 tipi di alghe, oggi ne sono state enumerate più di 25000 di forma e dimensioni diverse e molti ritengono che le alghe potranno costituire il cibo del futuro. 
Le alghe verdi hanno una produttività per ettaro di 40.000 Kg contro gli 800 Kg che può produrre la soia, considerata una delle piante terrestri più ricche di proteine. 
Le alghe che si trovano nei negozi specializzati in alimentazione naturale provengono dal Giappone, ma anche dai paesi Scandinavi, dalla Francia e dall’Irlanda.
In base al colore vengono classificate in alghe verdi, brune, rosse e azzurre.
Le alghe verdi hanno un alto contenuto di clorofilla come la chlorella e la spirulina.
Le alghe brune sono ricche soprattutto di carotenoidi (precursori della vitamina A) come la iziki o hijiki, la kombu, la wakame, il fucus  vesiculosus o quercia marina.
Le alghe rosse sono particolarmente ricche di ferro come la nori, la carragenina, la dulse e quelle da cui si ricava l’agar-agar.
Le alghe azzurre sono poco usate per scopi curativi o alimentari.

COSA CONTENGONO e perché possono essere UTILI

Le alghe sono ricche di principi nutritivi con poche calorie.
PROTEINE. Le alghe sono costituite per il 25% da proteine di alta qualità perché contengono quasi tutti gli aminoacidi essenziali, sostanze da cui l’organismo produce le proteine e che devono essere introdotte con l’alimentazione.
MINERALI. Più di un terzo del peso è costituito da sali minerali: rappresentano uno degli alimenti più ricchi. Contengono Calcio, ferro, magnesio. Il sodio presente le rende in grado di sostituire in parte o totalmente l’aggiunta di altro sale nelle pietanze.
OLIGOELEMENTI. Le alghe sono disintossicanti grazie al loro alto contenuto in oligoelementi: boro, cobalto, manganese, rame, zinco, vanadio e, l'importantissimo, iodio. Lo iodio è un minerale che serve per la produzione degli ormoni tiroidei, velocizza il metabolismo e riduce il rischio di ipotiroidismo. Alghe come la nori, la dulse, la wakame, la kombu, contengono iodio.
VITAMINE. Nelle alghe sono contenute vitamine del gruppo B, la vitamina E, la C e la A. La vitamina B12 contenuta rappresenta una valida integrazione per chi, vegano, non si nutre di cibo di origine animale.
ALGINATI.  Gli alginati sono sostanze con la proprietà di assorbire le radiazioni, vengono estratti dalle alghe marine, raffinati e utilizzati dall’industria come addensanti. Uno studio del 2010 dell’Università di Newcastle ha evidenziato che utilizzando gli alginati nella dieta, l’assorbimento dei grassi nell’organismo diminuisce.
OMEGA-3. Le alghe contengono questi preziosi acidi grassi, la Nori è la più ricca, che proteggono il nostro sistema cardiovascolare.
CARRAGENINE. Anche le carragenine vengono utilizzate come addensanti per la loro consistenza gelatinosa.
La CLOROFILLA, di cui il magnesio risulta un componente rilevante, è presente in tutti i vegetali di colore verde ed anche nelle alghe. E’ una sostanza con proprietà antiossidanti e antianemiche.
FUCOXANTINA. E’ una sostanza studiata, tuttora, per i suoi effetti sulle persone affette da obesità. In pratica questa sostanza aumenterebbe l’utilizzo dei grassi di deposito, specialmente a livello addominale (grasso che è stato correlato all’aumento di rischio di malattie cardiovascolari e diabete). Dagli studi, ancora da confermare sull’uomo, sembrerebbe aumentare la sensibilità delle cellule all’insulina e svolgere un’azione antitrombotica. E’ presente soprattutto nelle alghe Kombu, wakame, iziki e nori. La fucoxantina  è un ingrediente di prodotti reclamizzati come dimagranti ma che in realtà hanno un contenuto medio molto basso, cosa che mette al riparo da sovradosaggi, ma la fa risultare come ingrediente civetta e nulla più. E’ una sostanza che aumenta la biodisponibilità in associazione ad un grasso, ad esempio un olio.
MUCILLAGINI. Le mucillagini sono sostanze che trattengono l’acqua e che nell’intestino, proprio per questo, aumentano il volume fecale producendo un effetto lassativo.
MANNITOLO. E’ uno zucchero, con leggero effetto lassativo, che stimola l’attività del fegato.

COME SI UTILIZZANO

Il modo più conosciuto e naturale di utilizzo è quello alimentare. Nei paesi scandinavi ed in Giappone sono un’abitudine, in Italia non è ancora così diffuso il consumo. Il SUSHI è sicuramente un alimento che tutti conoscono e che utilizza le alghe per avvolgere il riso e il pesce crudo nei tipici roll, con l’alga nori. 
Si può preparare un sushi vegetariano (http://nonsoloveg.altervista.org/sushi-vegetale/# ) a base di riso e tofu, con avocado e cetrioli a julienne avvolti in alga nori. Non è un piatto difficoltoso, ci si può mettere in gioco!
Si possono aggiungere ai minestroni e ai risotti, in questo caso, il modo più semplice è quello di spargerle, in polvere, a fine cottura, senza ammollarle né cuocerle prima dell’uso. Le alghe in foglia più utilizzate in cucina sono la iziki, la wakame, la nori e la kombu.
Con le forbici si taglia un pezzetto di alga, tenendo conto che messa in acqua aumenta il volume, si sciacqua sotto l’acqua corrente e poi si mette in ammollo, per una decina di minuti, per liberarla dall’eccesso di sale, utilizzando l’acqua di ammollo che conterrà sali minerali.  Si possono saltare in poco olio per qualche minuto e procedere poi con la cottura insieme agli altri alimenti.
Occorre porre l’attenzione sul contenuto in iodio che può, in grandi quantità, risultare tossico. Inserire, in una dieta varia ed equilibrata, un pezzetto di alga (la kombu è quella che contiene più iodio) può essere salutare, gli eccessi scompensano l’organismo, soprattutto quando si ha qualche patologia o si assumono farmaci. In questi casi è d’obbligo il parere del nutrizionista o del medico che può consigliarvi sui quantitativi adeguati. Le alghe oceaniche contengono iodio in quantità importante e proprio per questo, i nutrizionisti raccomandano “parsimonia” nell’assunzione, soprattutto della Kombu che contiene in un grammo 2,65 mg di iodio, pari a circa 18 volte la razione giornaliera consigliata, per contro, la Nori contiene un decimo del fabbisogno giornaliero.
Nelle erboristerie è possibile reperire, oltre all’alga essiccata in foglie o triturata e ridotta in polvere, dei mix di varie alghe, la tintura madre e degli integratori in compresse o capsule.
Alla prossima, sempre con le alghe, per conoscere in quali casi possono essere benefiche e quali sono le caratteristiche delle più utilizzate.



Scritto da Angela Ballarati
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Fonti:
wikipedia.org acidoalginico “Salute e benessere secondo natura”  Fabbri Ed. “La bibbia del vegano” Pat Crocker Scienzaeconoscenza.it Personaltrainer.it/integratori/fucoxantina Personaltrainer.it/clorofilla