CALENDULA: tintura madre, infuso, creme, olio
e rimedio omeopatico e perché no, un colorato e insolito risottino!
Utilizzi della calendula a 360°, scottature solari,
arrossamenti, screpolature, anti-age …
OLEOLITO di calendula auto-prodotto.
La
calendula (CALENDULA OFFICINALIS) è un fiore
della famiglia delle Asteraceae
proveniente dal Marocco o dall'Egitto,
diffusa nell'Europa Meridionale è
coltivata un po' ovunque a scopi decorativi, per la fioritura ripetuta e per
scopi fitoterapici. Può essere coltivata fino a 600 m ed è diffusa allo stato
selvatico nell’Italia meridionale. Occupa un posto di primo piano fra le piante
officinali per le sue proprietà antinfiammatorie. Le parti usate per gli
infusi, per la preparazione della tintura madre (macerazione in soluzione
idroalcolica) e dell'olio, sono i fiori perchè le foglie sono tossiche. I fiori
del fiorista non sono indicati per la preparazione di oleolito o altro perché
trattati con antiparassitari, se siete dei neofiti, affidatevi all’occhio
attento di persone competenti per l’identificazione.
COSA
CONTIENE e QUALI PROPRIETA' POSSIEDE.
La
Calendula contiene vitamina C, acido salicilico (lo stesso dell'aspirina), una
saponina, mucillagini (lenitive), flavonoidi, steroli, tannini , triterpeni,
olio essenziale (calendulina) e carotenoidi, precursori della vitamina A, a cui si devono molti degli effetti benefici
della pianta.
Le
proprietà dei fiori sono antispasmodiche,
antinfiammatorie, immunostimolanti, cicatrizzanti, lenitive, idratanti e
decongestionanti, aiuta a regolare il ciclo mestruale.
TINTURA
MADRE e POSSIBILE UTILIZZO
La
tintura madre si usa per infiammazioni
delle mucose della bocca, come
colluttorio, diluita in acqua. In caso di
ciclo troppo scarso o abbondante si assume per favorire la regolarità
del flusso, grazie ai principi con proprietà estrogeniche ed ormonoregolatrice.
Per le infiammazioni dell'apparato
genitale: la calendula svolge un'azione battericida (flavonoidi e saponine)
nei confronti di alcuni Streptococchi,
Candida albicans, Staphilococcus aureus e Trichomonas. In caso di arrossamenti è più indicata la pomata
ma è possibile fare degli impacchi con garze precedentemente imbevute di
tintura madre di calendula, diluita con acqua, con le quali è possibile anche
pulire piccole ferite. Possiede proprietà
anti-ulcera.
POMATE
e CREME alla CALENDULA
Creme,
unguenti e pomate alla calendula sono indicate per scottature solari, acne,
ustioni, piaghe, ulcere della pelle, geloni, screpolature, eczema da dermatite,
ferite e tagli. I carotenoidi contenuti accelerano i processi di guarigione
e cicatrizzazione della pelle e la rigenerazione cellulare (permette una più
rapida ricrescita dei tessuti) per cui, può essere utilizzata in caso di alcune
tipologie di ustioni. Ottima come dopo-sole
per lenire i rossori e anche come crema dopo bagno. E' un buon emolliente sulle
labbra screpolate per il freddo
invernale, così come sulle mani screpolate dal continuo uso di acqua e detersivi
. Stimola la circolazione sanguigna, è un vasodilatatore
periferico, quindi può essere spalmata con un lieve massaggio dal basso
verso l'alto sulle gambe con varici
e capillari perchè riduce la flogosi (io aggiungo anche 5 gocce di olio
essenziale di cipresso). Come antibatterico viene usata per l'acne, punture d'insetto e ascessi.
INFUSO DI CALENDULA
Lasciando
in infusione 1 o 2 cucchiai di petali di calendula essiccati (reperibili in
erboristeria come la tintura madre) in 250ml di acqua per 10 minuti, dopo la
filtrazione, potrete bere un infuso drenante efficace. Sempre con l'infuso si
possono preparare delle compresse
imbevute da applicare sulle parti dolenti, per facilitare la guarigione
di ferite e per contrastare le infezioni e le infiammazioni.
COSMESI
La
crema alla calendula, prodotta con la
polvere ottenuta dai fiori secchi,
contrasta l'acne e le macchie
della pelle. Svolge un'azione purificante e rassodante, è un anti-rughe
naturale perchè migliora l'idratazione, favorisce la sintesi del collagene,
migliora l'irrorazione sanguigna a livello cutaneo rendendo la pelle più
elastica e tonica. In commercio esistono molti preparati alla calendula utili
per il trattamento di pelli sensibili e delicate: creme e latti per il viso e
per il corpo, per l'igiene intima, dopo-barba e creme per i bambini (negli
arrossamenti da pannolino). Importante è leggere in che percentuale è presente,
una buona crema dovrebbe contenerne almeno il 20%.
OLIO DI CALENDULA
Come tutti i prodotti a base di calendula, anche
l'olio mantiene le caratteristiche della pianta. E’ riepitelizzante, cicatrizzante,
antinfiammatorio e lenitivo, potete
usarlo in caso di scottature solari, punture d’insetto o abrasioni cutanee.
Adatto alle pelli stanche e rilassate, le tonifica e può essere utilizzato puro
o mescolato all'abituale crema da notte per ridonare colorito alla pelle opaca.
Evita le ragadi al seno della mamma che allatta cicatrizzando quelle presenti.
COME AUTO-PRODURRE L’OLIO DI CALENDULA
L’olio di calendula è molto semplice da produrre. Dopo
aver raccolto due, tre manciate di fiori freschi di calendula, esponeteli
all’aria o al sole per farli seccare, occorreranno 2 o 3 giorni, l’acqua
contenuta nei fiori potrebbe deteriorare l’olio. Riempite un vasetto di vetro, tipo quelli del
miele, con i fiori (in rapporto del 20-30%) e aggiungete olio di extra vergine
di oliva, coprendo i fiori completamente. Esponete il vasetto, ben chiuso in un
luogo soleggiato per 20 giorni capovolgendolo una volta al giorno e poi
filtrate con un canovaccio a trama larga o un colino, versando l’olio in una
bottiglietta di vetro scuro. L’olio ottenuto o oleolito, può essere conservato tranquillamente per un
anno lontano dal calore e dalla luce. Lenitivo
in caso di irritazione e screpolature, protegge le pelli sensibili dei bambini
e dei neonati (arrossamenti da pannolino), favorisce e accelera la
cicatrizzazione e previene le ragadi al seno delle mamme in allattamento.
Dall’oleolito, si può ottenere anche una pomata,
aggiungendo a 100 g di olio, 20 g di cera d’api sciolta a bagnomaria, ponete in
un vasetto e attendete che si solidifichi.
OMEOPATIA
Esiste anche il
rimedio omeopatico, che versatilità!
Anche
in omeopatia il rimedio viene prescritto per guarire tagli e ferite frastagliate e infette, ovviamente dopo attenta
visita atta ad appurare lo stato in toto del paziente, comprendente tutti i
sintomi fisici e psichici, e le modalità di miglioramento e peggioramento. La
sensazione dolorosa, per chi necessita del rimedio, è sproporzionata rispetto
alla lesione. Può essere impiegato per la cura dei tessuti perineali lacerati dopo il parto, in caso di ulcere varicose alle gambe, gambe
gonfie e livide, ferite post-operatorie,
rotture di muscoli o tendini e sanguinamento
gengivale dopo estrazione dentale.
Previene brutte cicatrici e cheloidi e la formazione di pus. I
sintomi migliorano in posizione sdraiata e immobile o camminando, mentre
peggiorano mangiando e con il tempo nuvoloso.
E PER FINIRE, VISTO CHE I PETALI DI
CALENDULA SONO COMMESTIBILI, PROVIAMO UN RISOTTINO!
L’inizio
è quello del risotto classico, fate imbiondire una cipolla e uno spicchio
d’aglio in 3 o 4 cucchiai di olio evo, aggiungete il riso (la quantità in base
alle persone), saltate il riso e sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco.
Quando il vino sarà evaporato continuate a mescolare aggiungendo brodo
vegetale. I fiori di calendula andranno aggiunti a cottura quasi ultimata. Una
manciata di petali è sufficiente per 3 persone, quindi regolatevi e
sperimentate.
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Come faccio a distinguere la pianta della calendula da altre simili?
RispondiEliminaCome faccio a distinguere la pianta della calendula da altre simili?
RispondiEliminaCiao, dovresti munirti di un erbario, se sei interessata, di sicuro lo avrai già. E' abbastanza riconoscibile, le foglie sono alterne opposte, semplici, con margine liscio e sono ricoperte di leggera peluria. Le foglie superiori sono e di colore verde chiaro, mentre le inferiori sono lanceolate. Puoi anche iscriverti ad un gruppo specializzato dove botanici ed esperti raccoglitori potranno, sulla base delle tue foto, aiutarti e confermare le tue supposizioni (Erbacce e dintorni). Ultimo consiglio, prima di utilizzare ciò che hai raccolto chiedi sempre conferma ad un esperto.
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